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"Cosa speri di ottenere così?!" chiesi io trattenendo le lacrime, lui si fermò un attimo a pensarci su, poggiando un indice sul suo mento e chiudendo quasi del tutto gli occhi fino a farli diventare piccole fessure. Mi stava prendendo in giro. "Ci deve per forza essere uno scopo? Violentare la puttana di quel coglione di Toby deve essere soddisfacente non credi?" chiese con un sorriso perfido mentre si avvicinava a me. "Fermati cazzo ferm-" improvvisamente mi baciò e la sua lingua entrò senza permesso e senza problemi nella mia bocca. Le lacrime scesero, ma non intendevo dargliela vinta, gli morsi la lingua con forza e lui si allontanò di scatto imprecando.

Il breve momento di soddisfazione che avevo provato svanì quando i suoi occhi sguizzarono su di me, era incazzato, fece un leggero sorriso "Volevo andarci piano con te, ma se vuoi le maniere forti ti accontento" provai a parlare, ma lui mi mise una mano sulla bocca. "Per cortesia stai zitta, nessuno ti sentirà, le stanze sono insonorizzate, mi darai solo su i nervi" gli leccai la mano, per quanto mi facesse schifo intendevo oppormi con tutta me stessa, in qualsiasi modo. Allontanò la mano dalla mia bocca "Se la metti così..." prese una fascia dalla tasca e me la legò sulla bocca per non farmi parlare, mi mossi sotto di lui scalciando e cercando di liberarmi dalla salda presa delle sue mani. Poi si sfilò la cintura e mi legò le mani al letto, strinse fino a farmi quasi fermare la circolazione sanguigna. "Mooolto meglio non trovi?" non risposi nemmeno visto che mi era impossibile con quella cosa schifosa in bocca. Lo incenerii con lo sguardo, cercando di fargli capire quanto lo detestavo e quanto mi faceva schifo "Sì decisamente meglio".

Poi mise una mano sotto il reggiseno e iniziò a giocare con il mio seno. Strinsi la fascia tra i denti, odiavo il fatto che fosse anche solo lontanamente piacevole, perché quello che mi stava succedendo non lo era affatto. Provai di nuovo a muovermi cercando di liberarmi, ci provai disperatamente, ma lui non si mosse di un millimetro e continuò. "Lo so che ti piace, fatti sentire" disse lui abbassandomi la benda. Io strinsi i denti e lui in tutta risposta iniziò a stuzzicare i miei capezzoli. Mi trattenni a stento "Col cazzo che ti do anche una sola soddisfazione maniaco di merda" lui alzò gli occhi al cielo e tirò di nuovo su la benda. Lo guardai in cagnesco "Fa come ti pare" disse lui con un ghigno poco rassicurante in volto per poi iniziare a sbottonarsi i jeans 'Oh merda, oh merda, oh merda no no no no' poi sbottonò i miei, lentamente, sembrava si stesse gustando il momento.

Dovevo trovare un modo per fermarlo 'Ehi ehi... Cosa?... Lasciami il controllo... Scusa? No... Ascolta, abbiamo fatto a modo tuo e-... No abbiamo fatto a modo tuo ed è andata male... Fino ad ora voi due avete avuto il controllo, ora tocca a me, provateci, non può succedere di peggio dopotutto' era un'idea a dir poco assurda. Nonostante in qualsiasi altra occasione non avrei mai lasciato che la parte più sadica, imprevedibile e violenta di me prendesse il controllo ora non era una "qualsiasi altra occasione". Non dissi nulla, né pensai nulla, semplicemente spensi, non so bene cosa, forse erano i sentimenti oppure ho solo seguito l'istinto. Ma divenni di pietra, rigida sotto il tocco di Jeff. Le sue mani calde iniziano a giocare con la molla degli slip e sul suo viso si dipinse un accenno di sorriso compiaciuto. Deglutii, dovevo aspettare il momento giusto, dovevo farlo avvicinare.

Si decise lì tirò giù, restò a guardarmi, volevo sprofondare, volevo che smettesse di fare qualsiasi cosa stava facendo, invece continuò. Si liberò dei pantaloni e dei boxer e iniziò a strusciare la sua intimità sulla mia. Chiusi gli occhi per non vedere la scena e strinsi i denti cercando di restare calma, ne sarei uscita in qualche modo, non sono debole, non sono indifesa e nemmeno impotente. Non dovevo dimostrarlo a nessuno bastava che fossi io a saperlo. Per quanto amassi Toby, anche lui mi vedeva e mi vede come una ragazzina da proteggere e non smetterà mai di farlo. Lo capisco, non gliene faccio una colpa, so che lui ha fiducia in me, ma visto che l'ho provato anche io lo capisco. Quando qualcuno fa del male a qualcuno che ami provi una rabbia quasi omicida, se hai autocontrollo sai quando fermarti, ma non puoi di certo permettere che qualcuno ferisca in qualsiasi modo una parte di te e della tua vita, perché è questo che sono le persone che ami.

