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Sentii lo scorrere dell'acqua, Toby era in bagno, bussai e non ricevendo alcuna risposta decisi di entrare. L'acqua era di un rosso diluito, sangue. Lui mi guardò con la coda dell'occhio per poi asciugarsi accuratamente le mani, sulle quali notai delle nuove ferite. "Ciao" disse distaccato e in imbarazzo "Ciao" ripetei io, non sapevo come sentirmi, ero innervosita dal suo comportamento e dal fatto che non avesse ancora capito cosa mi dava fastidio, preoccupata per le ferite e allo stesso tempo avevo voglia di abbracciarlo. Alla fine presi il kit medico, lo portai di là e lo feci sedere sul letto. Mise il palmo della mano sopra il mio e iniziai a disinfettare le sue povere nocche "Da quanto sei tornato?" chiesi trovando strano che non mi chiedesse dove fossi stata io, di solito è così protettivo e paranoico. "Da una mezz'ora"
"Non sei preoccupato perché non ero in casa?" chiesi cauta con tono neutro "Mi hanno detto che eri con Ben, è vero?"
"Sì" entrambi sembravamo dei blocchi di ghiaccio, mi pesava avere questo atteggiamento con lui e il fatto che lui facesse lo stesso con me anche. Però doveva essere lui a fare qualcosa o a dire qualcosa per cambiare la situazione.

"Non mi fido di Ben" confessò sovrappensiero, gli lanciai uno sguardo interrogativo e senza accorgermene anche leggermente ostile 'Se non si fida di lui perché mi lascia passare così tanto tempo con mister elfo ninja?... Perché non ha il diritto di dirti chi puoi o non puoi frequentare?... Onestamente non credo si farebbe problemi a farlo... La vera domanda è perché non si fida di lui' Coscienza e Pazzia avevano ragione e io dovevo trovare un nome più decente per la voce sadica. Toby non continuò, così capii che se volevo risposte dovevo fare domande, non è una cosa così ovvia, se lasci le frasi a metà non hanno un senso e se lo hanno non è comunque completo e comprensibile, di solito si fa una pausa per rendere tutto più teatrale oppure no. "Perché non ti fidi?" chiesi io guardandolo negli occhi per la prima volta nella giornata, avevo finito di medicarlo e lui aveva appoggiato la mano sopra la mia gamba, in modo indiscreto e sciolto, come se fosse niente. La reazione in me fu del tutto diversa, sentivo la gola secca e il cuore batteva all'impazzata, presi un respiro profondo. Lui soffocò un sorriso, aveva visto la mia reazione, ma non è un sorriso volto a deridermi, sì forse era divertito, ma c'era qualcos'altro, forse vedere che nonostante fossi arrabbiata con lui non riuscivo a nascondere l'effetto che mi fa lo faceva sentire più sereno.

"Perché dovrei? È un assassino, un ragazzino viziato e pieno di sé che vuole sempre ciò che non può avere" avevo molto da ridire su questo, ma la mia mente si concentrò quasi inevitabilmente sull'ultima affermazione "Mettendo da parte il fatto che anche tu sei un killer, sei geloso?" chiesi io con un sorriso divertito sulle labbra. Lui si alzò e si poggiò alla scrivania evitando palesemente il mio sguardo "Non sono geloso... Solo che... Dovrei?" sospirai, 'Cristo quando fa così è così cute... Sveglia bella, se te lo chiede non si fida di te'.
"Non ti fidi di me?" chiesi subito io guardandolo ferita, insomma aveva dubbi su di me? Devo ripetere per l'ennesima volta che ho rinunciato a tutto per lui? La cosa mi sta veramente innervosendo 'No no, ti fa proprio incazzare' Pazzia aveva ragione, ultimamente ha ragione troppo spesso, la cosa è preoccupante, anche perché Coscienza si fa sentire sempre di meno. Non cambia molto, di solito non ascolto i suoi consigli, ma comunque il fatto che l'unica parte totalmente razionale di me sta morendo la dice lunga sulla mia sanità mentale. Dopotutto cosa devo pretendere? Siamo in un cazzo di manicomio.

"No T/n mi fido di te, ma come ho già detto non di lui" disse subito lui rassicurandomi cercando di rimediare a quello che aveva detto, però ormai non poteva più fare nulla, dei dubbi si erano insinuato nella mia mente e non li avrei tolti tanto facilmente. "Bhe un po' di competizione non ti farebbe male" commentai sarcastica, lui mi guardò avvilito con un sorrisetto "In effetti non hai tutti i torti bimba". Mi Alzai e mi diressi verso di lui, mi seguì con lo sguardo incastonando i suoi occhi ai miei. "Ora puoi dirmi cosa c'è che non va?" chiese mentre gli buttavo le braccia al collo e lo abbracciavo 'Ecco fallito il nostro tentativo di essere fredde' lasciai perdere Coscienza, ci sarebbe stato tempo di litigare, ma non ora. "Nulla" dissi nascondendo la testa nell'incavo del suo collo. Immaginai il suo sorriso e sorrisi anche io, lui poggiò la testa sulla mia e iniziò ad accarezzarmi dolcemente la schiena "So che non è nulla", sospirai "E comunque Ben non è un bambino viziato e pieno di sé, ti devo ricordare che ci ha aiutato più di una volta?" cambiai argomento e lui ci cascò. "Solo perché vuole sempre quello che non può avere" ripeté lui convinto di quello che diceva, scossi la testa, non ci avevo mai pensato. Non avevo mai pensato a Ben come qualcosa di più di un amico, effettivamente avevamo legato sempre di più in questo periodo. Scossi la testa 'Nah Ben non prova nulla per me e io non provo nulla per lui... Non vorrei dire nulla, ma avevi detto la stessa cosa con Toby... E hai anche detto che non siamo in una fanfiction invece... Cosa?... Cosa?'

"Non credi sia possibile?" tirò ad indovinare, mi può leggere nel pensiero? Perché è un problema sennò. "Bhe sì, sono solo... Una semplice umana... Solo io" dissi sciogliendomi dall'abbraccio.
"Sei ancora viva, non è da poco" disse lui scherzoso, ruotai gli occhi. Si morse il labbro guardandomi in modo strano, io ricambiati con uno sguardo misto tra curiosità e confusione. "Ti amo" disse scandendo le parole, strabuzzai gli occhi, non me lo aveva mai detto. Pensavo sarei stata io a dirlo per prima, lo temevo un po', ma ora... Non me lo aspettavo, per niente e non ora. Da come mi guardava ricordai che non avevo risposto e che ci stavo mettendo troppo. "Mi hai presa alla sprovvista... " dissi con un sorriso ebete e felice sul volto giustificandomi. Aspettò speranzoso che aggiungessi qualcosa, alla fine mi feci coraggio, lo avevo fatto aspettare abbastanza, se fossi stata zitta un secondo di più sarebbe morto di ansia. Mi buttai tra le sue braccia e gli diedi un bacio casto "Anche io ti amo Toby" affermai felice. I suoi occhi si illuminarono, mi era mancato vederlo così felice.



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Angolo autrice

Mi dispiace per il ritardo, ma non avevo ispirazione. Per una volta non vi lascio con la suspense, visto sono stata brava :). Quella faccina è inquietante... Vabbè se avete qualche consiglio, idea, considerazione o critica dite pure <3
Ciao branco di fangirl :)))

I lieto fine esistono davvero? [sequel di &quot;Dove sono i waffles?&quot;] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora