Due dei della morte in uno

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Il ritorno verso casa è teso.
Almeno...per me.
Potevamo tornare volando, ma Lucifer dice di essere troppo stanco. Certo, come se non sapessi che lo fa solo per affamare ancora di più me.

Sento il dio della morte sghignazzare.
"Hai finito di ridere sotto i baffi?"
"No."
"Tanto non ho fame."
Spero che la mia pancia non si metta a brontolare proprio ora.
"Tra un po' il tuo stomaco sarà di un'altra opinione..."
Lo so. "Ahahahah...l'ironia del dio della morte è così triste!"
"Prendermi in giro non annienterà i morsi della fame."

Sbuffo e affretto il passo per superarlo.

Non pensate male: oggi ho tentato almeno otto volte di mangiare qualcosa. E per otto volte mi sono ritrovata a mordere un sasso.
No, non sto scherzando.
Questo stronzo mi ha seguita per tutto il giorno e appena provavo ad addentare qualcosa...Lo trasformava in pietra.
All'ottavo tentativo ho cessato di provare a spaccarmi i denti. Lucifer ha ridacchiato per tutto il giorno, ma io non lo trovo affatto divertente.
Cerco di distrarmi pensando che a casa potrò coccolare un poco Rin. Ma non so se questo pensiero può soppiantare totalmente la fame.

I minuti passano silenziosi e finalmente arriviamo alla villa.

Sto per varcare la soglia, ma non posso fare a meno di voltarmi per accertarmi che Lucifer sia dietro di me. Lo vedo ancora fermo sui primi gradini della scalinata, con lo sguardo perso in lontananza.

Seguo la direzione dei suoi occhi e vedo la boscaglia dietro la villa.
Cos'è questo sguardo da sto-guardando-l'orizzonte-come-un-uomo-profondo?
Schiocco le dita un paio di volte, ma lui non mi considera finché non lo chiamo ad alta voce "Lucifer!"
In questo momento vorrei avere gli ultrasuoni di Elettra per spaccargli per bene un timpano.

Il dio si volta verso di me e si affretta a raggiungermi. Mi mette un braccio enorme sopra le spalle e mi spinge ad entrare in casa. Gli scosto il braccio malamente e, tempo pochi secondi, inizia un altro battibecco.
Che termina non appena ci accorgiamo della presenza di altre persone. Cerco di non strofinarmi gli occhi davanti a questa visione.
Forse sto iniziando ad avere le allucinazioni per colpa della fame!
Davanti a noi c'è Abraxos ed accanto...un altro Lucifer!
Non riesco nemmeno a reagire alla presenza di Abraxos per lo stupore.

Sbatto gli occhi e alterno lo sguardo tra i due Lucifer. Due paia di ali nere, due paia di giubbotti e due paia di capelli neri e occhi rossi.
Sono dannatamente identici.
Non può essere un'allucinazione.
Lucifer 2 sembra troppo vero.

Abraxos parla distraendomi dalle mie congetture mentali  "Bentornati."
Bentornati una cippa, gli vorrei dire. Se anche stavolta prova a toccarmi, dio della morte o meno, lo faccio a fette.
Gli lancio uno sguardo d'astio che viene ricambiato immediatamente.

Lucifer uno si stacca da me e si dirige da Lucifer due.
"Hei Damon! Quanto tempo che non ci vediamo a casa!?"
Sbatto le palpebre davanti all'interazione dei due Lucifer e cerco di assimilare velocemente le informazioni nuove.
Quindi Lucifer Due = Damon.

Un altro nome degno di un dio dei cliché...
Avrebbero potuto chiamarlo direttamente Demone.
Damon e Lucifer parlano e sia nella voce che negli atteggiamenti sono dannatamente uguali.

Dopo un po' la conversazione compie una curva improvvisa.
"Sai Damon; ho trovato una Sposa."
I tre dei della morte si voltano verso di me.
Che volete piccioni?
Mai vista una Valchiria?
Mi faccio avanti nel trio e porgo la mano a Damon.
Non dico niente mentre aspetto di vedere lo stesso sorrisetto insolente di Lucifer. Oppure gli stessi denti appuntiti.
Il suo sguardo rosso e furbo è talmente uguale a quello del fratello (o del cugino?) da farmi rabbrividire.

Il livello di stronzaggine allora sarà lo stesso.

Vengo smentita subito.

Damon afferra la mia mano e bacia le nocche "Piacere di conoscerti. Io sono Damon, sono il fratello maggiore di Lucifer. E il tuo nome sarebbe...?"
Oh, okay. Questa non me l'aspettavo.
Cerco velocemente di non sembrare troppo sbalordita.
Cazzo, difficile, dal momento che ho trovato un dio della morte a conoscenza del concetto di umanità.
"Caliane. Piacere di conoscerti Damon."

Resto un attimo imbambolata di fronte a quella versione carina e gentile di Lucifer, ma poi il dio dei cliché numero uno mi tira via per un braccio.
Ricordandomi che suo fratello è solo l'eccezione nella massa.

La ragazza della morte (In revisione) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora