Capitolo 6- Le creature

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Il mattino seguente mi svegliai con la luce del sole che entrava dalle finestre del Casolare.

Mi stiracchiai e realizzai che quella notte, nonostante il fatto che avessi dormito a terra, avevo riposato abbastanza bene. Sentivo delle voci provenire da fuori così andai verso la porta e la aprii. "Buongiorno Mari" disse Newt con un mega sorriso. "Ho mantenuto la promessa, nessuno è entrato questa notte, tu come hai dormito?" chiese lui. "Abbastanza bene e soprattutto grazie infinite di avermi fatto da guardia" gli dissi io. Lui sorrise e poi rispose "È stato un piacere. Adesso andiamo a fare colazione, dopo dobbiamo andare a parlare con Alby e Gally" a quelle parole mi si gelò il sangue. Newt sembrava averlo percepito. Mise il suo braccio attorno alla mie spalle e mi strinse leggermente per poi tranquillizzarmi. "Tranquilla, farò di tutto per convincerlo che non sei un pericolo".

A quell'idea sorrisi leggermente, Newt, in queste poche ore in cui siamo stati insieme è sempre stato gentile e premuroso nei miei confronti, ed era anche carino, sia nei modi di fare che nell' aspetto fisico. Forse la mia nuova vita qui non è poi così male.

Finita la colazione andammo a parlare con i due ragazzi. Newt e Gally parlarono per me. "Alby, secondo noi, lei con questa storia non c'entra nulla. Magari glielo hanno messo dentro i pantaloni pensando che lo trovasse prima o magari per non perderlo"

 Alby si mise una mano sul mento e pensò per qualche secondo. "E se volesse farci del male? Se fosse un pericolo per tutti? Ci hanno detto che lei sarà l'ultima, ci sarà pur un motivo, magari è venuta qui soltanto per farci ammazzare dai Dolenti" sbraitò lui. Mi intromisi nel discorso facendomi spazio tra i ragazzi chiedendo loro "Scusate se vi interrompo, ma chi sono i Dolenti?" Newt si girò verso di me, poi di nuovo verso Alby e disse "Visto, non sa nemmeno di che caspio stiamo parlando!" 

"Esatto, Alby non hai prove per per condannarla e poi chi si offrirebbe volontario per venire qui, in mezzo a tutti questi maschi oltre a tutto. Dai su Alby non scherzare, non la conosci nemmeno, magari ci potrebbe persino aiutare. Tutti noi abbiamo fatto lo stesso percorso che ha fatto lei, siamo arrivati attraverso la scatola, non sapevamo nulla, ci siamo fatti spiegare le cose e poi abbiamo cominciato ad ambientarci, lei ha avuto la sfortuna di essere etichettata come ultima del gruppo. E per quanto riguarda la seconda parte del bigliettino beh, non sappiamo come cambieranno le cose, magari in meglio, ancora non lo puoi provare." disse tutto di un fiato Gally. Alby rimase impietrito dalle parole di quest'ultimo ed anche io, non pensavo prendesse così tanto le mie difese. Alby mi guardò di sottecchi, poi dichiarò "Eh va bene Fagiolina, ma se succederà qualcosa di brutto e tu c'entrerai qualcosa avrai delle gravi conseguenze". Anuii. Poi il ragazzo aggiunse "Stasera faremo un'Adunanza e parleremo di questo biglietto, devono sapere anche gli altri, le bugie non ci porteranno da nessuna parte " rivolgendosi a Newt e Gally. Ed entrambi dissero di essere d'accordo. Poi Alby si allontanò. 

Così chiesi loro "Ragazzi, ma chi sono questi Dolenti che vi fanno così tanta paura?" I due si guardarono con uno sguardo complice e poi Newt disse "Vieni, è il momento che tu li veda, prima che tu lo scopra in modo doloroso" I due si incamminarono verso il labirinto e io li seguii impaurita. Arrivammo davanti alle mura, dove ci fermammo in un punto in cui le edere che ricoprivano il muro erano molo più folte. Gally fece un passo avanti, le scostò e davanti ai nostri occhi si rivelò una finestra, feci un passo avanti per guardare meglio. La voce di Gally si fece spazio nelle mie orecchie e disse "Fagio, tra poco ne arriverà uno, finché rimani qui fuori non ti succederà nulla, però è arrivato il momento di farteli vedere, cerca solo di non spaventarti troppo" Lo guardai intensamente e poi mi avvicinai di nuovo alla finestra. Pochi attimi dopo una creatura, grande, nera e viscida, con delle zampe sottili saltò addosso alla finestra, era un incrocio tra un animale ed una macchina. Il mio respiro si bloccò, cacciai un urlo e feci un balzo indietro. Ero terrorizzata. Gally lasciò le edere. Newt mi mise una mano davanti alla bocca e mi abbracciò da dietro.

  "Tranquilla è tutto ok, quel mostro non ti farà nulla finché starai da questa parte della radura, adesso tolgo la mano, tu non urlare, altrimenti farai preoccupare tutti quanti". Disse Newt con tono calmo. Feci cenno di sì con la testa e Newt tolse la mano dalla mia bocca ma ancora mi teneva abbracciata a lui. Presi un respiro profondo e chiusi gli occhi. Non appena lo feci quell'immagine di pochi attimi prima si proiettò nella mia mente. Così li riaprii subito. Mi ritrovai davanti Gally che in modo premuroso e dolce mi chiese "Come stai Fagio?" Gli sorrisi e poi dissi "Adesso che non vedo più quel coso, sto molto meglio" Sentii il corpo di Newt allontanarsi dal mio. Quest'ultimo si schiari la voce e disse "Oggi ti farò il tour dei lavori, nei prossimi giorni proverai tutti quelli che ti piacciono e poi farai quello che ti verrà meglio". Stavo per rispondere quando Gally si intromise nel discorso "Ma perché devi farlo sempre tu? Non hai un lavoro a cui pensare? Hai già avuto il tuo  pomeriggio con lei, adesso tocca a me Pive" Guardai Gally esterrefatta e poi rivolsi il mio sguardo verso di Newt che disse "Va bene Pive, come vuoi tu, per me è uguale... Vado agli Orti allora, vi saluto" E se ne andò.

ANGOLO SCRITTRICE 

Si lo so, questo capitolo è un pò corto ma mi rifarò,lo prometto. 

Che ne pensate? Avete delle supposizioni? Scrivetemelo nei commenti.

-Mari- 

Maze Runner- Benvenuta nella radura, Fagiolina!Where stories live. Discover now