"Quanto ci mette?"

Aveva sibilato il tuo compagno fra i denti, nervoso, mentre teneva il fucile in mano, puntato sulla via d'entrata, ormai c'era silenzio, avevate vinto voi.

"Avresti fatto meglio a lasciarlo a casa"

Ti aveva detto, normalmente avresti riso, ma ora dovevi tenere la guardia alta. Quasi non ascoltavi il tuo compagno, troppo concentrata sul tenere la mira con il tuo fucile. Ancora non saoevi usare la mitragliatrice, ti saresti dovuta impegnare di più per imparare con quella.
Il secondo dopo Jeongin e Hyunjin erano usciti dal maniero portando in braccio un'ombra di quello che era Bangchan, con davanti Minho e un altro mercenario con le loro armi da fuoco puntate per proteggere gli altri tre.
Il tuo vice era dimagrito molto oltre a essere ricoperto di ferite varie, lividi e ustioni.
Aveva ripreso coscienza, ora aveva gli occhi aperti e piangeva, sorridendo felice.
Non ti eri accorta del sorriso che avevi sulle labbra, nè della lacrima di gioia che ti era scappata dall'occhio destro.

"RITIRATA!"

Avevi gridato ai tuoi uomini, affrettandoti a guidare i tuoi compagni verso l'elicottero scelto per voi, sul quale eravate in cinque oltre al pilota.

"Di qua"

Avevi detto loro impaziente, nonostante già sapessero dove fosse il mezzo che sarebbe stato dedicato a Chan.
Eri entrata con lui, dicendo agli altri di disporsi sul resto degli elicotteri e scortare quello in cui eravate tu, il tuo vice e i tuoi colleghi. Non l'avevate voluto lasciare da solo una volta che l'avevate recuperato.

Jeongin una volta partiti era scoppiato a piangere mentre teneva una mano al suo amico, ancora mezzo addormentato -o svenuto-, tu gli avevi messo una mano sulla spalla.

"Bravo"

Avevi detto al più piccolo fra i ragazzi che si trovavano lì con te.
Bangchan sorrideva fra i singhiozzi di gioia guardandovi tutti in viso, ringraziandovi ininterrottamente.

Eravate arrivati a casa molte ore dopo, seguendo una strada diversa dalla solita per la paura di essere intercettati dai nemici, lì vi aspettava una squadra di dottori chiamati apposta per soccorrere il vostro compagno. Lo avevate subito lasciato nelle loro mani, senza esitare troppo, fiduciosi che lo avreste rivisto presto.
Voi vi eravate ritirati nelle vostre stanze per riposare, in attesa che il vostro compagno si sentisse meglio.

Bangchan intanto era in infermeria a farsi disinfettare le ferite ancora aperte e controllare le altre. L'acqua ossigenata bruciava, ma non più di quella spranga di metallo che usava Woojin, in confronto era quasi un sollievo. Dopo averle sistemate gli avevano permesso di farsi un bagno, lavarsi via di dosso tutto il sangue, il sudore e ogni altro genere di fluido corporeo che aveva addosso.
Quella vasca enorme e piena di schiuma era un sogno, pensare che l'aveva avuta a disposizione tutti i giorni, ora essere a casa non gli sembrava vero. Era nel bagno della sua stanza non la usava quasi mai essendo più attratto dalle docce veloci, non l'avevate mai usata assieme anche se vi sarebbe piaciuto.

A un tratto aveva sentito bussare alla porta del bagno.

"Si può?"

La tua voce aveva raggiunto le sue orecchie e lui aveva istintivamente sorriso prima di controllare che la schiuma ricoprisse completamente la superficie dell'acqua.

"Entra pure"

Aveva detto il ragazzo con un sorriso. Divertente come fossi l'unica ragione delle sue sofferenze degli ultimi giorni e che in quel momento fosse così felice di vederti. Forse semplicemente non aveva la forza di odiare in quel momento, quasi gli mancava quella sufficiente per respirare.

Poisonus RoseWhere stories live. Discover now