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CAPITOLO SETTE
SONO ABIGAIL PARKER

Levi arrivó alla riunione organizzata da Hanji, per discutere degli affari

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Levi arrivó alla riunione organizzata da Hanji, per discutere degli affari. Ogni volta, si radunavano a casa della donna, che era molto più grande e lontana da tutto e tutti.

Il cancello che la circondava era alto e di ferro battuto, con il caratteristico colore nero lucido che caratterizzava tutta la la via. Il cancello, molto alto e a due porte, si apriva verso l'interno portando ad un largo viottolo di mattonelle marmoree, con striature rosate e verdognole. Cespugli di fiori colorati si trovavano ai due lati del della stradina, alcuni erano modellati a formare piccoli ovali e altri lasciati crescere liberamente.

Alcuni lampioni erano intervallati ai cespugli: alcuni creavano una luce soffusa e altri erano disposti nel giardino per illuminare di notte la struttura. La facciata esterna della casa era di un rosa pesca, su cui spiccavano le persiane marrone scuro delle finestre dei due piani dell'abitazione.

Levi aprì la porta ed entró nell'abitazione, senza nemmeno bussare o suonare il campanello. Tipico di lui, ormai lo sapevano.

"Oh, finalmente sei qui." disse Erwin.

Nelle tasche aveva ancora un borsellino pieno di spiccioli, un pacchetto di sigarette e una storia scritta a metà. Prese l'accendino e lo fece brillare nella stanza. Portò alle labbra una sigaretta. Sbuffò fumo nell'aria.

La camera da letto, la stanza più in fondo della casa, era la più grande di tutte, con le pareti di quattro colori diversi: nero, bianco, rosso e grigio. Lì si sedettero per parlare. Nel corridoio, che collegava tutte le stanze tra di loro, vi erano quadri futuristici e grandi foto di vedute di metropoli notturne.

Erwin prese una bottiglia di rum, ma Levi la spostó dal tavolo attorno al quale erano raggruppati.

"Il rum è per il tempo libero e per fare sesso, non è vero? Ora whiskey, ci sono gli affari. Perché mi avete fatto venire?" domandó.

"Beh abbiamo una cosa di cui discutere, davvero importante."

"Cioè?" chiese il corvino, continuando a fumare.

"Nifa." rispose Hanji.

La donna imprigionata dalla polizia militare, scappata dopo aver ucciso il marito. Si era consegnata da sola alle autorità, per volontà di Levi. Nessuno però, ne era a conoscenza, a parte ovviamente la polizia.

"Avete una mezza idea di come andarla a prendere? Se la polizia la obbligherà a parlare, potrebbero trovare il modo di fregarci e arrestarci." come sempre, Erwin appariva come quello più ansioso e preoccupato tra i tre.

Levi ed Hanji tendevano a risolvere lentamente qualsiasi problema non li riguardasse, ma il timore del biondo era così tanto da non poterlo evitare.

Non era solo forza, ma anche fragilità. Erwin aveva perso la sua amata, in seguito a quell'evento, a cui di certo non erano susseguite soltanto gioie, c'erano due strade che l'uomo avrebbe potuto imboccare: diventare un "carro armato" o lasciarsi trafiggere dai tormenti della vita.

Slave (18+)Where stories live. Discover now