𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟳: 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙡𝙮

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Sorrate il ritardo
Buona lettura
...

Taehyung si svegliò ore dopo, quando un'assistente di volo gli scosse leggermente una spalla per svegliarlo. Aprì gli occhi e volse il capo verso la donna che lo guardava sorridente.

"Scusi se l'ho svegliata signore, ma dobbiamo prepararci per l'atterraggio. Lei e il suo ragazzo dovete sistemarvi ai vostri posti, per favore" disse gentilmente e Taehyung annuì assonnato, la mente ancora annebbiata dalla dormita.

Il mio ragazzo...? Improvvisamente realizzò di essere aggrappato al braccio di Jungkook e di star usando la sua spalla come cuscino.

"Ah già! Scusi... lo sveglio subito" farfugliò Taehyung mentre la donna se ne andava riservando loro uno sguardo addolcito. Il biondo ripose la sua attenzione su Jungkook che stava ancora dormendo beato, un braccio stretto dalla sua presa, una mano posata sulla coscia e l'altra che riposava sulla vita di Taehyung il quale era, in qualche modo, finito in braccio al moro. Taehyung, più che imbarazzato, si ricompose immediatamente sul posto cercando di nascondere il suo fare coccolone.

"Jungkook..." bisbigliò all'escort, carezzandogli piano il petto; Taehyung poteva sentire i muscoli dell'altro sotto il leggero tessuto della maglietta. Con le gote arrossate portò la mano sulla sua spalla, era per certo un posto più sicuro da toccare.

"Jungkook..."

Lentamente il nominato aprì un occhio, sorridendo a Taehyung mentre si stiracchiava, il tessuto nero scivolava oltre i suoi addominali mostrando la parte di muscolatura sopra il bordo dei jeans. Taehyung tentò di non notarlo concentrandosi, invece, sul suo sorriso raggiante.

"Hey Tae, dormito bene?" chiese Jungkook. L'insegnate annuì leggermente.

"Si, e tu?" chiese di ripiego il minore aggiustandosi sul seggiolino in modo che fosse dritto e non più reclinato all'indietro.

"Anche io" disse Jungkook, una mano che correva ai suoi ciuffi scuri per sistemarseli.

"Pensavo mi avresti staccato un braccio mentre dormivi sai?" aggiunse guardando Taehyung in adorazione quand'egli arrossì.

"Ti chiedo scus-"

"Non devi" replicò Jungkook "Non hai idea di quanto tu sia carino, sono contento di averti reso abbastanza a tuo agio da farti dormire su di me" Taehyung guardò in basso giochicchiando con le maniche della sua felpa mentre cercava -invano- di calmare il suo povero cuore sbizzarrito.

"Il mio ex mi diceva che ero troppo appiccicoso... ero spaventato avresti potuto dire lo stesso" farfugliò il biondo. Jungkook aggiunse un altro punto alla sua lista mentale sui motivi per cui l'ex di Taehyung meritava un bel calcio nel culo. Il modo in cui il povero ragazzo accanto a sé era stato trattato per anni era davvero inaccettabile, nessuno dovrebbe mai venir sminuito o fatto sentire inutile dalla persona che si presuppone sia innamorata di te.

Jungkook prese il viso di Taehyung a coppa tra le mani e lo alzò cosicché i loro occhi si potessero finalmente incontrare.

"Non sono lui, quindi smettila di dubitare di te stesso e di me" disse, il suo respiro che toccava caldo la pelle ambrata del minore.

"O-okay"

"Scusatemi sign- Oh! Scusatemi per avervi interrotti! Ignoratemi e continuate pure a baciarvi!"  la stessa assistente di volo di prima si scusò prima di correre via verso altri passeggeri. Taehyung divenne bordeaux, sotterrò la testa fra le mani afferrandosi i capelli per l'imbarazzo.

"Stai bene Tae?" domandò calmo il moro, la sua voce profonda rimbombò per la testa di Taehyung. Il biondo annuì sobbalzando quando sentì Jungkook strizzargli le ginocchia come gesto di incoraggiamento.

The Wedding Date: Taekook | ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora