Capitolo 1- "apatia"

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Capitolo 1:
•apatia•

Shimizu's POV:
Ore: 05:30

Mi sveglio.

Come ogni mattina da ormai troppo tempo. Mi siedo sul letto, poggiando la mia schiena al muro. Prendo il mio diario che di diario ha ben poco (sono semplici fogli con scritte parole sopra, uno sopra l'altro senza un ordine preciso) e scrivo su una pagina bianca la data e una parola. Una semplice parola. "Apatia".

Sono ormai passati mesi, ma il ricordo è ancora fresco. Ormai non provo più niente da troppo tempo. Prima o poi finirò per arrendermi ai miei sentimenti distruttivi che reprimo da allora.

Trovo finalmente il coraggio di mettere i piedi a terra. Mi dirigo in bagno per lavarmi, e indossare qualcosa di decente.  La scelta di oggi è la mia tuta aderente blu scuro. Non amo il mio corpo. No, quello lo odio, odio il suo aspetto rovinato. Amo ciò che gli altri si aspettano di vedere, amo l'idea che hanno gli altri del mio corpo. Un corpo perfetto, con le forme giuste, pulito, semplice. Ma è tutt'altro. È colmo di lividi, bruciature, ferite e cicatrici che resteranno per sempre su di me.

Dopo essermi vestita, mi sposto in mio cortile. E uso i miei soliti attrezzi per allenarmi. Tutto monotono. Mangio pochissimo, salto la colazione, e mi sta bene così... Probabilmente anche questo mi ucciderà, ma non prima che lo facciano i miei ricordi. Una volta una persona mi ha definita "tormentata dal passato" e credo avesse ragione, è un peccato non averlo capito in quel momento, mi avrebbe risparmiato molte cose.

Finito il mio allenamento, intorno alle 07:30 mi dirigo in camera mia per indossare quella divisa, quella prigione fatta a indumento per la prima volta. Non avrei mai voluto, ma a quanto pare qualcun altro ha deciso per me. La vecchia me non lo avrebbe mai permesso, ma ora non mi resta più nient'altro.
Oggi inizio il secondo anno di liceo alla scuola che è sempre stata la rivale più valida per me e i miei vecchi compagni: la Yuei.

Comunque sia, quel posto non diventerà mai la mia seconda casa come lo era la mia vecchia scuola.

Mentre percorro la strada per la Yuei penso che questa gonna non riesce a coprire niente, ma per questo indosso delle calze nere abbastanza coprenti, che non credono siano premesse a scuola per via del regolamento, ma non mi importa. Non mostrerò a nessuno le mie debolezze, non di nuovo.

Sono arrivata.
Eccomi qui, davanti all'entrata. Questo è un nuovo inizio, ho avuto una possibilità di riscatto, ma è come se sentissi di non meritarla, in realtà non mi interessa. Continuo a pensare di aver perso ogni obbiettivo, ormai voglio solo vincere, qualsiasi cosa. Voglio solo dimostrare che non è questa la vera me. Non sono la ragazza apatica di ora. Ma sarà difficile far tornare la vecchia Shimizu.

Entro nella scuola, attraverso i corridoi. Tutti mi fissano, o almeno questo è quello che percepisco. Fissano le mie gambe coperte dalle calze. Ricordo che da piccola amavo i vestitini, ora invece, mi vergogno persino a mostrare una piccola parte della mie gambe e del resto del mio corpo... è pieno di bruciature,e per me si vedono solo quelle. Arrivo in classe. "2^ A" leggo sul cartellino appeso al muro. Entro. Gli occhi di tutti sono puntati addosso a me. Il primo che vedo è il professor. Aizawa, il quale mi squadra dalla testa ai piedi concentrandosi sul fatto che indossi delle calze.

"Non mi interessa cosa pensino gli altri, io sono questa, delle gambe scoperte non cambierebbero nulla".

Lancio un sguardo di indifferenza ad Aizawa e mi dirigo verso il mio banco.

«Shimizu...» pronuncia a bassa voce il professore facendomi cenno di raggiungerlo alla cattedra.

Io mi volto, e gli vado in contro. Mi fermo una volta arrivata accanto a lui, e rimango lì immobile.
«Quest'anno anche una nuova studentessa prenderà parte alle lezioni della 2^A. Lei si chiama Shimizu Kimura, lascio che si presenti.» dice Aizawa con la sua voce priva di sentimenti come al solito.

FANCULO L'ORGOGLIO- (Bakugo x Oc) •My Hero Academia Fanfiction ita• [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora