29 - Il risveglio del soldato

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Guardo i due di fianco a me con uno sguardo rassegnato, mentre loro puntano i fucili contro i soldati dell'Hydra, forse pensando di riuscire a fuggire in qualche modo.
«Per tutto questo tempo non sei mai stato dalla nostra parte, eri solo un infiltrato»
Affermo io con la voce rotta e iniziando a trovare un senso in tutto questo casino.
Appena mi rendo conto di ciò che ho detto, alzo la testa e guardo lo strano ghigno dell'uomo davanti a me con un'espressione vuota.
«Come hai fatto a diventare il capo del gruppo?»
Chiedo, anche se sapere la risposta mi terrorizza.
«Cosa mi stai chiedendo veramente, Anne?»
Mi domanda lui in tono provocatorio, mentre i due a fianco a me lo guardano duramente.
Le parole mi muoiono in bocca e cerco di muovere le labbra, ma non riesco a dire niente.

«I tuoi genitori erano persone davvero intelligenti, li stimavo da un certo punto di vista. Finché si occupavano di lavori piccoli andava bene, ma quando hanno iniziato ad indagare sull'Hydra, non potevo mandare in malora i miei stessi affari, no?»
No...
Lo guardo, fisso quella sua espressione divertita davanti alla mia, alla nostra sofferenza, non riuscendo nemmeno a muovermi per lo shock.
Abbasso la testa, guardando il fucile che tenevo con una mano con impotenza, come se fosse la prima volta che ne vedevo uno.
Ma per cosa stiamo combattendo?
Edward Hill ha ucciso i miei genitori e ora sta per uccidere anche me.
Che cosa ha senso ora?
«Non ci hai mai voluti con te, vero?»
Continuo e Hill sospira, facendo qualche passo verso di noi.
«Non dire così, in verità vi ho fatto venire qui apposta. Sarei molto contento se decideste di unirvi a noi..»
Lo guardo con uno sguardo assente, chiedendomi se avessi capito bene ciò che aveva appena detto.
Noi con l'Hydra?
Questo è davvero fuori di testa.
Il fucile mi scivola dalle mani e uno strano sorriso appare sulle mie labbra, mentre le lacrime corrono giù dalle mie guance.
L'ironia della sua domanda fa scivolare definitivamente via le forze dal mio corpo, che si rifiuta persino di trattenere una delle poche armi che avevo per proteggermi.
«Tu sei completamente pazzo»
«Anne, il fucile!»
Mi sussurra Steve, portandosi lentamente una mano dietro alla schiena, pronto per afferrare lo scudo.

«Rogers, mani in vista»
Lo rimprovera Hill, quindi Steve è costretto ad alzare le mani in segno di resa.
«Ragazzi, mettete giù le armi. Non vogliamo fare stragi»
Continua lui sempre con quella vena ironica che sta iniziando a darmi sui nervi.
Il suo sguardo si posa su Val, l'unico che ancora stringeva il fucile con entrambe le mani.
Lo vedo fissare l'uomo davanti a lui con rabbia, ma alla fine abbassa l'arma.
«Ci hai preso in giro per tutto questo tempo!»
Si sfoga questo con Hill, che scrolla le spalle come se niente fosse.
«Howard lo aveva capito, non è così?»
Chiedo io mentre Val inizia a muoversi nervosamente sul posto.
«Ed ecco perché ti voglio con noi, sei troppo perspicace»
Fa qualche altro passo verso di me e rimane circa un metro a separarci.
«Aveva i suoi sospetti già da tempo ma gliel'ho detto solo qualche giorno fa. Continuava a farneticare su quanto tu fossi importante per lui e mi ha persino minacciato di uccidermi se avessi usato te o i tuoi due amichetti come strumenti»
Afferma, scoppiando a ridere insieme ai fratelli Zola.
Ecco spiegato anche lo sguardo che mi ha rivolto Howard prima di partire. Non era preoccupazione, era paura. Non per lui, ma per me.
«Fortunatamente non sarà più un problema»
Afferro la bomba che Steve teneva allacciata alla sua cintura e la spingo contro il petto di Hill, avvicinandomi a lui con un passo.
«Lui è più furbo di voi, riuscirà a cavarsela»
Rispondo io con sincerità, anche se non risulto essere molto credibile.

«Scommetto che questa è finta»
Affermo, alternando lo sguardo tra lui e l'oggetto.
Lui in risposta la afferra, me la toglie dalle mani e la getta alle sue spalle, dimostrando che avevo ragione.
«Quindi.. accettate la mia offerta?»
«Vai al diavolo»
Gli rispondo io a pochi centimetri dalla sua faccia, al che lui si mette a ridere.
«Ahh... sapevo che avreste complicato le cose fino all'ultimo»
Faccio qualche passo indietro appena il volto di Hill torna serio e i soldati caricano i fucili.
«Ragazzi qua è pulito!»
Afferma una voce alle nostre spalle, al che mi giro e vedo Josh venire nella nostra direzione insieme al resto della squadra e immobilizzarsi appena vedono ciò che sta succedendo.
«Uh.. uccideteli»
Non faccio in tempo a reagire che sento una serie di colpi ripetersi nell'aria, ma vengo spinta per terra da qualcuno e non riesco a vedere cosa stia succedendo.
La mia schiena tocca il pavimento e per qualche secondo chiudo gli occhi, poi vedo che Steve si sposta da sopra di me e regge il suo scudo per proteggere sia me che lui, così riesco a capire la situazione.
«NO!»
Steve cerca di trattenermi e farmi stare giù, ma io mi divincolo e riesco a sfuggirgli, così mi alzo e metto le mani ben in vista, al che Hill alza un braccio e i soldati smettono di sparare.
Respiro affannosamente perché il cuore mi sta battendo all'impazzata e mi giro, vedendo che tutti i membri della nostra squadra erano distesi a terra, inermi e feriti.

Falling for you ~ Bucky Barnes Where stories live. Discover now