03-I due Shadow

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-Todoroki, PokèSha sta canticchiando in modo tranquillo ed inquietante- Disse Mezo Shoji al compagno di squadra Todoroki Shoto mentre gli parlava tramite l'auricolare.
In parole povere era pomeriggio del primo giorno e, tornati in classe, All Might ci disse di prendere i costumi da noi richiesti per dei combattimenti simulatori. Essendo che trovavo inutili i costumi decisi di portare i vestiti che indossai quando incontrai Tsuyu per la prima volta nella borsa di scorta, che tenevo per evenienza. Quando la ragazza anfibia mi vide conciata in quel modo fu felice.
Quando fummo pronti il professore ci disse che saremmo stati divisi in Hero and Villain, purtroppo uno di noi cattivi doveva combattere da solo e colui che fu scelto ero io, facendomi intuire che la vita mi volesse male. Ora ero contro di loro e li avevo fregati per bene.
-Ma come, sono al quinto piano e non la sento... Aspetta, non dirmi che si trova al piano terra!- Rispose subito il collega realizzando la tattica del loro 'nemico' ma sbagliando di poco. Infatti non ero a quel piano, ma in quello sotterraneo.
-Ei eroi tarocchi, ascoltate: 1 2 3 4 5 6 7 e 8! 1 2 3 4 5 6 7 e 8! 1 2 3 4 5 6 7 e 8! Spero che abbiate capito l'indizio, è abbastanza facile- Urlai ai due con un sorrisetto in volto, intuendo che almeno Mezo capisse tutto ciò. Quando iniziai a dire i numeri come nella danza classica, battendo le mani sull'uno e non su tutti come mio solito, infatti ho imparato la Break Dance da tempo.
-E' nel seminterrato!- Rispose all'indovinello Mezo poco dopo e, proprio come previsto, quest'ultimo si fiondò alla mia ricerca, essendo che Shoto sarà arrivato si e no al terzo piano. Il primo può sembrare spaventoso per via delle sue braccia, ma era divertente. Al contrario del secondo che sembrava soffrire di empatia eterna.
Quando sentii dei passi avvicinarsi mi nascosi dietro la porta aspettando, assicurandomi che la bomba finta fosse ben nascosta alla mia sinistra. L'avevo messa lì perchè la porta si apriva all'interno della stanza spingendola da destra verso sinistra, cosicché non fosse facile notare me e la bomba.
Aspettai due minuti con gli occhi chiusi ascoltando i passi del ragazzo, attenta anche quando sentii Shoto arrivare al secondo piano. Non capivo del perchè fosse lento.
Quando la porta si aprii ed entrò Mezo la chiusi con un potente calcio, come se stessi tirando un pallone in rete. Il ragazzo si girò di scatto spaventato dal rumore causato dalla porta per poi prepararsi al combattimento appena notò che fossi stato io la causa di ciò, nel mentre chiusi la porta a chiave.
-Ci avete messo veramente dieci minuti per trovarmi? Scommetto che l'idea di stare da guardia sia stata della poké ball umanoide, vero? Sapevo che eri intelligente Mezo, spero che ti divertirai- Gli dissi prima di precipitarmi da lui senza fatica ed incatenandolo con le catene sul mio polso, girandogli attorno per bloccarlo velocemente. Spero di non aver rotto la quarta parete.
-Ma come...!- Chiese il ragazzo quando si rese conto che fu immobilizzato a terra e senza possibilità di muoversi, almeno avevo la decenza d'averlo messo seduto.
-E' stato semplice lo ammetto, almeno tu sei stato bravo a fare l'eroe della situazione. Non ho nemmeno avuto il tempo di cantare Salsa di J-ax- Risposi con un ghigno divertito mentre intrepetavo la parte del cattivo, sono sempre stata brava a recitare e dire bugie oltre a copiare le firme.
-TIME UP! Vince la giovane Hedgehog!- Disse subito dopo la voce dell'eroe numero uno metà inglese e metà giapponese, rompendomi quasi un timpano. Lo maledissi sottovoce per il suo urlo improvviso facendo ridacchiare il ragazzo di fronte a me che liberai velocemente.
Quando uscimmo dall'edificio, ora diventato un ghiacciolo per colpa di Shoto, vidi quest'ultimo girato di spalle, decisi di accelerale il passo per saltargli sulla schiena, cosa che gli fece perdere temporaneamente l'equilibrio. Ma prima che possa dirmi qualsiasi cosa lo bloccai con semplici parole.
-Dopo ti faccio una romanzina davanti a tutti e non puoi scappare da me, moccioso- Risposi subito al suo sguardo confuso nel mentre avvolgevo le gambe alla sua vita, in modo che non cadessi o che mi staccasse. Ero testarda in poche cose e questa era una di quelle.
Stetti per tutto il tragitto in quella posizione, spostando la testa sulla sua spalla destra per mettermi comoda.  Sentii un 'tu sei pazza' da parte sua solo per ricevere un pugnetto alla testa da parte della sottoscritta, cosa che fece ridere Mezo.
Quando arrivammo nella sala computer, dove si trovarono gli altri, non scesi dalla schiena del ragazzo bicolore, sentendo qualche alcuni compagni ridacchiare. Era stata Mina a ridere per prima, la sua risata era contagiosa si vede.
-Potresti scendere dalla mia schiena? Inizi ad essere pesante- Chiese Shoto con apaticità in volto nel mentre cercava di provocarmi, fallendo miseramente.
-E tu sei uno stuzzicadenti se non inizi a mangiare di più, forse è per questo che ti sembro pesante- Risposi al ragazzo ora scioccato dalla risposta ricevuta, era la prima cosa che mi venne in mente. -Per giunta, io penso solo 38kg. Quindi non peso così tanto-
Stette zitto a quelle affermazioni con stupore in faccia ed occhi spalancati, per poi girare la testa arrossendo un po, andando nella direzione del bagno. Non sapevo del perchè era arrossito e se n'era andato ma decisi che glielo avrei chiesto dopo scuola, se non mi fossi dimenticato della romanzina che gli avrei voluto fare.
Quando gli altri si calmarono dal ridere ripresero coi combattimenti simulatori nel mentre Moon si avvicinò, per arrampicarsi negli aculei e nascondendosi. Ha sempre preferito starmi vicino per tenermi d'occhio quando eravamo da sole, essendo che potevo sentire la sua presenza guardando semplicemente la manetta incastrata sul polso sinistro.
-Stai bene? Stai guardando quell'oggetto in modo strano e pensieroso- Disse una voce roca alla mia destra facendomi girare la testa in quella direzione, notando che era stato Tokoyami Fumikage ad aver aperto... il becco.
-Ehm... si tranquillo Fumi, stavo pensando ai miei miei amici che si trovano in un'altra città, pultroppo lontana da qui- Gli risposi subito con una bugia bella e buona che, però, non funzionò come volessi.
-Perchè dici questo se c'è qualcos'altro che ti turba? Ti puoi fidare di noi- Chiese il ragazzo in modo tranquillo. Il suo costume da Hero era particolare ma semplice al tempo stesso.
Indossava un mantello senza cappuccio nero lungo che finiva poco prima delle caviglie e che lo copriva del tutto, aveva degli stivaletti anch'essi neri. La sua testa era come quella d'un corvo ma col collo rosso mentre il corpo umano.
-Io mi fido di voi è solo che non riesco ad esprimermi in modo naturale, come se il mio corpo mi stesse impedendo di fare ciò. Non riesco ad essere me stessa per...- Risposi al ragazzo, bloccandomi di punto in bianco nel bel mezzo della conversazione, riuscissi a parlare con le ragazze ma non coi maschi. -Scusa, non riesco a continuare-
-Fa niente Hedgehog, un giorno riuscirai a sbloccarti e spero che arriverà presto- Dichiarò subito dopo le mie scuse chiudendo gli occhi mentre un'ombra uscii da lui, facendo sì che li riaprissi.
-Mi spieghi perchè sei uscito? Lo sai che c'è poca luce- Chiese Fumi al suo partner oscuro mentre quest'ultimo mi girava intorno, facendo innervosire il ragazzo davanti a me. -Dark Shadow, mi stai ascoltando?-
-Che succede?- Domandò mia figlia quando fece uscire la testolina per poi notare l'ombra fissandola con confusione. -Zio Shadow, perchè sei qui e cosa ti è successo al corpo?-
-Zio?!- Chiesero Fumikage e Dark Shadow in contemporanea scioccati della domanda della piccola riccia alzando leggermente la voce, cosa che fece girare alcuni nostri compagni insieme all'insegnante.
-Moon, tesoro, non è lo zietto nero e rosso. Lui è Dark Shadow, non confonderti ti prego- Dissi alla svelta a disagio mentre cercavo di spiegarle che non fosse quel riccio immortale, ricordandomi che era la prima volta che vide l'ombra oscura. -Scusami Fumi, ma Moon non lo conosce e gli era sembrato un mio amico che, come avrete sentito, lo considera suo zio. Anche se ha il vizio di urlare contro ogni tre per due a suo 'padre'-
Li vidi rilassarsi pienamente nel mentre mi arrivò una chiamata proprio dal riccio nominato in precedenza. Chiesi subito all'eroe se potevo rispondere ricevendo in risposta un pollice in su, corsi subito nel corridoio che conduceva agli spogliatoi.
-Potevi evitare di chiamarmi durante la lezione, Shadow- Risposi senza lasciargli il tempo di salutare mentre lo vidi alzare gli occhi al cielo, meglio dire tetto essendo che era all'interno d'una struttura a me familiare. -Comunque ciao-
-Ciao anche a te peste. Scusa se non ti potevo chiamare in un altro momento ma Tails è sempre qui in laboratorio, potevi benissimo chiamare tu una volta ogni tanto- Disse subito Shadow mettendosi a braccia incrociate e chiudendo gli occhi. E' impossibile cambiare il suo carattere da quando perse Maria anni fa.
Anche Shadow era un riccio come Sonic ma con la pelliccia nera e rossa in alcuni punti, quest'ultimo colore si trovava sugli aculei alzati e ai lati di braccia e gambe. C'era un pezzo di pelliccia bianca sul petto, come per simulare una giacca, ed indossava solo dei guanti e delle scarpe.
I guanti erano bianchi con i polsi dorati che sembravano bracciali con degli aggeggi attaccati ad essi. Le scarpe assomigliarono a dei pattini futuristici senza rotelle, bianche e nere con la suola d'un rosso acceso, avevano gli stessi bracciali alle caviglie.
I suoi occhi erano anch'essi rossi con le pupille dilatate che lasciavano intravvedere il terrore che provocava.
-Indovina con chi ti ha scambiato mia figlia? Con un'ombra del mio compagno- Dissi cercando di cambiare argomento e facendo uscire Moon dal suo nascondiglio tattico mentre guardai il riccio. La sua faccia era cambiata da serena ad esasperata.
-Non ci posso credere Moon, ma veramente mi hai scambiato per qualcun altro? Si vede che sei la figlia di PokèSha- Chiese alla piccola mettendosi una zampa sul muso e girando la testa a destra e sinistra per un po.
-Non è colpa mia zio, si chiamava anche lui Shadow e mi sono confusa con te, non ti arrabbiare per favore!- Rispose subito la riccia dagli aculei legati in una coda alta con tono suplichevole mentre lo guardava con gli occhietti da cucciolo, non sapevo da chi abbia preso.
Shadow non la perdonò ma continuammo a parlare finché io e Moon sentimmo dei passi avvicinarsi con cautela, sembrava che i miei compagni abbiano finito i combattimenti. Chiusi la chiamata non prima d'averlo salutato ed aspettando che gli umani arrivassero.
-Allora, come sono andati i combattimenti? Sono curiosa- Chiesi a tutti quando furono vicini mentre Tsuyu mi si avvicinò per essere inglobata dall'uragano Moon, prendendo quest'ultima tra le proprie braccia. Era sempre felice sapendo che la ragazza voleva proteggere entrambe, specialmente me da quel monster. E non intendo la bibita.

Perchè non mi lasci in pace (BNHA X Sonic) (NON CONTINUATO)Where stories live. Discover now