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Era sera e stavo preparando la cena, per sicurezza ho preparato anche per Hongjoong visto che aveva detto che sarebbe tornato entro sera.
Passa un'ora e sono le nove, ma ancora non torna. Io sto seduta al tavolo da sola a fissare il cibo che avevo preparato, allora mi stufo di aspettare e inizio a mangiare.
Lascio una parte a Hongjoong e vado a dormire. No scherzo, non dormo per niente.

Erano le 12 di notte e Hongjoong finalmente torna a casa «Ci ho messo tanto, scusa...» dice, nel mentre si sbottona la camicia «Non importa» dico, girandomi verso lui. Lui si gira verso di me «Dormi» dice con un sorriso calmo, poi si toglie la camicia rimanendo a petto nudo.

«Ho già cenato...» lo sento sussurrare, però si siede lo stesso al tavolo e inizia a mangiare. Mangia con fatica, sta male?
«Stai bene?» chiedo, lui annuisce e mangia tutto.
Quando finisce di mangiare viene a letto e si allunga di fianco a me. «Posso dormire con te anche oggi? È bello svegliarmi e trovarti vicina a me» dice, io sorrido e annuisco.

Lui mi abbraccia di lato e affonda la testa nel mio collo, lasciandoci un dolce bacio, poi ci addormentiamo.

La mattina seguente, quando mi sveglio, lui non c'era più.
Mi alzo e lo cerco, trovandolo al piano di sotto «Oh, sei sveglia. Per un po' si lavorerà a casa, stanno restaurando la sede» dice, allora annuisco. Prendo il mio portatile e pubblico l'annuncio sul sito dell'agenzia.

L'annuncio viene letto, allora non ho nulla di cui preoccuparmi e vado da Hongjoong. «Hongjoong, come mai sei tornato tardi ieri?» chiedo curiosa, dato che per un incontro col CEO di un'altra agenzia non si dovrebbe fare poi così tardi. «Ah, sono stato invitato a cena fuori da lui e si è fatto tardi» dice, nervoso; io annuisco e vado a sedermi sul divano.

...

Passano giorni, e Hongjoong si comporta in modo strano. Parla di meno, in più quando torna non si toglie la camicia come faceva prima. Indossa spesso felpe in casa, prima invece indossava sempre camicie.
Lavora senza sosta e la sera torna tardi. Sto iniziando a preoccuparmi, chissà se sta bene... per quanto io glielo chieda, lui non parlerà mai dei suoi problemi.

È l'una di notte e lui è tornato adesso. Barcolla, eppure non sembra ubriaco; mi alzo immediatamente dal letto e lo aiuto a camminare verso esso. Lo aiuto a sedersi e mi metto di fianco a lui «Tu non stai affatto bene, voglio sapere tutto, voglio aiutarti, ti prego parlamene» chiedo, in panico. «Ora mi gira la testa, voglio riposare» chiede lui, allora lo aiuto ad sdraiarsi.

«Smettila di dire che stai bene» chiedo, accarezzandogli la fronte. È caldo... ha la febbre. Prendo il termometro e misuro la sua temperatura.

«38... In questi giorni riposati, smettila di lavorare così tanto e pensa a te stesso» dico, senza ricevere alcuna risposta. Si è addormentato.

✓ 𝑰𝒍 𝑪𝒂𝒑𝒐 ~ ||𝙺𝚒𝚖 𝙷𝚘𝚗𝚐𝚓𝚘𝚘𝚗𝚐||Where stories live. Discover now