4. La risposta è sì

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"Dynasty" di MIIA.

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Quante probabilità c'erano che io incontrassi di nuovo un ragazzo conosciuto per sbaglio - o forse per destino - in un contesto alquanto triste e intimo?
Poche. Davvero poche. Eppure, per una volta nella mia vita, ebbi fortuna. O sfortuna, dipende dai punti di vista.

Ok, vi spiego meglio.
Sicuramente vi ricorderete dell'improvviso incontro con il famosissimo Tom Holland. Ecco, quella star mondiale, amata in tutto il mondo e conosciuta per il ruolo di Spider-Man nella saga degli Avengers, mi sorprese mentre cercava di scappare dalle grinfie di paparazzi impazziti, travolgendomi in un bacio molto appassionato. Nonostante pensassi che mi volesse stuprare, lo accompagnai nel mio appartamento e lo ospitai lì per una notte, una notte passata a ripassare le battute per quel provino che mi dette la possibilità di conoscere quella ragazza straordinariamente impetuosa, Phoebe.
Insomma, quel ragazzo, Tom Holland, senza rendersene conto, aveva reso, in meno di un giorno, la mia vita più interessante.

Ma mai avrei pensato che avrei avuto l'onore di incontrarlo nuovamente, questa volta in un ambiente più triste e, per me e la mia famiglia, più intimo.

Ma prima, riavvolgiamo il nastro.
Era domenica, e, come ogni domenica, il Great Ormond Street Hospital dava la possibilità ai familiari dei bambini ricoverati in quella struttura di passare l'intero giorno insieme a loro. Ogni domenica accompagnavo mio fratello e mia cognata da Kevin, per stare con lui e per divertirmi un po', senza che continui pensieri negativi invadessero la mia testa. Stephen e Sebastian, essendo a conoscenza della situazione, organizzarono i turni al bar in modo che io fossi libera ogni domenica.

Quel giorno uscii di casa come una barbona, con un paio di pantaloni della tuta molto larghi e una felpa notevolmente oversize; non mi interessava granchè di come fossi vestita, perché il massimo che avrei potuto incontrare sarebbe stato il dottore che si occupava di mio nipote, e questo dottore avrà avuto all'incirca sessantanni, i capelli già completamente bianchi e un bubbone sul naso, nemmeno avesse la peste.
Comunque, ero fermamente convinta che non avrei incontrato nessuno di interessante lungo il tragitto da casa di William all'ospedale, ma mi sbagliavo.
Tanto succede sempre così: quando mi vesto bene, non incontro nessuno di interessante; quando sembro una scappata di casa, invece, potrei anche incontrare Tom Cruise ai tempi di "Top Gun". Il che non sarebbe male, ma non è questa la storia.

Insomma, uscita di casa, un ragazzo più o meno della mia età stava portando fuori il suo cane e, non appena mi vide, storse il naso. Era molto bello: aveva i capelli castani scompigliati, segno che si era appena svegliato, gli occhi azzurri semi chiusi e una tuta grigia che, beh, lasciava poco spazio all'immaginazione.
Insomma, ci siamo capiti.
Quando i suoi occhi cominciarono a perlustrare il mio corpo divenni rossa come un peperone, perchè solo in quel momento mi resi conto di avere una patacca rossa vicino all'interno coscia. Giuro che quello fosse pomodoro, e non sangue, ma era difficile farglielo credere.

Io, William e Sharon parcheggiammo la macchina esattamente di fronte all'entrata dell'ospedale e scendemmo tutti un po' tristi. La domenica era il giorno peggiore della settimana, perché rivedere il piccolo Kevin era difficile per tutti noi.
Lui soffriva di una rara malattia genetica, l'anemia di Falconi. Quest'ultima si manifesta in età scolare e ha sintomi pericolosi e, molto spesso, difficili da combattere, come la carenza di globuli rossi e bianchi nel sangue, un ritardo nella crescita, malformazioni e tendenza a sviluppare tumori, soprattutto leucemie. I dottori ci dissero che l'unica soluzione possibile per salvare la sua povera vita innocente fosse il trapianto di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale da un donatore compatibile.
Quando mio nipote compì sei anni, facemmo richiesta per un trapianto, ma dopo tre anni ancora niente.

Come in un quadro di Monet | Tom HollandWhere stories live. Discover now