"Goditi il tuo ultimo istante da vergine puttanella" sussurrò lui accanto al mio orecchio, iniziò a metterlo dentro, si allontanò di poco. Appena fu alla giusta distanza gli diedi un'altra testata sul naso, lui si prese il naso e in tutta risposta mi penetrò. Inarcai la schiena dal dolore 'Sei morto' senza far rumore e senza che se ne accorgesse ero riuscita a tirare le mie mani fuori dalla cintura, i polsi mi bruciavano, iniziò a muoversi con violenza provocandomi altro dolore, gemetti sotto di lui. Lo spinsi indietro, uscì da dentro di me, gli diedi una ginocchiata tra le gambe e poi gli sferrai diversi colpi in pieno volto, il suo naso sanguinava e aveva il labbro rotto. La sua soglia del dolore era spaventosa, ma era abbastanza stordito, avevo solo qualche istante. Vidi con la coda dell'occhio il coltello, era davanti a me, lo spinsi velocemente sotto il letto con un piede e nel frattempo aprii la porta.

Non avrei mai fatto in tempo a scappare, ero spacciata, lui si era già ripreso e nel giro di un secondo mi sarebbe stato addosso.
Caddi addosso a qualcuno, un familiare odore di menta mi riempì le narici. Toby mi tirò dietro di lui e mi diede la sua giacca. Era sporco di sangue e terra, ma era lì. Ben entrò in stanza, solpassandomi, mi lanciò uno sguardo di sfuggita e saltò addosso a Jeff. L'elfo sembrava in difficoltà, Toby mi prese la mano, mi fece quasi male il suo sguardo era spaventosamente cupo. "Ben" disse, il biondino si abbassò schivando per un pelo il manico dell'ascia che colpì in pieno Jeff. "Ben... Occupatene tu, ma non ucciderlo, lo farò io".

Ecco che mi aveva salvata di nuovo. La sua felpa mi copriva bene, era enorme e calda e io ero... Esausta. Ero distrutta, arrabbiata e scossa nello stesso tempo. Mi prese per mano e mi trascinò con lui senza dire una parola finché non arrivammo un camera sua. Non sapeva cosa dire, non perché non avesse nulla da dirmi o chiedermi, ma perché non sapeva da dove iniziare e come gestirla. Poi però il suo sguardo cambiò completamente appena i suoi occhi incontrarono i miei. "S-stai tremando" non me ne ero nemmeno resa conto, non risposi, un nodo in gola me lo impediva e non volevo piangere, non di nuovo.

Si mise accanto a me e mi abbracciò, semplicemente mi abbracciò. Mi strinse tra le sue braccia cingendomi i fianchi e io mi a coccolai al suo petto. Mi sentivo così piccola e... Al sicuro. "Mi d-dispiace" disse stringendomi ancora più a lui. "Non è colpa tua"
"I-io l-lo-lo u-uccido" sussurrò lui con un tono spaventoso, mi fece venire i brividi. Non lo vedevo in faccia, ma il suo volto si era rabbuiato di nuovo. "Se qualcuno lo deve uccidere quella sono io".

"Tu non dovevi essere-"
"Ben sapeva che qualcosa non andava, voleva vedere come stavi, ma il tuo telefono era spento, non riusciva a raggiungerti attraverso quello, così mi ha subito chiamato e mi ha portato da te. È stato lui a salvarti" sembrava si volesse rimproverare, mi staccai da lui "Ma tu eri lì" lo accarezzai e mi sorrise dolcemente.

"Volevo fossi tu..." mi guardò interrogativo "A fare cosa?"
"A prenderti la mia verginità..." dissi quasi in un sussurro, arrosendo leggermente. Serrò la mascella "Lo u-uccido cazzo" gli afferrai la mano per calmarlo, ma urlai dal dolore. Le mie nocche stavano sanguinando. "Cazzo che cavolo?"
"Anche lui si è fatto male" dissi io fiera  "Ho capito ma ti sei annientata una mano" replicò lui preoccupato.

"Me la medichi tu? Sicuramente hai più esperienza di me in questo" lui annuì premuroso "O-ok certo" disse accennando un sorriso per poi dirigersi in bagno e mettersi a disinfettare e medicare le mie mani.

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Angolo autrice

Non pensavo che avrei mai scritto una scena poco casta tra un ragazzo e una ragazza, ma ehi ce l'ho fatta. Questo capitolo è strano e non ne sono particolarmente soddisfatta, ma ho un paio di altre idee che sicuramente usciranno meglio.

Direi che posso andare a dormire ora, grazie di aver letto il capitolo e grazie del supporto <33333

Direi che posso andare a dormire ora, grazie di aver letto il capitolo e grazie del supporto <33333

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Non ho parole ragazz* vi amo 🥺

I lieto fine esistono davvero? [sequel di &quot;Dove sono i waffles?&quot;] Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum