Unconditionally mine

19.5K 736 504
                                    

Il testo è sottoposto a revisione. Nel corso della lettura potresti incontrare delle incongruenze.

• 1
8 anni prima
Il 35,6% delle donne in tutto il mondo ha subito violenze. Qualcuno, un incosciente, potrebbe dire che il 35% è poco, ma se si considera che in totale nel mondo ci sono 3,6 miliardi di donne e circa 1,3 miliardi di queste hanno subito violenze, la prospettiva cambia.
Ciò significa che una qualsiasi donna accanto a te, un'amica, una sorella, o semplicemente una sconosciuta, potrebbe esserne stata vittima. Nel peggiore dei casi potresti appellarti al motivo per cui ha dovuto subire violenza, ma può davvero una spiegazione, giustificare un atto così disumano?

Già, disumano, l'essere umano ha l'eccezionale capacità di poter dominare i suoi istinti. Così come si tengono a freno i propri sentimenti per dare ascolto all'orgoglio, si è capaci di badare a quegli impeti di violenza. Questi, in una realtà utopica, non dovrebbero appartenerci, siamo esseri evoluti, dovremmo insegnare ai nostri figli che la violenza non è mai una soluzione.

Non ne sei convinto?
Rivolgi i tuoi occhi al passato e rifletti su ciò che è accaduto con la Seconda Guerra Mondiale, alle persone deportate nei campi di concentramento. Come si può pensare che utilizzare la violenza sia un mezzo funzionale per un qualsivoglia fine?
Torniamo al presente, a 75 anni di distanza. Negli ultimi 50 anni di storia l'umanità ha fatto un progresso impressionante, basti pensare all'utilizzo del cellulare. Ultimamente mi sono persino accorta che non sono più i cellulari ad assomigliare ai computer, ma sono i computer che si stanno trasformando per essere più agevoli come i cellullari.
Ma tale impressionante progresso, si è occupato di combattere e ridurre la violenza?

«Ang.» mi richiamò.
Scossi la testa sovrappensiero.
«Non dirmi che stai ancora pensando a quello che ha detto il professor Carter?» sogghignò lui.
«No...»
«Sì, invece, ti conosco troppo bene.» sorrise «Lo sai che è un vecchio nazionalista di 75 anni?»
«Lo so, ma non per questo deve essere esonerato da certe cose.»
«No, non dovrebbe, ma contestarlo, significa perdere tempo con un uomo che ha già un piede nella fossa.» disse tentando di convincermi a stare al mio posto.
«Non lo sopporto.» sbuffai «Ora tutte le volte che lo vediamo in classe mi viene voglia di urlargli contro che è un maschilista idiota.»
«Senti, se non vuoi farlo per te, fallo per me, d'accordo?»

Guardai con un cipiglio i capelli biondi spettinati del mio migliore amico. L'ordine non era per niente il suo forte. Era incredibilmente bravo in matematica, ma non si curava molto del proprio aspetto. Indossava sempre camicie in flanella sopra la divisa del liceo ed era talmente distratto, da dimenticarsi di allacciare le scarpe. Eppure, come tutti i suoi fratelli, aveva uno spiazzante successo con le ragazze.

«Per te?»
«Sì, ti difenderei sicuramente, con il rischio di finire dal preside e io non voglio dovermi trovare di nuovo dal preside, i miei fratelli combinano già abbastanza guai.»
«Beh tu non te ne stai di certo in disparte, Jas.» gli ricordai con tono canzonatorio. Erano più le volte in cui lui e i suoi fratelli si ritrovavano in presidenza che altro.
Ammiccò un sorrisetto divertito.

«Tu te ne staresti in disparte se io architettassi di sigillare tutte le porte della scuola nella notte?»
«No, probabilmente ti denuncerei.»
«Grazie bel sostegno da amica.»

L'autista accostò la lussuosa berlina nera davanti al liceo.
«Stasera?» gli chiesi.
«Festa. Josh ha invitato quelli dell'ultimo anno.»
«Ci sarà anche Rick quindi.» dissi.
«Ancora con quel Bic-bic?!» sbuffò lui.
«Jason.»
«Non è adatto a te, tu sei intelligente e lui è un coglione senza cervello.» fece spallucce.
«Non lo conosci.»
«Gioca a football ed è amico di Dylan Stark, questo dice tutto.»
«Anche tuo fratello gioca a football, ti sembra una buona idea utilizzare certi stereotipi?» gli feci notare.
«Josh infatti è un coglione.» ammiccò.
«Dovrei far finta di non aver sentito o vuoi che ti tappi la bocca con una manciata di terra?» il fratello citato afferrò per il collo Jason.
«Smettila.» si dimenò il mio migliore amico.
«Potresti venire a darci una mano questa sera?» chiese liberando il fratello.
«D'accordo.» risposi.

Unconditionally mine || Saga HarrisonWhere stories live. Discover now