2. Paesaggi

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L'aria era carica di confusione, aspettativa, ansia e agitazione. Edith aspettava solo l'alfa del branco per poter iniziare a parlare e quando Dexter si presentò nella stanza insieme a Tamara, poté finalmente incominciare. <<Eravamo a sud della Russia, al confine con la Mongolia e Cina. Io, insieme ad Estè, dovevamo incontrare nostra madre, perché eravamo appena stati chiamati>>

Silenzio fu l'unica cosa che seguì l'inizio del racconto. Troppe paia di occhi erano su di lui e quelli di Erik, gli perforavano la testa dalla forza con cui li sentiva. <<Potresti, velocemente, dirmi perché il mio compagno fosse con te o devo aspettare ore prima che lui inizi a fare parte della storia?>>

Edith sorrise, anche se di divertente non c'era nulla. <<Clayton era capitato sulla strada, in Austria. Non si è mai allontanato troppo in verità, ma questo te lo farai spiegare da lui. Dicevo: dovevamo trovare il cielo di Nettuno, e no, so perfettamente la mitologia romana, non interrompetemi>>

Bloccò tutti prima che potessero chiedere perché il Dio del mare avesse dovuto possedere un pezzo di cielo, il che, effettivamente, era una buona domanda. Ma, <<comunque, il cielo di Nettuno è un piccolo laghetto ove è possibile, se si sa come farlo, richiamare gli dei. Io e i miei fratelli siamo, se si può dire così, nati da lì. Insomma, esistevano già ma siamo tramutati per questo mondo attraverso quella parte di cielo terrestre.>>

<<Eravamo quasi arrivati>> gemette di dolore quando l'infermiera nella stanza premette con più forza contro la ferita sul suo braccio. <<quando sono arrivate le Niole, con a capo Yiiork. Non è finita molto bene, come potete vedere.>>

<<Oddio. C'era anche Dalilla?>> Solo le gemelle della fortuna, oltre agli altri tre gemelli sembravano aver capito. Edith scosse il capo. <<No, fortunatamente no, o saremmo morti anche io e Clayton.>> Un ringhiò sfuggì involontariamente dalla gola di Erik e tutti lo fissarono un attimo per poi tornare a concentrarsi sull'alfa.

<<Scusami se interrompo>> la voce di Caleb sovrastò quella degli altri presenti nella stanza. <<Ma noi comuni mortali, vorremmo sapere che diavolo sono le Niole, e ste Yiiork, che, cavolo a sua madre che ha scelto il nome e Dalilla che mi sembra un fiore!>>

<<È un bel nome Yiiork!>> Caleb si voltò per poter guardare suo marito. <<Ceeerto, menomale che li ho scelti io i nomi dei nostri figli!>> Olcan ringhiò contrariato, ma l'omega lo ignorò. <<Dunque, tornando al discorso di quelle, posso avere una risposta?>>

Nella stanza tutti sghignazzarono, erano abituati ai battibecchi dei capo branco, ma non per questo si sarebbero divertiti di meno.
<<Allora, io cerco di farla breve perché qui siete tutti troppo agitati e avete tanto, davvero tanto bisogno di andare a letto, a riposarvi nei modi più svariati>> Edith fu soggetto di varie occhiatacce sconvolte.

<<Per fare un esempio concreto, Tyson, quando tempo è che non passi una notte con i tuoi alfa?>> Non ricevendo risposta, continuò. <<Ti faccio un favore, stanotte li teniamo io e Akira le belve anti sesso>> voltò lo sguardo. <<No, va bene, Cika, te non sei in astinenza, l'abbiamo sentito tutti ieri sera!>> Ruana divenne del colore dei suoi pantaloni: scarlatta.

<<Ma tornando al discorso, le Niole sono delle incantatrici>> un silenzio poco prolungato per far imprimere quella parola dal suono soave nelle menti di ognuno. <<Un tempo, qualche millennio fa, furono date alla luce dalle radici della Rhodiola rosea>> <<Credo decisamente che tu debba ripetere>> Erik gli fece un sorriso sarcastico. <<Che diavolo è una come-hai-detto-tu rosea?>> Edith scosse il capo in un sospiro. Sì dimenticava sempre che viveva in un branco di mortali.

<<Rhodiola rosea, detta anche radice d'oro, radice di rosa, radice artica e, nome che probabilmente avrete già sentito, rosa orfana. Le Niole, dicevo, sono nate da questi fiori, per la precisione le radici. Oltre a Niole, vengono chiamate più comunemente le streghe orfane>> un ooh, di generale sorpresa scosse la stanza. Tutti avevano idea del ruolo che avevano svolto queste donne nella prima guerra tra cielo e terra, o, per meglio dire, nella guerra tra Giove e Nettuno, che allora preferivano i loro nomi greci: Zeus e Poseidone.

<<Le streghe orfane, all'inizio, vennero mandate a curare la zona tra quelle che ora sono le repubbliche russe Altaj e Tuva. Curavano le loro madri, disperandosi di non avere un padre come tutti gli altri esseri. Per questo vengono definite orfane, anche se io penso, che per considerare madre un fiore ce ne voglia!>>

<<Ma>> gli diede un'occhiata di rimprovero Echo, <<noi non siamo proprio quelli adatti a giudicare. Vogliamo parlare di Caroline?>> Edith scosse il capo facendosi rosso per poi continuare a voce leggermente più bassa e sottomessa. <<Mh, sono diventate come sorelle, anche se non condividevano il sangue, o linfa nel loro caso. Dovete considerare che sono per l'ottanta per cento piante. Le piante hanno trasmesso loro la respirazione inversa, la pelle dura come corteccia e gli occhi sempre appannati. Bisogna però informarvi del fatto che Tamu, quella che si può considerare la loro dea protettrice, ha dato loro tre doni: velocità, poter lievitare per tempo limitato, invisibilità agli occhi umani.>> Guardò i presenti <<e lupeschi>> ridusse così la gioia appena provata dai licantropi.

<<Dopodiché, Tamu, è rinata (come lo siamo io e i miei fratelli) sotto forma di Niole. Ovviamente, anche il suo nome è cambiato, a me non chiamate Ecate, anche se un po' di rispetto sarebbe giusto!>> Colpo di tosse da parte di Easy <<comunque, tralasciando mio fratello ingrato>> solo quando avevano svelato il fatto che erano le dee della luna si erano capite le varie diversità tra i due gemelli. Easy era Artemide. Della della luna crescente, dea della caccia. Dava vita nuova e prosperità agli animali, era luce. Edith era Ecate. Dea della luna calante, il buio, la morte.
Erano due entità che entravano spesso in contrasto.

<<Il nuovo nome di Tamu è Dalilla. Yiiorka è la sua compagna per la vita, la Niola più potente, quella che si è esercitata in modo più duro nel corso dei secoli. Che si è distinta, per la sua bravura ed il sangue che ha versato negli anni. E ciò che ho cercato di dirvi da ore, se mi aveste fatto parlare, è che hanno preso Niihau ed Estè, abbiamo anche visto altre centinaia di persone incatenate>> prese un respiro. <<Ed indovinate cosa hanno loro di speciale.>>

La risposta li colpì come un masso: erano gamma.

La tana del lupo -i lupi vivono cinquecento anni-Where stories live. Discover now