23 - Vogliono entrare nella mia mente

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Mi sveglio di soprassalto e mi metto seduta sul letto, guardandomi intorno.
Ma dove sono?
Mi alzo e osservo la stanza in cui sono, ma nel momento in cui la riconosco, mi fermo in mezzo ad essa.
Ero di nuovo nella stanza delle torture.
Sento una porta aprirsi alle mie spalle, così mi giro e Zola appare davanti a me con il suo solito ghigno in viso.
«Zola?»
«Ciao Anne, pronta per la seduta di oggi?»
Il sangue mi si gela nella vene e per qualche secondo non riesco a muovermi, mentre lui avanza verso di me.
«Cosa..? Non capisco..»
Inizio ad indietreggiare, ma inciampo contro qualcosa e mi sembra di cadere, però con mia sorpresa atterro seduta su quella che sembra una sedia.
«Non vuoi che Barnes soffra, vero?»
Abbasso lo sguardo e il mio cuore perde un battito quando realizzo di essere seduta accanto alla macchina che mi ha torturato per quei dannati tre mesi.

«Tu sei morto! Ti abbiamo ucciso! Cosa significa questo?»
Cerco di alzarmi, ma le cinture metalliche ne lo impediscono e mi circondando la vita e le braccia, tenendomi ancorata alla sedia.
«Mia cara, non abbiamo ancora finito. Ormai tu appartieni a noi»
No...
Lo guardo con aria scoraggiata, ma la sua figura inizia a distorcersi davanti ai miei occhi.
«Aspetta! Cosa vuoi dire? Non è vero!»
All'improvviso lui scompare, come tutte le cose intorno a me e un senso di disorientamento mi assale.

Apro gli occhi di scatto e mi alzo, mettendomi seduta e respirando faticosamente.
Mi rendo conto di essere ancora sul lettino della stanza di Finn, ma ora sono girata e anche i miei piedi ci sono appoggiati.
Appena si rende conto che sono sveglia, James mi mette una braccio dietro alla schiena per aiutarmi a stare seduta e mi guarda negli occhi, cercando di capire se stessi bene.
«Santo cielo, stai bene?»
Mi chiede con uno sguardo abbastanza preoccupato.
«È l'Hydra. Vuole entrare nella mia mente»
Affermo ignorandolo, mentre mi guardo un po' intorno e mi accorgo che nella stanza c'erano anche Hill e Stark, oltre a Steve.
«Aspetta, cosa intendi?»
Riconosco la voce di Howard e aspetto un attimo prima di rispondere, per prendere fiato.
Mi giro e faccio sporgere i piedi dal lettino, accarezzando la schiena di James come segno di gratitudine.
«Ho visto Zola nella mia testa, ha detto che non era finita e che ormai appartengo a loro»
«Che cosa?»
James spalanca gli occhi e dal suo sguardo capisco che vorrebbe ci fossimo solo noi nella stanza, così da poter parlare meglio.

Gli rivolgo un sorriso rassicurante, ma in verità non so se i miei occhi sono in grado di nascondere la preoccupazione.
Rivedere Zola mi ha scosso e non poco, anzi, ora so per certo che non è finita e che devo, dobbiamo ancora lottare.
«Perché non sei sorpreso?»
Chiedo ad Howard, che non aveva più detto una parola, infatti questo sospira e si mette le mani sui fianchi.
«È quello che volevo dirvi domani.. l'Hydra non sarà affatto contenta del fatto che siete fuggiti, sapete troppo. Vi daranno la caccia se non li fermiamo»
«Mio dio..»
Steve si strofina la faccia con la mano, camminando nervosamente.
«Sicura di stare bene?»
Mi chiede Finn, che si era tranquillizzato un po'.
«Sta bene, non preoccuparti»
Taglia corto James, fulminandolo di nuovo con lo sguardo.
Annuisco al dottore e mi volto verso Hill, stranamente silenzioso.
Aveva uno strano sguardo ma solo io sembro notarlo, nemmeno Howard ci faceva molto caso.
«Bene, andiamo.. lasciamo un po' di spazio ad Anne e i ragazzi»
Esordisce Edward e tutti annuiscono, facendo per andarsene.
«Non preoccupatevi, ce ne andiamo noi»
Li interrompo, scendendo dal lettino e tenendomi a Bucky.

«Anne, verrò a portarti i risultati tra un paio d'ore»
«Grazie Finn»
Io, James e Steve usciamo sotto lo sguardo di tutti e ci allontaniamo, fino ad arrivare alle nostre stanze.
Appoggio la mano al pomello della porta ma mi fermo prima di aprirla e guardo James, che mi stava già fissando con uno sguardo preoccupato.
«Vuoi che-»
«Si.. si»
Lo interrompo io e lui mi rivolge un timido sorriso, per poi venire verso di me.
«Ragazzi io vado a vedere se c'è una palestra qui da qualche parte»
«A dopo, Steve»
Il biondo si allontana mentre la mano di James si posa sopra la mia e lui mi bacia dolcemente la testa.
Giriamo il pomello e apriamo la porta, per poi entrare e sederci sul letto.
Mi metto a gambe incrociate davanti a lui e inizio a pensare a quello che è appena successo.
«Anne sei forte, non riusciranno ad entrare nella tua testa»
Afferma James, sempre leggendomi nel pensiero.
«Non puoi saperlo. Non mi ricordo nemmeno come mi hanno causato le ferite che ho sulle braccia»
Sospira e si sporge leggermente verso di me, accarezzandomi un braccio.
«Andrà tutto bene, ci siamo io e Steve con te»
«Lo so.. ma non è quello»
«E cosa?»
«Non ho paura per me, ho paura per voi. Sono terrorizzata dal fatto che possano entrare nella mia mente e costringermi a fare cose che non voglio fare, a farvi del male..»

Falling for you ~ Bucky Barnes Where stories live. Discover now