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Qualche ora dopo il tramonto, Isabella aveva salutato Gabriel ed aveva cavalcato fino al castello, nascondendo il regalo all'interno della borsa di corda che lui gli aveva prestato.
Non vedeva l'ora di ritornare nella sua camera ed iniziare a leggere, in modo da capire finalmente come mai queste nuove tesi erano state accolte con tanto entusiasmo.
Anche rispetto a tutti i suoi fratelli, lei era sempre stata la più curiosa, quella che interrompeva i loro maestri in continuazione con numerose domande e che si interessava a qualsiasi argomento le veniva posto davanti.
Ovviamente, però, questa sua attitudine non era particolarmente richiesta ad una donna. Nella sua istruzione era più importante che imparasse ad essere diplomatica, una buona moglie e perchè no, anche a ballare e suonare bene, in modo da poter essere considerata una ragazza piacevole e con le normali qualità che un marito voleva riscontare nella sua probabile moglie.
Giunse in prossimità delle stalle, quando le varie sfumature di arancione del tramonto, avevano lasciato il posto al blu cobalto che precedeva la notte.
Lasciò il cavallo ad alcuni degli stallieri che se ne sarebbero presi cura, portandosi con sè i libri nascosti, che avrebbe cominciato a sfogliare prima della cena. Mentre raggiungeva una delle entrate e camminava per gli interminabili corridoi, iniziò anche a pensare ad un buon posto per poter nascondere i volumi e proseguire i suoi studi indisturbata, cosicché nessuno dei servitori potesse trovarli e andare, di conseguenza, a riferire al re e alla regina.

Il re Christopher, dopo la lunga riunione avuta con il consiglio della corona, si stabilì nel salotto comunicante alla camera da letto reale, per poter esaminare indisturbato la corrispondenza seduto al suo scrittoio.
Era uscito dalla riunione abbastanza soddisfatto, tutti i nobili e i suoi consiglieri erano stati subito d'accordo quando aveva esposto la proposta di alleanza che, lui e la regina, avevano in elaborazione già da qualche tempo, anche prima che la nazione subisse questa provocazione dalla Francia.
Mentre sfogliava le varie lettere, trovò finalmente tra la posta, la missiva che aspettava da circa un mese. La carta era leggermente ingiallita ed era sigillata con la cera che andava a comporre il simbolo della corona polacca.
Il re Christopher spezzò la chiusura e spiegò il foglio, aggrottando la fronte mentre leggeva le parole con attenzione, sperando di aver avuto un riscontro positivo.

Ormai era giunta la tarda sera e mentre, camminava per i corridoi il principe Luis cercava di scansare tutte le persone che si affrettavano verso la sala dove la corte, solitamente, si riuniva per l'ultimo pasto della giornata .
Lui invece, si dirigeva verso la camera di sua moglie, per comunicarle che era ora di andare. Di solito non lo faceva, ma quel giorno Grace era particolarmente in ritardo e non aveva idea di quale ne fosse la causa.
Giunto davanti alla porta della sua camera, bussò e subito sentì dall'altra parte, la voce di Grace che lo invitava ad entrare.
Non appena si richiuse la porta alle spalle, la moglie che era seduta davanti al suo scrittoio, scattò velocemente in piedi: "Lo so che sono in ritardo, mi stavo giusto sistemando ma..." disse tutto d'un fiato.
Luis sorrise e si affrettò a calmarla, per lui non era tanto importante arrivare qualche minuto dopo, ai suoi genitori non sarebbe dispiaciuto. Voleva invece, sapere cos'è che l'aveva trattenuta, dalla sua espressione agitata sospettava ci fosse qualcosa di più: "Volevo soltanto sapere se stavi bene, mi sembri molto agitata e non ti ho mai vista così da quando sei arrivata qui" le sorrise e Grace ricambiò. Infatti, lei era in generale molto pacata, riusciva molto bene a chiudere l'ansia e la tristezza dentro di sè, ma ciò che aveva scoperto quella mattina le aveva provocato un gran miscuglio di sensazioni da non riuscire a lasciarle inespresse.
"Certo io sto bene, ma ho scoperto una cosa questa mattina" sospirò come per farsi coraggio da sè e poi proseguì, mentre Luis la guardava attentamente "O meglio mi ha aiutata a scoprirlo una delle mie cameriere mentre mi vestiva"
"Si tratta di quello che sto pensando? , disse il principe al settimo cielo, la sua felicità si rifletteva nel suo ampio sorriso, lo stesso che aveva dal giorno in cui Grace era entrata nella sua vita.
Lei annuì e lui le posò una mano sulla pancia, senza dire nulla, non potendo credere che avrebbe conosciuto, tra qualche mese, il suo primo figlio.

Per Isabella le parole dette dal re e dalla regina quella sera, furono l'inizio della fine.
Negli anni a venire, avrebbe definito quel momento come l'istante in cui sarebbe poi sprofondata, sempre di più, in un'oblio da cui crederà di non poter mai più uscire.
Mentre mangiava, seduta al tavolo della famiglia reale con la sua famiglia e ascoltava il tipoco insieme di rumori e il chiacchiericcio di tutti i cortigiani che sedevano nella sala; ancora una volta le conversazioni vennero messe a tacere dalla voce ferma e decisa del re.
"Miei signori, è un'onore questa sera per me, condividere con voi altre due gioiose notizie per la nostra famiglia e per la grande nazione che è il Portogallo" prese una pausa strategica prima di continuare, tenendo tutti i presenti attenti e rivolti verso di lui
"Dopo mio figlio il principe Christopher e la sua consorte Catalina, anche il mio secondogenito Luis e la principessa Grace sono stati benedetti da Dio con il prossimo arrivo di un nuovo principe di sangue reale" la voce forte del re non potè contenere la gioia dei cortigiani che esplose contagiosa, tutti si affrettarono a riempire i loro calici e brindare in onore della coppia. Anche Isabella fece lo stesso, insieme agli altri componenti del tavolo reale. A parte Catalina e Grace che, ovviamente non potevano bere vino nel loro stato, anche suo fratello Edward non brindò, anzi appena appresa la notizia mantenne per tutta la serata uno sguardo contrariato; e nessuno era a conoscenza del motivo di questa sua apparente rabbia se non lui stesso.
Ma il re non aveva terminato il suo discorso: "La successiva notizia, riguarda un'alleanza importante, di una nazione amica che è venuta in nostro soccorso contro il nemico comune ovvero la Francia, con grande gioia annuncio che il re di Polonia William ci aiuterà in questa impresa , grazie al matrimonio del sovrano con la mia figlia maggiore, la principessa Isabella".
Non appena ascoltò quelle parole, improvvisamente Isabella sentì scatenarsi migliaia di emozioni contrastanti e mentre i suoi fratelli le sorridevano, come anche sua madre, il vociare dei cortigiani e il tintinnio dei calici le sembrava talmente lontano, che credette di trovarsi già a miglia di distanza da casa.

La principessa del PortogalloWhere stories live. Discover now