La guerra è aperta!

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Mi volto nuovamente e guardo Lucifer negli occhi.
Devo tirarmi fuori da questi giochini una volta per tutte. Ma come si fa a battere un dio della morte, nel suo stesso campo da gioco?
"Pensi di farmi scema, eh?"
Nei suoi occhi luccica una scintilla giocosa "Dimmi cosa vuoi fare."
Tira fuori dallo zaino una mela e se la sgranocchia come se stesse guardando un bel film.
Vorrei essere brava a giocare quanto lo è lui, ma l'unica cosa che riesco a dire è "Non ti bacerei di mia volontà neanche se..."
Un sopracciglio alzato "Se...?"
Eccolo, sta giocando.
Lo sta facendo.
Non so cosa controbattere: l'unico pensiero che ho in testa adesso sono Chris ed Elettra. Adesso staranno mangiando sul prato e parlando tra di loro.
Nonostante gli voglia molto bene, l'unica cosa che riesco a pensare adesso è: stronzi.
Stronzi loro e stronzo Lucifer.
"Anche se...dovessi rimanere senza mangiare e bere per giorni."

Lucifer getta il torsolo della mela fuori dalla finestra, dietro di noi
"Quanti giorni?"
Mi sento fregata.
"Perché me lo chiedi?"
"Per curiosità...per capire i tuoi limiti..."
"Non sono scema. Se te lo dico tu mi terrai senza cibo e senza acqua."
"Esatto. Stai imparando. Dato che non mi vuoi dire quanti giorni, decido io. Una settimana."
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi.
"Non lo farai davvero."
Lui tranquillamente si pulisce le mani sui jeans e scuote i capelli, attirando l'attenzione delle due mutaforma rimaste in classe.
"Oh sì, invece. Sono il dio della morte, mica il dio dell'amicizia."

Lucifer si alza, mi strappa la bottiglietta d'acqua tra le mani e si scola tutto il contenuto.
Getta anche la bottiglia che compie la stessa traiettoria della mela.
Poi mi sorride ed esce dalla classe.
Lasciandomi lì come il torsolo che ha gettato.
Se il fumo potesse uscire dalle orecchie, a quest'ora le mie sarebbero due ciminiere.
Lo odio!
Mi tocca inseguirlo nel corridoio sotto gli sguardi maligni di Elettra e quello paterno di Chris.  Pensavo fossero in cortile, ma erano proprio fuori dalla porta di classe a bisbigliare.
Sicuramente stavano parlando di me.

Faccio un passo verso di loro, smettendo per un attimo di inseguire Lucifer; ma Ele mi fulmina con lo sguardo e se ne va nella mia direzione opposta.
Chris si avvicina e mi accarezza la testa e bisbiglia "Ci penso io a lei. Mi spiegherai."
Per poco non piango per la bontà di Chris. È un angelo mandato dal cielo. Un ultimo sorriso angelico e poi se ne va, mostrandomi la sua schiena mentre si allontana.
Sospiro depressa e quando mi volto, per poco non urlo, quando vedo Lucifer davanti a me.
Ma il dio non sta guardando me, sta fulminando con gli occhi la figura di Chris che si allontana.
"Andiamo." Dice senza sentimento.
Va a passo talmente tanto spedito che mi tocca inseguirlo un'altra volta.
Riesco ad aggrapparmi alla sua giacchetta di pelle nera.
Gliela vorrei strappare a morsi e buttarla fuori dalla finestra come ha fatto lui con la mela.

Mi costringo a bisbigliare per non attirare l'attenzione di altri sguardi indiscreti "Lucifer, aspetta! Morirò se sto così tanto tempo senza cibo né acqua!"
"Giusto."
"Cosa ti hanno fatto Chris e Ele?"
"Si chiama Christopher."
"Per me ed Ele è Chris."
"Mi infastidiscono. Ci infastidiscono."
In quel momento colgo un altro aspetto del suo carattere: è dannatamente viziato.
"Tu mi devi odiare..."
"Sbagliato."
Mi passo una mano tra i capelli "Se continui così ti farai odiare."
"Tutti mi odiano. Mi sta bene così."
Certo, con un padre così e una madre morta, l'affetto per lui deve essere un concetto alieno.
Sospiro spazientita "Te lo richiedo: perché non usare il legame per costringermi!?"
"Così mi diverto di più."
Anzi, l'umanità è un concetto alieno "Tu sei uno psicopatico."
Il dio fa spallucce "Detto da te... non è una novità."
"Sappi che non cederò a questo ricatto."
"Sappi che non mangerai per una settimana." Dice facendomi il verso.

"Non puoi controllarmi sempre per impedirmi di mangiare qualche schifezza dal distributore automatico o robe del genere!"
"Te lo ripeto. Sono il dio della morte. Ho i miei metodi. E sono infallibili."
Se ne va mangiando una barretta di cioccolato alla fragola. Mi lascia ancora una volta impalata come una pera cotta, e non ho altra difesa se non quella di fargli il verso alle spalle "Ho i miei metodi. E sono infallibili. Tsk...dio dei cliché. La guerra è aperta."

La ragazza della morte (In revisione) #Wattys2019Where stories live. Discover now