12. Parli del Prescelto e spunta la saetta

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Se la Luna è responsabile della natura ciclica delle donne, che cosa governa il temperamento scervellato degli uomini?

Ormoni a parte.

Hermione, china sul suo compito di Astronomia, si stava arrovellando su ben altri quesiti, lontani dal funzionamento di una sfera armillare o di un lunascopio.

Erano le prime ore di un sabato mattina, e lei aveva sempre amato approfittare di momenti come quello per recuperare un po' di tempo sui libri. La Sala Comune era desolata, bigia ai timidi raggi del sole autunnale, che illuminava fiocamente la neve lasciata in dono dalla notte. A farle compagnia c'erano solo Grattastinchi che dormiva placido sul suo grembo, un paio di tizzoni anneriti ancora fumanti nel camino e una puffola pigmea, sfuggita a qualche incauto proprietario, che riposava su una poltrona.

Nonostante fossero trascorse settimane, non era ancora riuscita a togliersi dalla mente la visione di Draco Malfoy nei bagni del sesto piano. Era evidente che non si fosse accorto di nulla, dal momento che continuava a sfidarla con lunghe e gelide occhiate. Spavaldo come chi è convito di essere in vantaggio.

Sfortuna volle che, nello stesso periodo, anche Ronald sembrasse del tutto impazzito. Chiaramente non si aggirava ancora per i meandri sconosciuti del castello in compagnia di Mirtilla Malcontenta, però poteva non esserci lontano in quanto a stravaganza. Piuttosto, aveva messo su un piglio scontroso e antipatico, in particolar modo nei suoi confronti, che proprio non trovava giustificazione.

In entrambi i casi, Hermione optò per un inasprimento della sua politica relazionale, rifacendosi al buon vecchio "che si facciano furbi".

Sulla scia dei suoi pensieri, riuscì comunque a concludere i compiti prima che il resto della sua Casa si svegliasse.

Con passi lenti e svogliati, gli studenti cominciarono a scendere dai rispettivi dormitori, animati della lieta prospettiva della prima gita dell'anno a Hogsmeade.

«Buongiorno Hermione» sbadigliò Ginny Weasley, che era appena comparsa alle sue spalle e ora prendeva posto accanto a lei.

«Buongiorno a te» le sorrise di rimando, riponendo libri e pergamene. «Come mai già sveglia?»

Ginny portò una mano alla bocca spalancata in uno sbadiglio ancora più rumoroso, mentre con l'altra gesticolava come a reclamare quiete e silenzio.

«Nottataccia» gnaulò secca.

«Dean?» domandò semplicemente Hermione.

Le bastò seguire la traiettoria dello sguardo dell'amica mentre i ragazzi del sesto anno facevano il loro ingresso in Sala Comune: gli occhi vitrei e, al contempo, truci, le sopracciglia aggrottate e quella ruga comparsa al centro della fronte non lasciavano presagire nulla di buono.

«Buongiorno» le salutò Harry. Un sorriso gli tirava il viso, troppo grande per apparire davvero genuino e troppo imbarazzato per riuscire a nascondere Ron che, dietro di lui, le stava ignorando con cura.

Hermione, diplomatica, salutò entrambi come se nulla fosse. Ginny, tuttavia, non sembrava intenzionata a fare altrettanto, così assunse il classico assetto da guerra alla Molly Weasley con le mani sui fianchi e il mento protruso verso il fratello.

«Hei Ronald» lo richiamò. Nonostante fosse seduta, l'effetto era comunque spaventoso. Hermione vide Harry spalancare gli occhi verdi dietro le lenti.

Ma Ron, imperterrito, continuava a guardare altrove finché a un tratto non si illuminò.

«Oh, ciao Lav» cinguettò all'indirizzo di Lavanda Brown che, a braccetto con Calì, era appena scesa dal dormitorio femminile. La ragazza ricambiò agitando la mano, in un cenno frenetico ma lezioso, come lo sbattere delle ali di un colibrì.

Naabot mo na ang dulo ng mga na-publish na parte.

⏰ Huling update: Mar 01, 2021 ⏰

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Forever Lost || DramioneTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon