Capitolo 12

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Stefan accompagnò me ed Elena al centro commerciale. Bonnie e Caroline erano già li, ad aspettarci. Ci corsero incontro e Bonnie mi abbracciò.
Bonnie: "Buon quasi compleanno Jess!"
Caroline non ebbe la sua stessa reazione, anzi ci guardò con uno sguardo assassino.
Caroline: "Ma dove diavolo eravate finite? Ci dovevamo incontrare qui 24 minuti fa"
Elena: "Non è colpa mia se la nostra amica dorme più di un orso in letargo"
Spalancai gli occhi e le guardai con uno sguardo offeso. Dopo di che spinsi Elena per gioco e ridemmo insieme.
Caroline: "Dato che è tardi andiamo a scegliere il vestito per la festa"
Jess: "Incredibile come con lei ogni anno sia la stessa storia!" Dissi sbuffando.
Caroline mi prese per mano e mi strattono nel suo negozio preferito, mentre Elena e Bonnie si estraniarono.
Come sempre fu Caroline a scegliere il vestito. È già tanto se sono riuscita a convincerla nel mettermi le Dr Martens dell'anno scorso.
Il vestito

Caroline: "PER-FE-TTO! Ti starà benissimo"Jess: "Ogni volta dobbiamo esagerare?"Caroline: "Ok che sei morta amica mia, ma questo è il tuo 18esimo

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Caroline: "PER-FE-TTO! Ti starà benissimo"
Jess: "Ogni volta dobbiamo esagerare?"
Caroline: "Ok che sei morta amica mia, ma questo è il tuo 18esimo. Puoi almeno fare finta di essere felice?"
Jess: "Sisi d'accordo, tu continua a fare le tue cose, io vado a comprarmi un nuovo telefono"
Caroline: "Che è successo al vecchio? Lo avevi da soli 4 mesi!"
Jess: "L'ho spaccato ieri"
Caroline: "E perché?" Dovevo aspettarmelo, Caroline non è esattamente il tipo di ragazza che sa cosa siano i fatti propri.
Jess: "Mi è caduto" Dissi facendo spallucce ma rattristandomi ricordando il vero motivo.
Caroline: "Sputa il rospo, so quando menti" e si mise le mani sui fianchi.
Jess: "Okok! L'ho fatto perché Klaus, mi ha chiamato dicendomi che se ne era andato da Mystic Falls, ma mi ha anche detto che non poteva dirmi nulla, quindi mi ha praticamente riabbandonata"
Caroline: "Quel bastardo! Giuro che se lo rivedo gli strappo il cuore dal petto"
Jess: "Calmati hey! Non ci sto male, ho capito che non vale la pensa soffrirci, non se lo merita"
Caroline: "Ben detto!" Disse dandomi il cinque.
Jess: "Ora però lasciami andare a comprare il cellulare"
Si spostò lasciandomi passare.
Però sembrava quasi l'universo oggi non volesse lasciarmi andare a comprare il telefono, perché proprio a pochi passi dal negozio mi scontrai con un ragazzo più alto di me di almeno 15 cm. Era abbastanza muscoloso e quindi, non essendo attenta caddi.
Lui mi diede una mano a rialzarmi.
Jordan: "Hey scusami! Non ti avevo vista. Tutto bene!"
Jess: "Sisi, tutto apposto. Tranquillo nemmeno io guardavo dove andavo" scoppiai in una risata isterica, ero in imbarazzo.
Jordan: "Io sono Jordan comunque"
Jess: "Piacere, Jess" dissi mentre mi arricciavo una ciocca di capelli intorno al dito per l'imbarazzo. Ancora non avevo avuto il coraggio di guardarlo in faccia.
Jordan: "Comunque puoi guardarmi in faccia mentre parli eh, haha"
Alzai lo sguardo e vidi che aveva capelli mori, ricci e occhi verdi. Gli sorrisi, per cercare di nascondere l'imbarazzo.
Jordan: "Dove stavi andando?" Disse per rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
Jess: "Oh, a comprare un nuovo telefono, il mio l'ho rotto ieri"
Jordan: "Capisco, se vuoi ti accompagno"
Jess: "Oh, va bene! Almeno mi stacco dalle mie amiche..haha"
Jordan: "Come mai? Se posso chiedere"
Jess: "Ogni anno in questo periodo iniziano a stressarmi. Domani è il mio 18esimo e sta sera c'è la festa, io non sono una a cui piace stare al centro dell'attenzione..."
Jordan: "...quindi fanno tutto loro" mi ferma e io annuisco.
Jess: "Non ti ho mai visto qui"
Jordan: "No, io e i miei ci siamo trasferiti qui pochi giorni fa, la nostra casa in Arizona è andata in fiamme e questa è la città natale di mio padre"
Jess: "Oh mi dispiace! Allora ti andrebbe di venire alla mia festa sta sera? Per conoscere qualcuno"
Jordan: "Mi farebbe piacere"
Entrambi nel negozio e comprai il telefono, l'ultimo modello era in sconto quindi approfittai. Io e Jordan continuammo a parlare e scherzare ma mi ero accorta che c'era qualcosa di strano in lui, di soprannaturale, e penso che se ne sia accorto anche lui.
Arrivò caroline e ci interruppe.
Caroline: "Scusate se interrompo questa conversazione ma, Jess, si sta facendo una certa"
Jess: "Si scusa. Stavi facendo amicizia con Jordan, si è trasferito qui da poco. Jordan, lei è caroline, la mia migliore amica"
Jordan: "Piacere!"
Caroline: "Il piacere è mio!" Si strinsero la mano e sorrisero.
Jess: "Prima che tu faccia qualsiasi cosa, si, l'ho già invitato sta sera e gli ho già dato l'indirizzo dei Salvatore "
Caroline: "Perfetto allora a dopo, Jordan!"
Ci saluto con un cenno della mano.
Caroline: "Ma è perfetto! Hai visto quanto è carino e poi come ti guardava..."
Jess: "Ti ho detto che da oggi si cambia vita"
Caroline scoppio in un urletto dei suoi.
Elena: "Che succede qui?"
Caroline: "Jess ha trovato un ragazzo fichissimo e poi così dolce"
Jess: "Non esagerare, è nuovo qui e cercavo di farlo sentire a suo agio"
Caroline: "Oh no amica mia, io esagero e come! Oggi devi conquistarlo, quindi prendiamo un burger e andiamo a prepararci"
Prendemmo il pranzo in un fast food del centro commerciale ed Elena andò in macchina con Bonnie, suppongo a preparare la festa, invece io e Caroline, come ogni anno, andammo a casa mia. Lei aveva questa fissazione di iniziare a prepararsi ore prima.
Caroline: "Adesso ora tu ti lavi, ti vesti e poi ti trucco e parrucco io"
Non faccio altro che annuire, quando lei prende una decisione è meglio essere d'accordo, soprattutto se in queste situazioni!
Feci come disse e poi mi truccò e face i capelli. Dato che sa che anche io sono una testa dura anche peggio di lei, abbiamo trovato il patto di fare cose semplici, infatti mi mise solo un po' di mascara è un rossetto chiaro. E mi face una treccia dall'alto, l'unica acconciatura che riesco a sopportare. Non so come ma si sono già fatte le 19, quindi io e caroline portammo le pizze a casa dei Salvatore per noi stretti e alle 22 iniziarono ad arrivare gli ospiti. Mettemmo la musica e riempimmo i tavoli di alcolici e stuzzichini. Alla fine le persone preferiscono divertirsi più che mangiare.
Vidi Jordan entrare e prima di andargli incontro presi Caroline da parte.
Jess: "Non so se te ne sei accorta prima ma sono più che sicura che lui sia un licantropo"
Caroline: "È esattamente ciò che ho pensato ma non volevo dirtelo"
Andai incontro a Jordan.
Jess: "Hey, Jordan! Come va?"
Jordan: "Jess! Stai benissimo davvero"
Jess: "Grazie!"
Entrambi sorridemmo.
Jordan: "Vuoi ballare?"
Jess: "Assolutamente!"
Mi prese per mano e mi face fare due giravolte di seguito.
Jess: "Sei bravo vedo"
Jordan: "Con due genitori che ballano da sempre latino...."
Spalancai la bocca e risi.
Allora iniziammo a ballare e divertirci e facemmo la torta. La mia preferita, tutta al cioccolato. In quella festa non conoscevo nemmeno un quarto delle persone che c'erano ma devo ammettere che mi sono divertita tantissimo. Probabilmente è a causa dell'alcool ma almeno non sono svenuta a metà della festa come l'ultima volta.
Dopo la torta Jordan mi chiama a parte e ci sediamo su una panca fuori. Questo mi rattrista un po', perché è così che io e Klaus ci siamo parlati la prima volta, un anno fa, alla mia festa. Allora mi siedo e cerco di distrarmi.
Jess: "Cosa devi dirmi?"
Jordan: "Ci siamo divertiti oggi, e sei una bella ragazza. Ok vado al punto. Tu mi piaci, ma ci conosciamo da troppo poco, quindi se vuoi possiamo iniziare a uscire per conoscerci" disse accennando un piccolo punto di domanda. Dentro ancora penso a Klaus ma devo dimenticarlo, lui se n'è andato.
Jess: "Certo"
Jordan: "Bene!" Disse. Stavolta con tanta felicità e niente imbarazzo. Wow devo piacergli davvero tanto.
Non so perché o come, ma appena ci alzammo io lo baciai. Non so se perché quella scena mi ricordava troppo Klaus o se perché ero troppo ubriaca e lui mi piace. Mi lascio fare e anzi mi assecondò mettendomi le mani sui fianchi e avvicinandomi di più. Sono una persona molto timida ma stranamente non provai imbarazzo.
Jess: "Mi sono stufata di stare a questa festa e di questo vestito scomodo, dato che non sei ubriaco, mi accompagneresti a casa?"
Jordan: "Certo, ti aspetto in quella jeep nera. Tu avvisa la tua amica strana e il tuo amico che sembra un sex actor"
Alzai il pollice e scoppiai a ridere. Avvisai tutti e salii in macchina.
Non dicemmo una parola se non il mio indirizzo. Eravamo entrambi stanchi. Si erano fatte le 2 del mattino.
Si fermò davanti al vialetto e prima che potessi dire qualcosa...
Jordan: "Ti accompagno dentro"
Jess: "Aspetta! Devo dirti una cosa..."
Jordan: "Cioè..."
aveva già capito ne sono sicura.
Jess: "Sei un licantropo vero?"
Jordan: "eh..si, e tu devi essere un vampiro"
Jess: "Già, ma sono troppo stanca per parlarne, se vuoi ne parliamo a scuola"
Jordan: "Si certo, ora però ti accompagno"
Jess: "Ahha direi..."
Aprii la porta e mi diressi in cucina a bere una sacca di sangue. Jordan chiuse la porta.
Jordan: "Ehy vacci piano!"
Jess: "Scusa, non ne bevevo da questa mattina"
Posai la sacca vuota sul tavolo e notai ce c'era un biglietto ripiegato, ma non firmato.
Lo aprii e c'era scritto "buon compleanno, amore"
Capii subito che era stato Klaus a mandarmelo, e mi uscirono un paio di lacrime e un singhiozzo.
Jordan probabilmente mi sentì.
Jordan: "Tutto bene?"
Jess: "Si, si. Ti giuro che ti spiegherò tutto a scuola, ora sono molto stanca"
Jordan: "Va bene Jess. Notte"
Mi disse sorridendo.
Jess: "Notte!" E lo abbracciai cercando di non fargli notare le lacrime.
Appena uscì dalla porta mandai un messaggio a Damon chiedendogli il numero di Elijah, avevo bisogno di parlargli. Damon rispose subito e mandai un messaggio ad elijah chiedendogli di incontrarci a casa mia per le 12.
Dopodiché mi cambiai mettendomi comoda e crollai sul divano.

Stuck with you// klaus mikealson Where stories live. Discover now