INTRODUZIONE

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-Jeongin muoviti, gli altri sono già da Changbin ad aspettarci per partire-

Chan aprí la porta della camera del più piccolo e lo trovò con due felpe tra le mani, indeciso tra quale indossare.

-Innie, è piena estate, non ti serve una felpa- cercò di convincerlo, ma senza risultati.

-Chan non voglio fare la fine della scorsa volta, siamo rimasti a fare un falò in spiaggia e hai dovuto darmi la tua felpa- brontolò il più piccolo.

-Va bene, allora metti quella nera. Ora sbrigati, sono già le otto- rispose uscendo dalla stanza e poi di casa.

Jeongin sbuffò e poco dopo lo seguí, non prima di aver lasciato un post-it a sua madre per avvisarla che non ci sarebbe stato.

Chiuse la porta e andò verso Chan.

-Puoi smettere di tenermi il broncio? Non siamo in ritardo- incrociò le braccia al petto mentre il più grande gli allacciava il casco.

-Devi smettere di spegnere la sveglia per poi dormire di nuovo, se non fossi venuto in anticipo staresti ancora dormendo- gli rispose Chan dandogli un colpetto sul casco.

-Ecco a cosa servono i migliori amici- rise salendo sulla moto -ora sei tu ad essere lento, muoviti vecchio-

-Ho solo due anni in più di te-

-Pur sempre vecchio- gli fece una smorfia.

Chan scosse la testa per poi raggiungerlo sulla moto e togliere il cavalletto.

-Una volta da Changbin andrai in macchina con lui o con Minho, niente compromessi-

-Chan non sono un bambino, posso venire con te in moto-

-Ho detto niente compromessi-

Jeongin sbuffò e si resse a Chan per poi partire.

La cosa certa è che una volta arrivati, i compromessi ci furono. E mai come quella volta Chan si pentì di quella decisione.

This is my fault - JeongChanWhere stories live. Discover now