10. Confuso e Felice

114 12 0
                                    

✨✨✨


Nuvole bianche chiazzavano la tela celeste che era il soffitto della Sala Grande quel sabato mattina.

Nonostante l'assenza delle lezioni, le quattro tavolate erano già popolate da un buon numero di studenti, che, lenti e svogliati, consumavano una colazione a base di succo di zucca e pettegolezzi. Un brusio concitato si levava indistinto, aleggiando soave nell'aere mattutino, e suggeriva che di lì a poco avrebbe avuto luogo un evento mondano non di poco conto: le selezioni per la squadra di Quidditch di Grifondoro.

Di norma, ciò sarebbe stato un fatto rilevante solo per la tifoseria Rossa e Oro, ma non quell'anno.

Infatti, Harry "il Prescelto" Potter avrebbe consacrato la sua fama di "Uomo dei Miracoli" indossando per la prima volta i panni di Capitano. 

Da sei anni a quella parte, Grifondoro non aveva sbagliato un colpo e si era accaparrata ogni riconoscimento possibile: Coppa delle Case, Coppa del Quidditch, e persino la Coppa Tremaghi. Oltre a rendersi parte attiva di ciascuno di questi successi, Harry era anche - dettaglio non trascurabile - il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto, il paladino della giustizia destinato a liberare il Mondo Magico da Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.

Considerati questi presupposti, che piazzavano Harry Potter in un limbo tra l'umano e il mitologico, fu inevitabile e naturale lo spopolare di leggende sulla sua figura.

Per esempio, da quando era arrivato in ritardo e coperto di sangue al banchetto di inizio anno, una buona fetta della scolaresca sarebbe stata disposta a giurare che il Prescelto fosse, in realtà, arrivato a scuola camminando sulle acque del Lago Nero e che avesse affrontato la Piovra Gigante a mani nude. 

Ma le storie erano tante e variegate; i bambini del primo anno, particolarmente sensibili all'argomento, sembravano parimenti propensi a sfornarne di nuove e fresche ogni giorno con la stessa operosità con cui gli elfi rifornivano le loro tavole e a bersele tutte e indistintamente con la stessa solerzia del miglior cliente della Testa di Porco.

Va da sé che in un clima del genere, le selezioni della squadra di Grifondoro erano attese con la trepidazione che di norma avrebbe accompagnato un concerto dei Weird Sisters. In fondo, si sarebbe trattato ugualmente di uno spettacolo, in cui la saetta più famosa - e schiva - del mondo magico sarebbe stata alla mercé della scolaresca.

L'inconsapevole protagonista dell'imminente show stava consumando i suoi pancakes con gusto, di tanto in tanto alzava gli occhi, guardandosi intorno circospetto.

Davanti a lui Ron Weasley, all'apparenza - incredibilmente - digiuno, tormentava le sue uova strapazzate mentre sfogliava febbrilmente la sua copia di 53+1 Parate Infallibili nella Storia del Quidditch della Gran Bretagna da cui non si era mai più separato.

«Se mi fanno un lancio di Sottomano...» blaterava più a sé stesso che altro, «Non mi resta che la Presa Rovesciata del Bradipo...»

«Ma che hanno tutti stamattina?» proruppe Harry, che aveva smesso di ascoltare l'amico da un quarto d'ora buono, dopo che aveva menzionato per la quarta volta la Manovra di Porskoff.

«La mia Tornado dovrebbe essere ben calibrata, almeno spero...» Ron prese a tormentarsi il labbro inferiore, mentre fissava il libro con fare insistente, come se avesse potuto rispondergli da un momento all'altro. Non si accorse nemmeno che, a pochi posti di distanza, Lavanda e Calì confabulavano tra risatine e cenni di intesa inequivocabili.

Hermione esitò un istante, poi si decise ad alzare gli occhi dalla Gazzetta del Profeta, per incontrare lo sguardo vacuo di Harry. La ragazza ispezionò prima la tavolata di Grifondoro, poi le altre, infine tornò sull'amico alzando le sopracciglia in un cenno incalzante.

Forever Lost || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora