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Ormai penso di essermi convinta che non si tratti più di un mio sogno assurdo dovuto a tutti i libri fantasy che mi leggo assiduamente.
Man mano che torno a percepire il mio corpo e dove si trova, riconosco il materiale sul quale sono sdraiata. Si tratta sicuramente di un divano. Stranamente non è nemmeno scomodo a dire la verità. Complimenti a chi lo ha scelto, poi devo farmi dire il nome per poterlo dire anche ai miei genitori a Roma. Almeno una volta tanto avremo anche noi un divano decente dove potersi riposare.
Lentamente apro gli occhi, la prima cosa che vedo è il soffitto elegantemente decorato sopra di me, questo palazzo sta guadagnando sempre più punti a parer mio. 
L'unica cosa che ricordo è di aver bevuto quella pozione assurda, poi sono svenuta. 
Inizio a pensare seriamente che sia questo posto a non fare per me.
<Si è svegliata! Venite subito!> sento una voce non distante da me urlare ad altri. Apro la bocca per parlare ma me ne pento all'istante. Una forte luce bianca appare davanti ai miei occhi, obbligandomi a chiuderli fino a farmi male. Una sensazione di nausea invece d'istinto fa portare la mano sopra la bocca, come se bastasse questo per evitare di farmi vomitare. 

Sono improvvisamente in un giardino, alzo lo sguardo per capire meglio che posto sia, ma davanti a me ho solo un enorme palazzo, o meglio, il dietro di un enorme palazzo. Ecco però che la mia attenzione viene attirata da delle voci. Si tratta di tre, no sono quattro, bambini che corrono verso l'esterno, quasi verso di me. Sono appena usciti dal palazzo in questione. 
Non mi sembra di aver mai visto questo posto prima d'ora in vita mia, allo stesso tempo però mi è familiare in un certo senso. Non capisco nemmeno io. Più si fanno vicini i quattro bambini più mi pare che una di loro sia... io? Non può essere, questa bambina che mi somiglia avrà al massimo cinque anni, non ho mai lasciato Roma in tutta la mia vita, se non per delle brevi gite con i miei genitori non molto lontano o per il campo scuola insieme alla classe. 
<Dai nascondetevi! Io conto perché sono la più brava!> saltella la ragazzina dai capelli castani al vento. Considerando quanto sono gonfi e ricci potrei essere effettivamente io, ancora adesso ho problemi con i miei capelli. 
Mi faccio più vicina a quel gruppetto di nani, loro non sembrano notarmi, almeno qualcosa di positivo. Tutti gli altri si mettono a ridere, i due ragazzini si rotolano a terra mentre la bambina si batte una mano sul ginocchio, il tutto sotto lo sguardo fulminante di quella che ha parlato.
<Se non la smettete subito me ne vado e trovate qualcun altro che vi conta e vi sopporta> incrocia le braccia davanti al petto, facendo aggrinzire il piccolo vestito che ha indosso. Il colore non è tra i miei preferiti, si tratta di un grigio con un filo bianco sul colletto. 
<No non andare dai stavamo scherzando!> subito l'altra bambina dai capelli neri prende la mano della sua amica. Anche gli altri due la smettono di ridere e si rimettono in piedi, sgrullandosi di dosso tutti i pezzetti d'erba che sono rimasti incastrati nei vestiti. 
<Allora conti tu, dai chiudi gli occhi però, sennò non ci possiamo andare a nascondere> il bambino con i capelli scuri  come i suoi occhi. 
Quella allora chiude gli occhi e appena sente che qualcuno si sta allontanando, riapre gli occhi di scatto ed afferra il braccio del bambino che non ha ancora parlato. 
<Aspetta Earthan, voglio dirti una cosa importante!> la piccola sembra emozionata, nel frattempo gli altri due continuano a correre  per chissà dove. 
<Così non vale però, hai aperto gli occhi e hai visto dove stavamo correndo. Ora chiamo anche loro poi lo rifacciamo> il biondino batte un piede a terra con uno sbuffo arrabbiato. 
<Non devi chiamare Efain e Gwynaëra, più tardi lo dirò anche a loro ma prima volevo farlo vedere solo a te> le sue guance diventano leggermente rosse per l'imbarazzo che le hanno provocato quelle parole. 
<Va tutto bene?> ora lui sembra leggermente preoccupato, mentre lei invece gli sorride, sembra emozionata di poter mostrare ciò che ha scoperto a qualcuno di cui si fida. 
<Si! Ieri mentre leggevo un libro sono riuscita a farlo per la prima volta quindi visto che era sera e non dovevo essere all'aperto ho aspettato a dirtelo> gli dice, ma lui non sembra ancora del tutto convinto. 
Lei fa un cenno all'amico di farsi indietro di qualche passo prima di chiudere gli occhi per concentrarsi meglio su quello che deve far vedere. 
Tutto d'un tratto non vedo più una minuta bambina di soli cinque anni, è sparita, lasciando però il posto ad un essere decisamente più alto di lei. Come ha fatto a diventare un drago questa ora? I suoi colori però sono a dir poco meravigliosi, la maggior parte del corpo è di un viola molto chiaro, le ali invece si distaccano completamente con un verde acqua, dello stesso colore anche i due corni che dovrebbe avere sulle tempie. 
É una cosa tanto affascinante quanto inquietante da osservare ad essere sinceri però. 
Il filo dei miei pensieri viene interrotto da un urlo. Sicuramente attirati da questo, in lontananza vedo tornare correndo i due ragazzini che prima si sono allontanati insieme.
Effettivamente sembrava stessero ammazzando qualcuno dall'urlo che ha lanciato, non è così però, aggiungerei anche purtroppo. 
<No! Smettila subito! Tu non sei Caraesy!> continua lui ad urlare. Il drago che prima era una bambina sembra decisamente ferita dalle sue parole. 
Velocemente tornano anche gli altri che osservano confusi il drago davanti a loro, come è giusto che sia in fondo. Ritrovarsi con un animale del genere davanti suppongo non sia cosa da tutti i giorni da nessuna parte. 
<Come avete fatto?> il ragazzino che dovrebbe chiamarsi Efain se non ricordo male chiede all'altro bambino, tenendo la mano della sua amica
 Gwynaëra.
<Io non ho fatto niente lo giuro! Questa è Caraesy che si è trasformata, non è come noi Efain, ricordi cosa ha detto papà? Lo ripete tutte le mattine prima della colazione. Se vediamo un Noutsasi ce ne dobbiamo andare e correre da lui per denunciarlo. Dobbiamo stare attenti perché sono pericolosi, possono farci del male> il biondino è in contrasto dentro di se. Ha solo cinque anni, ma credo conosca bene le conseguenze dell'azione che ha intenzione di fare. Oltre al fatto che si tratta di una sua amica, ha appena scoperto che è proprio ciò di cui suo padre a quanto parla sempre come un essere pericoloso, ora ce lo ha davanti. 
<Non per questo dobbiamo condannare una nostra amica Earthan, non può essere pericolosa> Efain cerca di farlo ragionare, ma tutte le sue parole sembrano vane. 
<Se vai da vostro padre, sicuramente i genitori di Caraesy la manderanno via, vuoi davvero che se ne vada?>
 Gwynaëra sembra sul punto di piangere per la sua amica. 
Il drago torna in se, di nuovo il corpo di una bambina che piange per il tradimento appena subito da qualcuno che credeva l'avrebbe sicuramente difesa e al contrario, sarà proprio la sua rovina.
<Mi dispiace...> le sussurra, prima di iniziare a correre verso il palazzo sotto lo sguardo sorpreso di tutti. 
Efain fa come per correre dietro a lui, ma viene fermato dalla mano di Gwynaëra che con un gesto del mento gli fa notare come Caraesy sia ferma a guardare duramente il ragazzino che diventa sempre più piccolo, fino a sparire del tutto all'interno di quelle mura.
<Non andare, tanto vostro padre capirebbe comunque cosa c'è che non va, almeno spero che i miei genitori non scelgano di uccidermi come hanno fatto altre famiglie, che mi mandino solo via da questo posto> lentamente si gira verso gli altri due, che subito la stringono in un abbraccio di gruppo.
<Mi dispiace tantissimo per mio fratello, se solo non fosse così stupido...> bene, a quanto pare i due tipetti pur essendo praticamente uno l'opposto dell'altro sono anche fratelli. 
Buono a sapersi. 

Come se venissi presa dai fianchi da forti e grandi mani invisibili, tutto lo scenario che stavo osservando svanisce in una turbine di fumo, le forme dei corpi sbiadiscono insieme a tutto il resto. Tutto torna del solito nero che si vede quando si cerca di prendere sonno, un nero che solo dietro le palpebre si può osservare. 
Questo prima di aprire di scatto gli occhi con un respiro, un po' come quando ti svegli dopo aver sognato di essere appena caduta. 
Gli occhi di tutti i presenti nella stanza sono su di me, il mio corpo è ancora sul divano di poco prima. Ogni cosa sembra esattamente come qualche minuto fa, prima che perdessi i sensi per la terza volta della giornata, che tra l'altro devo considerarlo come nuovo record personale. L'unica differenza è che ora ricordo perfettamente ogni cosa, ciò non potrebbe essere positivo per tutti quanti. Assolutamente no.

Okay giuro che questa è stato l'ultimo svenimento...forse. COMUNQUE! Cambiando argomento, so che non sono molte le letture ricevute ma sono una persona semplice che si accontenta di poco 😂.
In ogni caso, spero che il capitolo vi sia piaciuto e dal prossimo si andrà sempre meglio ve lo posso assicurare, si anche se sono di parte perché la storia è mia. 
Fatemi sapere le vostre impressioni su questi primi tre capitoli e tutto quello che volete sulla storia, a me fa solo piacere leggervi e rispondervi💖.
Direi che possiamo lasciarci qui, 
Alla prossima,
⁓Izzy 
💖




Mysterious fireWhere stories live. Discover now