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Ruotai gli occhi e diedi uno schiaffetto sul braccio a Ben. Lui mi guardò sorpreso e si massaggiò il braccio, gli avevo seriamente fatto male? Poi di punto in bianco si alzò e mi tese la mano, io rimasi lì distesa a guardarlo come se fosse un alieno. "Non fare la depressa, Toby va a caccia per sfogarsi e tu che puoi fare?" ora capivo qual'era il punto, ma non dove voleva andare a parare. Sentendosi ancora il mio sguardo interrogatorio puntato addosso, continuò cercando di farmi capire "Visto che fare il culo ai francesi non aiuta, cosa possiamo fare...?". Si aspettava un risposta ma il mio cervello era deserto, se aveva intenzione di aspettare finché non dicessi qualcosa di sensato saremmo stati lì tutto il pomeriggio, così mi alzai. "Non so che vuoi dire, ma comunque devo andare a finire di pulire" mi diressi verso la porta senza entusiasmo pronta ad armarmi di scopa, ferro da stiro e detersivo. Lui mi prese per un braccio trascinandomi indietro, mi stupii della sua forza, era magrolino e basso, non si direbbe che è un killer. Se togliamo il fatto che fluttua, glitcha, sanguina dagli occhi e viaggia attraverso gli schermi. Ok si capisce che è un soggetto poco raccomandabile, ma non dalla corporatura.

Lo guardai scocciata e lui mi fulminò con lo sguardo. "Non c'è più nulla da pulire e non devi cucinare perché oggi è il giorno del sushi a cena, inoltre la casa è quasi deserta visto che tutti appena possono se la svignano" odio ammetterlo ma aveva ragione e non avendo nulla da fare dovevo dargli retta, così ci rinunciai e mi preparai a qualche possibile e probabile cazzata, dopotutto scherza sempre. È sempre ironico e a volte non capisco se è serio o no. "Perché non te la sei svignata anche tu?" non so perché mi era venuta quella domanda, non so nemmeno perché l'ho chiesto, mi guardò stranito alzando un sopracciglio. "Non lo so" disse dopo un istante di meditazione, si mise a sedere sul letto cercando una risposta esaustiva o quantomeno migliore. Non credo di averlo mai visto concentrarsi, solo ora mi rendevo conto che non era così piccolo.
I suoi occhi neri e rossi erano fissi a fissare il vuoto, fino a che con calma mi guardò. "Perché ci sei tu..." disse e solo dopo aver finito alzò lo sguardo cercando il mio, quasi timidamente. "Non posso lasciarti sola e poi qui c'è tutto quello di cui ho bisogno, per uccidere uso i social, le chat, non serve stolkerare qualcuno seguendo lo, lo posso fare comodamente dalla mia sedia attraverso Instagram o Facebook o qualsiasi altra cosa" si affrettò ad aggiungere. Poi mi prese per la mano, la strinse piano e si buttò nella TV trascinandomi con lui. Appena riaprii gli occhi apparte il solito senso di nausea, i giramenti di testa mi accorsi che eravamo in un luogo diverso da quelli visti prima, ma visto che mi girava tutto intorno non riuscivo a metterlo a fuoco. Una volta finiti gli effetti collaterali di quel viaggio, realizzai che mi ero quasi completamente appoggiata a Ben per non cadere. Mi staccai subito da lui rossa come un peperone, lui si sforzò di far finta di nulla e ci riuscì senza problemi, così seguii il suo esempio. Scosse la testa per tirare indietro una ciocca del suo ciuffo biondo che gli copriva metà del volto.

Finalmente capii il perché ero lì, era una vasta palestra, un po' impolverata e deserta, la luce era poca ed entrava prepotentemente dalle finestre alte che si trovavano sui muri grigi e spogli dell'edificio. Non c'erano molti attrezzi da utilizzare, dei sacchi da boxe, uno scaffaletto con pesi e protezioni, dei tappetini. Un attrezzo per il sollevamento pesi, in fondo a quella enorme sala vuota c'erano gli spogliatoi. Ecco come voleva farmi sfogare, allenandomi. "Questo posto...?"
"È mio" disse giransi verso di me per poi darmi un paio di guantoni. Lo diceva come se nulla fosse "Come lo hai ottenuto?" forse era di qualche sua vittima, pensai erroneamente. "Online si può fare tutto, anche comprare proprietà e i soldi non sono un problema, sono un haker fantastico... Oltre che un ninja, uno sterminatore di francesi e un maestro del gaming" disse con un sorriso non privo di un pizzico di orgoglio e ironia. Esaminai i guantoni rossi ancora nuovi "Questa è la tua idea?" chiesi leggermente scettica, non che non fosse una buona idea, ma di solito mi allenavo in palestra, o almeno all'inizio. Pian piano mi sono isolata dal mondo esterno, la realtà fuori è troppo diversa da quella che vivo qui dentro, per me è pericoloso uscire da sola, più di quanto lo sia stare in casa. Fuori Toby, Ben o LJ non possono aiutarmi, oltre che per il loro aspetto per quanto riguarda LJ e Ben di solito sono sempre in giro per qualche missione, oppure non possono uscire. Nonostante stiano alle regole di nonna Slendy difficilmente lo temono ancora, in uno scontro non avrebbero possibilità e visto che tra di loro si stanno allontanando sempre di più non hanno possibilità di allearsi.

I lieto fine esistono davvero? [sequel di "Dove sono i waffles?"] Where stories live. Discover now