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"Santo celo, é stato fottutamente fantastico! Non era per niente come pensavo!" Marcus sorride felice mentre lasciavano l'edificio.

Edith non sapeva dove fossero gli altri, ma era sicura che Saya non avrebbe perso di vista Thomas.

"Sono contento che ti sia divertito" Edith sorrise. Sembrava che potesse sorridere sinceramente solo ogni volta che Marcus era nei paraggi.

"Oh, amico, sono stato abbattuto e il ragazzo più spaventoso lì dentro, mi ha preso in braccio, mi ha dato una pacca sulla schiena, mi ha avvolto un braccio intorno e abbiamo iniziato a ballare insieme." Disse Marcus svegliandosi davanti a Edith.

"Come ti ho detto, cameratismo. Siamo stati fortunati che non c'erano metallari lì. Non capiscono l'intera situazione.
Fatti vedere, tirano pugni, iniziano a litigare.
Come gli skinhead. Cominciano a battere sui Mohawk."

Edith fece una pausa, guardando Marcus accendersi una sigaretta.

"Sono contento che tu sia entrato. Sono contento che tu l'abbia sperimentato." Ha detto con una dolcezza genuina alla sua voce.

"Mi sono divertito moltissimo." Mormorò Marcus, rimettendosi in tasca le sigarette.

"Fammi avere uno di quelli." Disse Edith prima che potesse.

Marcus sorrise e gliene porse uno. Lo mise tra le labbra.

Marcus tirò fuori l'accendino, Edith gli prese la mano e la guidò verso la sigaretta, senza mai interrompere il contatto visivo.

"Sai, non mi dici mai niente di te." Disse Marcus mentre Edith faceva un tiro. "È una vera discrepanza nel nostro rapporto, considerando che sai tutto di me."

Edith pensò di raccontargli dei suoi genitori, di tutto quello che era successo nella sua vita. Ma non poteva farcela neanche lei.

"Aww, andiamo, oscuro e misterioso. Dimmi... dimmi qualcosa su di te. Qualsiasi cosa." Marcus sorrise.

Edith lasciò cadere la sigaretta sul pavimento e la schiacciò con la punta dei piedi prima di mordersi il labbro inferiore.

Edith lasciò cadere la sigaretta sul pavimento e la schiacciò con la punta dei piedi prima di mordersi il labbro inferiore

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Stava per farlo? Ancora ? Anche dopo il dolore dell'ultima volta?

Ha pensato , fanculo , mentre sbatteva il corpo contro Marcus. Caffè all'indietro appena un po' prima di spingere le sue mani profondamente nella sua pelle, attirandola a sé con durezza.

Le loro labbra si unirono e il vortice dell'alcol si mescolò creando uno splendido gusto di vodka e menta.

All'inizio Edith continuava a guidare con la fame negli occhi e la passione nelle labbra, gli portò una mano sulla guancia in modo da poter inclinare perfettamente ogni attaccamento.

Ogni bacio diventava sempre più accesso, Marcus riusciva a malapena a sopportarlo, tra respiri pesanti e ansimanti la faceva volta e la premeva contro il muro.

(Traduzione) NO WORDS | MARCUS LOPEZ ARGUELLO Where stories live. Discover now