Capitolo 10-Caos in cucina

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Durante la notte mi svegliai svariate volte .Al minimo rumore aprivo gli occhi e mi mettevo sull'attenti, ma poi mi ricordavo della presenza di Newt accanto a me e ritornavo tranquilla. 

Ero felice che lui fosse rimasto lì quella notte, mi piaceva come persona, è un ragazzo sempre disponibile, gentile e sa come prendermi ed inoltre è anche molto carino, con i suo capelli biondi e quel sorriso che illumina le mie giornate.

Emm, Mari, ma ti senti? Lo conosci da poco più di due giorni, non puoi esserti già presa una cotta. Disse una vocina nella mia testa. 

Si ma è così carino, dolce e premuroso .Se ha una cotta va bene, dai. Devi seguire il tuo cuore. La controbatté un altra.

 Scacciai via quei pensieri. Oramai ero sveglia, ma Newt ancora no. Non mi alzai perché non volevo né svegliare Newt né andare fuori da sola. Perciò aspettai.

 Pochi minuti dopo il ragazzo si svegliò, perciò mi girai verso di lui che mi disse, con ancora la voce rauca "Buongiorno piccoletta". Sorrisi ingenuamente e ricambiai il buongiorno. Poco dopo Newt si distaccò dall'abbraccio, si mise in piedi, mi porse la sua mano e disse "So che vorresti rimanere qui, ma non possiamo, devi alzarti e dobbiamo andare a vedere cosa possiamo fare per beh ecco..." Si interruppe, si grattò la nuca e guardò il mio collo, così lo feci anche io. 

Aveva chiazze dalle più alle meno violacee. Lo toccai con delicatezza, gli occhi mi si riempirono di lacrime ripensando allo scenario di ieri notte. Ma le ricaccia in dietro, non potevo permettermi di dargliela vinta, dovevo continuare a vivere la mia vita. Newt nel frattempo era rimasto in silenzio a guardarmi. Io mi alzai da terra chiusi il sacco a pelo e gli dissi "Ok andiamo, nessuno può impedirmi di vivere la mia vita e di certo non gliela darò vinta. Perché sicuramente il suo obbiettivo principale era, si, portarmi dai Dolenti ma anche spaventarmi. Ma non glielo permetterò" Newt sorrise. 

Che bel sorriso mamma mia 

E poi disse" Bene così, sono felice di questa tua decisione, sei più grintosa di quello che pensassi" Aprí la porta, mi lasciò passare e poi la richiuse dietro di sé. Andammo verso la cucina, dove ci accolse Frypan che mi circondò con un abbraccio. "Ei piccoletta, ieri sera te la sei vista brutta, per fortuna  il tuo cavaliere si è accorto" disse facendo un occhiolino a Newt. Lo guardai interrogativa e dissi "Quindi è merito tuo se sono ancora viva" Lui si appoggiò ad un albero, incrociò le braccia e mi rispose "Eh già".

 Guardai i due ragazzi e dissi loro con gli occhi da cucciola "Ok, ora mi dovete raccontare tutto, però per favore Fry, ho una gran fame. Mi prepari qualcosa?" Lui ridacchiò e poi disse"Arriva subito principessa" Io mi sedetti, e Newt si mise di fronte a me e così gli chiesi di raccontarmi tutto.

 Lui iniziò il discorso, poggiando le sue grandi mani sul tavolo. "Allora, ieri sera avevo visto che ti eri allontanata, io quando ti sei alzata stavo parlando con Gally e Thomas, il primo stava raccontando del vostro incontro e mi ha detto che ti eri tappata le orecchie, che avevi chiuso gli occhi perché il rumore delle mura ti faceva paura. Erano passati svariati minuti, ancora non eri tornata e tenendo conto di quello che mi aveva raccontato Gally  pensavo che non saresti voluta rimanere del tutto sola se ti faceva così paura la chiusura del labirinto perciò decisi di venirti a cercare per assicurarmi che stessi bene ma non ti trovai, ero andato anche verso il bagno ma non eri nemmeno lì, ritornai al falò e scrutai uno per uno tutti i Radura e vidi che mancasse anche Clint, pensai che non si potesse trattare di una coincidenza perciò lo dissi agli altri e mentre parlavamo avevo identificato due figure che si muovevano nell'ombra e ho fatto due più due" finì la sua spiegazione e lasciò cadere le braccia lungo fianchi.

A quel punto gli chiesi che fine avessero fatto gli altri ma non lo sapeva nemmeno lui.  Fry nel frattempo si avvicinò con la colazione e si intromise nel discorso dicendo "Beh gli altri hanno conciato per bene Clint, poi lo hanno portato da Alby ed ora è in gattabuia ovvero il nostro carcere, se così si può definire"  Gli feci un sorrisetto, li ringraziai e poi sia io che Newt cominciammo a mangiare. Finito il nostro pasto ci dirigemmo verso il Casolare, dove al secondo piano si trovava l'Infermeria. Jeff mi fece stendere sul letto, che oltretutto era uno dei pochi nella Radura. Poco dopo cominciò a spalmarmi una crema fatta con erbe medicali trovate da lui. Poi si assicurò di dirmi che non potevo fare granché quel giorno ed infine mi diede una scatoletta con all'interno quella crema e mi disse che avrei dovuto metterla fino al suo esaurimento. 

Finita la visita uscimmo dal Casolare e chiesi a Newt che cosa avessi potuto fare in quella giornata. "Beh, non puoi fare praticamente nulla perciò io direi che se vuoi potresti anche tornartene a dormire" disse lui. " No, oramai sono sveglia e non riuscirei mai a riaddormentarmi di nuovo e sicuramente non me ne starò con le mani in mano tutto il santo giorno" controbattei io. Poi mi venne un'idea. "Che ne dici se chiedo a Fry se vuole una mano? Cucinare non è faticoso ed inoltre comincerei a provare i lavori" Lui ci pensò un secondo e poi accettò. Andammo nuovamente verso la cucina e chiesi a Fry se potessi rimanere. Lui era contento e mi disse di si. Detto ciò Newt si allontanò e dopo avermi dato un bacio sulla fronte se ne andò verso gli Orti. "Quindi? Che facciamo?" chiesi al mio compagno. "Fagiolina, oggi ti insegno a fare il pane, lo abbiamo finito e i nostri amici ne mangiano a quintali perciò è meglio se ci mettiamo subito all'opera" disse lui.

 Frypan cominciò ad illustrarmi passaggio dopo passaggio con molta calma e pazienza. Impastai e rimpastai. Quando ad un certo punto Fry mi fece una domanda che mi spiazzò.

 "Quanto ti piace Newt da 1 a 10?"Lo guardai impietrita. "Come scusa?" chiesi io. 

"Hai capito cosa ti ho chiesto, non fare la finta tonta, su,rispondi alla mia domanda! " 

"Ma che stai dicendo? " 

"Ah si? Bhe il tuo sguardo dice proprio l'opposto sai?"

 "Ma non dire caspiate" replica io. Poi mi resi conto di quello che avevo appena detto, avevo appena utilizzato una parola nel loro gergo, così lo urlai a Fry in modo esaltato. 

"Ei, ti sei accorto che ho appena detto la mia prima parola nel vostro linguaggio" 

"I miei complimenti, impari in fretta, ma non cercare di cambiare discorso"

 "Che discorso?" dissi facendo la finta tonta. 

"Ecco appunto, dai ti si vede che un ti piace, almeno un pò, altrimenti non avresti avuto problemi a dirmi il contrario, ma non lo hai fatto perciò ti sei fregata da sola. Ma se la cosa ti può dare conforto, anche lui ti guarda con occhi diversi"

 "Già, magari mi guarda in modo diverso perché voi siete tutti maschi?" 

"Dai non fare la faccia di sploff, hai capito quello che intendo"

"Ma smettila" dissi ridendo e lanciandogli un pò di farina addosso.

 "Oh non avresti dovuto farlo Fagio" disse lui. 

Detto ciò mi lanciò farina a sua volta. Così io gliela rilanciai e continuammo così fino a che non fummo coperti di farina. Ci fermammo un secondo, ci guardammo a vicenda e scoppiammo a ridere. Intanto si avvicinarono al tavolo i primi Radurai, ciò voleva dire solo una cosa. Ora di pranzo.

 Ma noi non avevamo ancora finito di fare il pane. Per fortuna Fry aveva già preparato alcune cose da mangiare prima del mio arrivo. Perciò quando arrivarono tutti, gli portai il cibo ma senza pane. Appena mi avvicinai al tavolo gli occhi di tutti si alzarono su di me che ero ancora sporca di farina e Gally chiese "Ma che diamine hai fatto?". Con un sorriso a trentadue denti gli risposi "Oh, soltanto un piccolo incidente di percorso ed è grazie a questo piccolo incidente che oggi a pranzo non avremo il pane". Minho alzò lo sguardo mi analizzò da cima a fondo e disse "Alla fine Clint forse non si sbagliava, forse vuole veramente farci morire" Fece una pausa, mi guardò di nuovo e riprese in modo scocciato "Di fame ".

A quella affermazione mi avvicinai a lui, allargai le braccia e gli dissi" Minho lo so che mi vuoi bene, vuoi per caso un abbraccio? ". Lui si scanzò, mise le mani in avanti e disse" Guarda, in questo momento anche no". Risi, ritornai al mio posto e mangiai anche io. 

Finito il pasto tornarono tutti al lavoro .Newt andò agli orti, Fry riprese a cucinare, Jeff tornò al Casolare e Minho e Tom andarono dentro il labirinto. Io avevo dato una mano a Fry a preparare la cena fino al tardo pomeriggio, quando mentre metto a punto le ultime cose sentii delle urla. Mi girai di scatto. Erano Minho e Thomas.

Maze Runner- Benvenuta nella radura, Fagiolina!Where stories live. Discover now