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GREENDALE

Pov Sabrina

Sapevo di aver reagito male prima Ambrose voleva semplicemente parlarmi ma io presa dal nervoso gli ho sganciato addosso parole che non pensavo assolutamente, quindi ora devo cercare di recuperare al meglio le cose tra noi.

Zia Zelda in seguito alla nostra piccola conversazione è andata in cucina mentre io sono salita su per le scale diretta verso la camera di Ambrose. Dall'entrata della stanza riuscivo vedere chiaramente seduto sul letto che si copriva il viso con le mani, devo davvero averlo ferito.

Entro e chiedo a bassa voce "Posso entrare un momento?"

Lui disse con tono afflitto "Zia Zelda non sono dell'umore giusto per parlare..."

"Non sono Zelda." Lui alzò lo sguardo verso di me e non aspettandosi di vedermi mi chiese "Sabrina cosa ci fai qua? Non dovresti essere sulla strada di ritorno verso l'inferno?"

Gli risposi "No, per la giornata non ho in serbo alcun programma che implichi me che torno all'inferno e comunque penso che i nove gironi non cesseranno di esistere se mi assento per un giorno."

Lui continuando a fissarmi come se fossi un fantasma appena apparso nella sua stanza per tormentarlo mi domandò "Allora per quale motivo tu sei qui ora visto che non ti sei fatta ne vedere ne sentire per ben 15 anni cugina?"

In modo diretto gli dissi "Per scusarmi di non essermi fatta vedere tanto in giro ultimamente e per averti urlato contro prima. Voglio sistemare le cose Ambrose tutto qua."

In seguito ad aver reso le mie intenzioni più che chiare fu il turno di Ambrose "Anche a me dispiace cugina per non aver mai cercato di contattarti prima d'ora, non ho mai tentato perché ero spaventato da un tuo probabile rifiuto."

Mi avvicinai di qualche metro verso di lui e continuai ad ascoltare la sua dichiarazione "Perché temevo che se avessi ricevuto un tuo rifiuto sarebbe significato davvero la fine per noi due e io questo non lo volevo Sabrina. Tengo troppo a te cugina per continuare a esistere senza la mia piccola piantagrane in giro che mi chiedeva in continuazione di salvarla dai guai."

Commossa per le sue parole mi avvicinai ancora di più, Ambrose scattò in piedi e corse ad abbracciarmi. Mi tenne stretta a lui come se temesse di perdermi da un momento all'altro e mi sussurrò "Sabrina ti chiedo solo non sparire del tutto nuovamente quando te andrai via da qui, non so se potrei sopportarlo."

Gli risposi "Ambrose non accadrà te lo prometto."

Dopo esserci ripresi dal quel momento fonte di forti emozioni per entrambi ci siamo messi a chiacchierare come se nulla fosse mai accaduto, come se io non me ne fossi mai andata per davvero, come anni fa quando tutto era così più sereno e meno complicato di adesso.

"Non dirmi che in tutti questi anni ha trovato un altro cugino con cui rimpiazzarmi, vero?"

Gli risposi scherzando "Sì l'ho trovato e lui si chiama Klaus. Insieme ci siamo divertiti molto e abbiamo viaggiato molto non ho sentito affatto la tua mancanza."

Fingendosi ferito mise una mano sul petto e aggiunsi "E non è tutto ho anche un fratello minore che si chiama Goffredo."

Ambrose finto dolorante esclamò ironico "E fu così che il vecchio cugino Ambrose è stato messo da parte da sua altezza reale solo perché si sentiva annoiata durante i lunghi anni del suo imperscrutabile regno."

Ci siamo messi a ridere entrambi poi quando Ambrose tornò serio mi chiese "Un fratello, davvero? Raccontami di lui."

Come richiesto parlai di mio fratello a lui, poi Ambrose mi raccontò che  era tornato Archie e che si erano riavvicinati molto in questo ultimo periodo. "In che modo vi siete riavvicinati Ambrose" glielo chiesi guardandolo maliziosa.

Nonostante tutto di nuovo insiemeWhere stories live. Discover now