27 - Straight On Till Morning

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Invece di tornare nel mio dormitorio, frugai per un quarto d’ora nella mia borsa, finché trovai le chiavi di casa di Jasper. Non volevo rimanere da sola, avevo bisogno di sfogarmi con il mio migliore amico. Chiamai un taxi, che mi lasciò esattamente di fronte a casa sua.
 
“Jas?” Chiamai, entrando. Mi aveva dato le sue chiavi qualche mese prima, dicendomi di fare come se fossi a casa mia e di andare da lui quando volevo, giorno e notte. Attesi una risposta, che non arrivò, e riprovai. “Jas? Sei in casa?” Urlai un po’ più forte. Possibile che fosse già a letto prima di cena? Non si addormentava mai prima di mezzanotte.
 
Decisi di provare a salire al piano di sopra per assicurarmi che non gli fosse successo nulla. Da quando si era fatto male ero diventata particolarmente paranoica sulla sua salute. E se avesse cercato di camminare senza stampelle e fosse caduto? Avrebbe anche potuto picchiare la testa.
 
Aumentai la velocità e salii gli scalini due a due. Quando arrivai davanti alla porta della sua camera mi bloccai di colpo. Jasper non stava dormendo, non era caduto e non aveva picchiato la testa. E non era nemmeno da solo. Chloe, la ragazza della clinica, era con lui e i due erano molto impegnati.
 
“Mary?!” Esclamò Jasper, strabuzzando gli occhi. Mi coprii immediatamente gli occhi con una mano ed arrossii furiosamente.
 
“Mi dispiace!” Dissi. “Sono entrata, ho provato a chiamarti e non rispondevi… ho pensato al peggio e sono venuta a controllare. Scusate, me ne vado immediatamente!” Aggiunsi, cominciando a tastare il vuoto davanti a me per evitare di sbattere la faccia contro un muro.
 
“Non preoccuparti, Janey. Ci vediamo domani, sì?” Mi domandò, ridendo. Almeno non si era arrabbiato, era già qualcosa.
 
“Assolutamente.” Risposi. Ormai ero in fondo al corridoio, quindi avevo tolto la mano da davanti agli occhi e avevo ricominciato a vedere dove stavo mettendo i piedi.
 
“A presto, Mary!” Mi salutò Chloe, facendomi imbarazzare ancora di più. Ero sicura che il giorno successivo avremmo riso tutti e tre su quello che era appena successo, ma in quel momento mi sentivo davvero mortificata.
 
“A presto!” Esclamai, scendendo velocemente le scale e uscendo dalla casa di Jasper. Chiusi la porta a chiave e chiamai un altro taxi per farmi riportare al dormitorio. Speravo che almeno Laurel non fosse impegnata a fare cose che non avrei dovuto vedere.
 
***
 
“E li hai beccati insieme?” Mi domandò la mia migliore amica, quando le raccontai quello che mi era appena successo. Non le avevo ancora detto nulla su Styles e lei non aveva ancora chiesto. Mi conosceva bene e sapeva che le avrei detto tutto al momento opportuno. Annuii e Laurel scoppiò a ridere. “Dio, deve essere stato imbarazzante!”
 
“A dir poco.” Mormorai, sentendo le guance ancora calde per la vergogna. “Spero che Chloe non pensi che… non lo so, spero di non aver rovinato nulla per Jas. Mi dispiacerebbe da morire.” Aggiunsi.
 
“Ma no, mi hai detto che ti ha anche salutata e li sentivi ridere. E tu e Jasper siete molto amici, sono sicura che lui le avrà parlato di te e le avrà spiegato che tipo di rapporto c’è tra di voi.” Replicò Laurel, mettendosi davanti prima un vestito e poi un altro.
 
“Il primo.” Risposi senza indugio. Laurel stava divinamente in rosso, quell’abito sembrava fatto apposta per lei. “Sì, beh, penso che lui le abbia parlato di me, ma sai come sono fatte le ragazze. Cioè, siamo tutte così. Se il tuo ragazzo ti dicesse che la sua migliore amica è la sua ex, penso che ti allarmeresti un pochino.” Aggiunsi. “Ma comunque ne parlerò domani con lui. Adesso mi preparo anch’io.” Conclusi, alzandomi dal letto e aprendo l’anta dell’armadio per decidere cosa indossare.
 
Quando ero tornata al dormitorio non avevo nemmeno avuto bisogno di chiedere a Laurel se le andasse di passare la serata in un locale. Me l’aveva proposto da sola dopo una breve occhiata alla mia espressione.
 
“Ehi, metti quello blu, ti sta bene!” Esclamò la mia amica, senza nemmeno guardarmi. Ormai conosceva il mio guardaroba a memoria e non aveva mai paura di dirmi la sua opinione su quello che indossavo.
 
A volte per me era ancora strano avere dei migliori amici e avere dei rapporti così stretti con qualcuno. Avevo passato tutta la mia vita a spostarmi, fermandomi al massimo per un anno in ogni posto e non mi ero mai legata molto a nessuno. Era sempre stato difficile avere rapporti di amicizia profondi.
 
“D’accordo, andiamo.” Dissi, prendendo il vestito dall’armadio e cambiandomi.
 

Little White Lies || [One Direction - Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora