"A che pensi?" le domandó.

"Che mi fai imbarazzare se mi dici quelle cose di punto in bianco." arrossì.

"Meglio. Sei così bella quando arrossisci."

La loro relazione era nata da poco, e tra di loro c'era ancora un sottile velo di imbarazzo e riservatezza, soprattutto da parte di Abigail. La ragazza, però, si sentiva sempre bene in compagnia di Levi, e la cosa la rendeva estremamente felice.

Lui la osservò per qualche secondo e poi le disse: "Te lo ripeto, se non fosse chiaro. Sei davvero bellissima."

Era la prima volta che glielo diceva in quel modo, così esplicito e così sentito. In quel momento, Abigail pensò che Levi fosse l'uomo della sua vita. Doveva smetterla di crearsi mille paure e mille timori, doveva imparare a lasciarsi andare, a godersi le cose belle della vita. Lei gli appoggiò una mano sul petto, e lo guardò negli occhi intensamente. Prese un respiro profondo, sempre in maniera più che discreta, e deglutì.

"Ti andrebbe se, insomma...", aspettò una risposta da parte di lui, ma dal momento che questa non si decideva ad arrivare, Abigail continuò, "Noi...potremmo...ecco-"

"Ehi! Voi due! Andatevene nella vostra stanza se dovete scopare! Non ce la facciamo più di sentirvi ogni notte, Erwin diglielo anche tu!" urló Hanji, bloccando ciò che doveva dire Abigail.

"Concordo, devo usare due cuscini per tapparmi le orecchie ogni volta." continuò il biondo.

"Beh, allora preparatevi a comprare dei tappi per le orecchie, perché non smetteremo." disse Levi sicuro e deciso, come se fosse stata una cosa normale da dire.

"Sei il solito pervertito." Abigail gli diede una piccola spinta per scherzo.

"Già, non è mai romantico! Per convincerlo ad organizzare quell'appuntamento con te, che stress-"

"Hanji!" la rimproveró Levi, lanciandole un cuscino in faccia, "Non dovevi dirglielo, stupida di merda!"

"Tu sarai uno stupido di merda! Come ti permetti? Erwin, attacca!"

"Ti sembro un cane? Cosa devo attaccare?" chiese confuso.

"Di che state parlando? Non sto capendo niente!" disse Abigail, alzando le braccia al cielo e aggrottando la fronte.

"Io ed Erwin abbiamo aiutato Levi ad organizzare il vostro appuntamento, ma il nano bastardo vuole prendersi tutto il merito e non vuole che tu lo sappia!" spiegó Hanji, tirando il cuscino che le era arrivato, verso Levi.

"Cazzate! Mi avete solo consigliato, io sapevo già cosa fare." rispose lui.

Erwin sorrise, guardó la scena divertito mentre dentro di sè pensava a quanto voleva bene a tutti i suoi amici. Erano come una famiglia. L'amicizia era uno dei rapporti interpersonali più importanti per Erwin, ma sarebbe stata anche una delle delusioni più profonde, se qualcosa fosse andata storta.

 L'amicizia era uno dei rapporti interpersonali più importanti per Erwin, ma sarebbe stata anche una delle delusioni più profonde, se qualcosa fosse andata storta

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