240 - Sofferenza amorosa

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*Nash's pov*

Di nuovo! È successo di nuovo cazzo!

Quel coglione del custode non mi ha fatto andare da lei e ho passato l'ultima ora con il nervoso verso il mondo.

Odio, odio tutto. Odio questa giornata, faccia da schiaffi, questa troia seduta davanti a me, il custode, mia madre... e un po' anche Grace.

Cazzo, sul serio? Sul serio ha creduto a quel bacio? Sul serio ora non mi parlerà perché crederà che le ho mentito e finto per tutto il tempo?!

Perché devo nuovamente innervosirmi, incazzarmi e mandare tutto a puttane?!

Non ce la faccio più. Tutto è un puttanaio, tutto quanto.

Credo che entro la fine di questo anno finirò a sbattermi la testa al muro fino a spaccarmela.

Odio questa situazione come odio me stesso!

Tutta colpa di questa punizione... e dire che eravamo tornati insieme solo ieri.

Esco dall'aula appena suona la sveglia del custode e mi dirigo subito verso l'ufficio di mia madre per riprendere il cellulare.

<Nasheel, hai fretta?> Mi domanda la stronza.

<Parecchia.> Ed esco scontrando la mia spalla con quella di Roderick che era dietro di me.

Sbuffo aumentando il passo ed esco dall'edificio.

<Nash! Nash!> Mi urla dietro quella puttana mentre mi segue.

<Che cazzo vuoi? Rovinarmi ancora la vita?! Perché non mi lasci in pace?!>

<Io... solo... volevo chiederti se...>

<Non fare la timida adesso. E se mi stai chiedendo di uscire è un no. Non ho mai voluto avere niente a che fare con te.>

<Ma tu ogni volta mi stuzzichi e il resto... credevo di piacerti...> Ammette stringendosi nelle spalle.

<Ma sei stupida o cosa?! Io amo...>

<Ti prego Nash...> Sbatte le ciglia ripetutamente.

<Senti stronzetta.> Mi avvicino a lei. <Vedi di girare i tacchi e andartene dal mio campo visivo o potrei fare qualcosa che davvero non vorrei fare.>

<Ovvero? Picchiarmi? Fallo Nash.>

<No.> E me ne vado.

<Non smetterò di seguirti e amarti! Non mi arrenderò finché non sarai mio!> Mi urla dietro nel mentre che io cammino, anzi, corro verso il dormitorio.

Devo vedere Grace, devo spiegarle tutto e riprendermela.

Non può finire così, non deve finire.

Entro e salgo le scale il più velocemente che posso, sino a mettermi a correre per il corridoio dell'ala femminile.

<Eccoti.> Mi blocca Natalie piantandosi davanti a me.

<Levati, devo...>

<Non entrerai qui dentro. Sei uno stronzo. Hai avuto la tua seconda possibilità e l'hai sprecata in questo modo. Ti meriti tutto il dolore che ti provocherà questa rottura perché questa volta è finita davvero.> Dice guardandomi con odio, cosa che non aveva mai fatto.

<Natalie non puoi credere davvero che io...>

<Credo alla mia amica e a quel che ha visto. L'hai fatta soffrire fin troppo, ora basta. Vattene e lasciala in pace da ora, per sempre.>

My Boy 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora