5. Stronzo schifoso

126 13 2
                                    

✨✨✨


L'estate trascorse rapida, come in un soffio gelido e sinistro. Il grigio, calato come una pesante coltre, si impose come colore dominante in tutto il Paese. Ogni cosa - dalle immense campagne rigogliose e verdi fino alle luci delle grandi città - sembrava come offuscata da una perenne, sebbene impercettibile, nebbia.

Tuttavia, il primo giorno di Settembre sul Binario 9¾, la foschia parve finalmente dissiparsi, mentre centinaia di giovani maghi e streghe salutavano le proprie famiglia prima di imbarcarsi sull'Hogwarts Express. Il cielo sopra di loro era limpido e sembrava riflettere l'affetto di chi salutava i genitori e la gioia di chi riabbracciava vecchi amici.

Hermione si apprestava ad adempiere ai suoi doveri da Prefetto, e scandagliò il treno in una prima ronda di controllo. Nei corridoi, aveva incontrato sguardi curiosi e bisbigli soffocati al suo passaggio. Bernard Hall, un minuto Tassorosso del secondo anno, rimasto imbambolato a guardarla mentre un amico gli parlava all'orecchio, fu talmente sconvolto da lasciarsi scivolare di mano un Detonatore Abbindolante, che stava nascondendo nella manica dell'abito. L'intera carrozza venne invasa da un fumo verdastro e da un rumore assordante, cui seguirono le grida di Hermione, altrettanto fragorose. Dopo essersi occupata dei responsabili, confiscò l'oggetto e poi passò dieci minuti buoni a consolare un paio di bambine del primo anno in lacrime.

Frastornata, fece ritorno allo scompartimento dei Prefetti, augurandosi di potervi trovare rifugio e quiete. Quanto era capitato solo un paio di mesi prima all'Ufficio Misteri l'aveva segnata in maniera profonda: niente l'aveva preparata alla paura, l'adrenalina nel trovarsi di fronte al Male. Non lo avrebbe dimenticato mai e, per il momento, non aveva nessun bisogno di vederlo riflesso negli occhi dell'intera scolaresca. 

Il rimedio - come sempre - era un buon libro, e si lasciò assorbire dalla lettura, mentre il treno la cullava quietamente.


*


«Oh, Hermione! È bello rivederti»

La ragazza alzò gli occhi dal Manuale di Incantesimi, incontrando le grandi iridi castane di Ernie Macmillan.

«Passato una buona estate? Vedo che non perdi tempo, eh?»

«Ciao Ernie!» Lo salutò gioviale, chiudendo il libro (mantenendo il segno con un dito) e sorridendogli a mo' di giustificazione. «Tutto bene, grazie. Tu, come va?»

«Non male, dai... Insomma, compatibilmente con l'ordine degli eventi» asserì lui, formale come sempre, ma con un'ombra tetra sul volto.

«Ehm, sì, comprensibile...» commentò lei, cauta.

«I miei hanno insistito per fare comunque le nostre vacanze, siamo stati alle Canarie. Quanto meno ci siamo tolti un po' dal grigiore, ma con che animo...» continuò accorato, sbirciando le reazioni di Hermione.

Ernie le stava simpatico, lo riteneva uno studente disciplinato e attento, nonché un ottimo collega Prefetto. Infatti, quando aveva bisogno di un confronto - che fosse su un compito, sull'esecuzione di un Incantesimo o su quale strategia fosse meglio adottare per contrastare i duelli illegali con annesso giro di scommesse all'interno della scuola - sapeva di poter trovare in lui un buon interlocutore, a differenza di Harry e Ron.

Ma, nonostante si fosse dimostrato uno stimabile membro dell'ES, rimaneva di sicuro inopportunamente curioso.

«Tu... Hai fatto qualcosa di interessante quest'estate?» Ernie moriva dalla voglia di saperne di più, tuttavia lo sguardo vacuo di Hermione, i cui occhi nocciola veleggiavano tra il vuoto e il paesaggio al di là del finestrino e vice versa, lo spinse a proseguire nella maniera più vaga e disinvolta possibile.

Forever Lost || DramioneDonde viven las historias. Descúbrelo ahora