Prologo

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"Ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae" il parroco esitò sulle ultime parole della preghiera prima di pronunciare in tono solenne il finale "Amen" .
Si stava svolgendo la messa del mattino nella cappella reale ed il re e la regina erano in prima fila.
Accanto i loro sei figli, il maggiore Christopher con sua moglie Catalina Tudor. Il suo matrimonio con la principessa spagnola si era celebrato qualche giorno prima, voluto fortemente dalla regina Beatrice e dal re Christopher, il rito si era svolto in quella stessa cappella e la coppia era stata in seguito acclamata da tutti i nobili e i cortigiani, alcuni dei quali presenti a messa quella mattina.
Poi c'erano i gemelli Luis ed Edward, i cui genitori avevano già pianificato i matrimoni e le rispettive future mogli erano già in viaggio per il Portogallo, infine c'era Henry , accanto a lui era seduta Isabella che teneva stretta la mano della sorellina più piccola Beatrice.
Isabella si sorprendeva sempre della velocità con cui i genitori avevano procurato delle spose ai suoi tre fratelli maggiori, in quei giorni si ritrovava a pensarci molto spesso e doveva ammettere che il re e la regina avevano un talento in questo ambito.
Per lei però fortunatamente non era ancora arrivato il momento, avrebbe compiuto sedici anni in pochi giorni ed era molto sollevata che i genitori stessero rivolgendo le loro attenzioni ai matrimoni dei fratelli, lasciando da parte il suo futuro.
Mentre ascoltava il parroco continuare la celebrazione, pensò ad un'altro giorno in cui era stata lì, per un'occasione meno lieta.
La morte del suo gemello Manuel. Avevano entrambi sette anni e condividevano lo stesso letto, essendo molto legati. Il fratellino era malato da diversi giorni di una brutta febbre invernale, ma durante una notte mentre lei gli teneva la mano d'un tratto la sentì estremamente calda e poi di colpo fredda e priva di vita.
Manuel ovviamente non si svegliò mai più e quella dormita proseguì in eterno.
Spesso Isabella si chiedeva come mai non fosse stata contagiata e le fosse toccata la medesima sorte.
Mentre era assorta nei suoi pensieri, la sorellina Beatrice le tirò la mano, Isabella sbattè più volte le palpebre pr tornare al mondo reale e rendersi conto che la messa era ormai finita e tutti sciamavano fuori dalle rispettive panche.

La principessa del PortogalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora