FANCULO L'ORGOGLIO- (Bakugo x Oc) •My Hero Academia Fanfiction ita• [COMPLETA]

Capitolo 22- "non è mai troppo tardi"

Capitolo 22:
•non è mai troppo tardi•

Shimizu's POV:
Ore: 19:30 :

Finalmente. Sono di nuovo tra le sue braccia. Il non sapere quando e se dovrò scappare da qui mi uccide. Ero riuscita a trovare un posto sicuro, ma ora non lo è più. Mi sembra di essere tornata a quando ero in quel maledettissimo orfanotrofio.
Quella volta fu Aizawa a salvarmi, ma questa volta lui non potrà seguirmi. Dovrò davvero procedere da sola, prendere la mia vita in mano una volta per tutte e cercare di lasciarmi alle spalle tutta questa storia. Pensare di dover lasciare qui le uniche due persone che ho amato nella mia vita non è semplice, ma se voglio davvero avere un futuro migliore dovrò farlo. Il biondino...Aizawa... Sono gli unici che hanno creduto in me, e non come fossi un maledetto esperimento, ma come persona. Vorrei un giorno poter tornare da loro; ma magari senza di me e senza i miei disastri riusciranno ad avere una vita migliore. Aizawa potrà avere dei figli veri,non dovrà più preoccuparsi di una cavia venuta male, e magari un giorno riuscirò a comandare questo maledettissimo quirk, o magari abbandoneró l'idea a metà strada. Non so cosa accadrà, ma comunque vada voglio vivere. Per la prima volta in vita mia, sento la vita esplodermi dentro, malgrado tutto, malgrado i momenti più difficili, malgrado i ricordi,le bruciature,le ferite,sono qui,viva, ora, quindi cazzo voglio vivere. Che sia da sola,o con le persone che amo, io VOGLIO VIVERE.
L'ho capito abbracciando il Biondino. Quel suo amore che prova a nascondere, quel suo sguardo che mi dice tutto stando in silenzio,quella rabbia incontrollabile quando mi vede con un altro, quel suo modo di sfiorarmi, quei suoi occhi su di me, il suo modo di farmi sentire al sicuro, protetta. Le sue braccia forti che mi stringono al suo petto, le sue mani calde, il suo modo di volermi insegnare a controllare il quirk, la sua fiducia nelle mie potenzialità... Tutto di lui mi ha fatto capire che merito di vivere. Sarò anche una cavia da laboratorio abbandonata a metà lavoro, ma non sono spazzatura.

Mentre le nostre labbra si sfiorano sapendo che sarà una delle ultime volte che accadrà, sul mio viso si fanno strada le lacrime senza fermarsi.

Lui continua a baciarmi, le sue labbra continuano a cercare le mie quasi come volesse ignorare le lacrime; le sue mani stringevano i miei fianchi, le mie accarezzavano i lati del suo collo, il mio corpo incollato al suo, le sue braccia che circondavano la mia vita... Non c'era altro che avrei desiderato in quel momento.

Improvvisamente, lui si allontana e girandosi di spalle, si copre il viso con le mani.

Io mi avvicino. Poso la mia mano sulla sua spalla.

Lo abbraccio da dietro, circondandogli la vita con le mie braccia, lui si volta e posando il viso sul mio petto lo sento sussurrare qualcosa: «Resta. Farò fuori quei due se è necessario, ma non andartene.»  mi dice.

«Ehy, sai che non è così facile, io ho ucciso un uomo, e se questo si scoprirà la scuola dovrà avvisare la polizia, e io potrò dire addio alla mia vita. Tornerò, ti prometto che ci rivedremo.» lo rassicuro con la voce che tremava dal pianto.