Capitolo 15- Sensazioni

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Il mattino seguente Newt mi svegliò con una carezza. Andammo a fare colazione.

"Dov'è Gally?" chiesi io

"Non lo so, perchè lo chiedi?"

"Volevo vederlo prima di andarmene in Gattabuia, approposito, credo che sarà la sfida più difficile per me"

"Concordo, Non sai stare ferma"

"Già" sorrisi.

"Tranquilla, verrò a trovarti" disse lui facendomi l'occhiolino.

"Dai andiamo, ti porterò qualcosa da mangiare verso mezzo giorno e il tuo cuscino, non puoi dormire con la testa appoggiata per terra"

"Hai ragione, non ci pensavo, grazie"

Raggiungemmo la Gattabuia in un luogo recluso tra il Casolare e il muro settentrionale della Radura, nascosta tra i cespugli. Aveva come qualsiasi prigione che si rispetti le sbarre e una porta in legno chiusa da un chiavistello, che Newt aprì con facilità "Lì dentro, c'è soltanto una sedia, buon divertimento, mi raccomando quando tornerò dovrai essere ancora sana di mente, ti prego"

Mi fece entrare e mi lasciò lì per poi voltarsi, prima di andarsene si voltò nuovamente disse "Sai che non mi piace questa cosa vero? Solo che non potevo non farti avere una punizione, devo mantenere l'ordine"

Poi se ne andò ed io restai sola, la cosa mi faceva parecchia  paura, l'unica nota positiva era che non avrei visto Thomas  e sarei potuta scappare da tutte quelle strane voci che lui faceva riecheggiare nella mia testa.

A mezzogiorno ritornò Newt che mi portò il pranzo, mi disse che là fuori era tutto normale e che Alby era ritornato al lavoro.

Finalmente dopo ore interminabili sentii il rumore delle porte che si chiudevano, per la prima volta ero felice di sentirlo.

Poi una voce mi fece fare un salto dalla sedia "Ei Fagio"  era Alby.

"Alby, stai bene?"

"Più  o meno, dai avanti esci, muoviti" disse mentre spalancava la mia porta. Mi lasciò uscire e poi continuò  "Thomas ti ha raccontato vero?" Il mio cuore perse un battito "Ehm, si"

"Ho visto quel che ho visto Fagio, quando lo raccontavo qualcosa provò a strangolarmi come ti avranno già raccontato, ma quelle immagini ora stanno svanendo, come se non gli piacesse il fatto che me le ricordi ancora"

"Ma io che centro, hai detto che mi hai vista poche volte, in quelle poche volte cosa stavo facendo?"

"Eri con Thomas, lo sostenevi, lo aiutavi"

"Lo aiutavo? Precisamente cosa facevo?"

"Calmati Fagio, non ti dirò per filo e per segno tutto ciò che ho visto, non voglio rivivere quell'inferno ed inoltre non vorrei strangolarmi di nuovo, forse abbiamo qualcosa nel cervello che ci controlla, il che spiegherebbe la sparizione dei nostri ricordi...."

"Beh se dubiti di me perchè allora sei qui?"

"Dubitare di te? No, io dubito della Mutazione, del Dolosiero, quelle sono le cose che mi puzzano"

"è stato tanto terribile?"

"Ricordare? Mi sono ricordato alcune cose della mia infanzia ma questo non mi hanno fatto tronare nostalgia di casa, per niente"

Avrei voluto che Alby mi parlasse di più del mondo esterno, volevo dettagli su di me, su Thomas sul perchè ci conoscevamo ma non avevo la minima intenzione di farlo alterare. Mi metteva ancora in soggezione.

"Posso andare a cena ora?" chiesi per concludere quella conversazione, anche se in realtà volevo soltanto andarmene da Newt.

"Certo, vai pure" 

Maze Runner- Benvenuta nella radura, Fagiolina!Where stories live. Discover now