Capitolo 18

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Il resto della notte lo passarono abbracciati sotto le coperte, avvinghiati in quel letto stretto, accarezzandosi e parlando dei mesi trascorsi.

"Come avete fatto a scappare dal Distretto?" chiese Kageyama, le dita che scorrevano lentamente tra i capelli di Hinata, il quale gli abbracciava il busto e nascondeva il viso nel suo petto, inspirando forte.

"Ukai e Takeda ci hanno aiutato. Poi fuori abbiamo trovato il vecchio Ukai, Shimada e altri che ci hanno aiutato a nasconderci."

"Quello è il motivo di questa tinta orribile, immagino." disse trattenendo una ciocca tra due dita.

"Ma tu mi hai riconosciuto lo stesso, no?" chiese Hinata alzando il viso verso di lui.

"Certo, sarebbe impossibile per me non riconoscerti anche tra un milione di persone, non riesci a trattenere la tua voce stridula neppure paralizzato dalla mia telecinesi." disse baciandolo sulla fronte, poi tra le sopracciglia e sulla punta del naso. Poi proseguì:

"Quindi vogliono entrare alla Cupola. Spero che abbiano un piano ben congegnato, neppure quelli della Confraternita hanno mai voluto provarci, dicono sia un luogo impenetrabile."

"Infatti non vogliono attaccare frontalmente ma dall'interno, hanno intenzione d'infiltrarsi grazie ai poteri di Oikawa-san..."

"E' riuscito a fuggire anche lui?" chiese Kageyama curioso, e Hinata annuì.

"L'abbiamo saputo solo ieri, poco dopo Kuroo-san e Kenma, che mi ha aiutato ad entrare qui. Comunque grazie al mandato una delegazione potrà entrare là dentro e tra loro ci saranno anche Kuroo, Tsukishima e Daichi-san, trasformati nell'aspetto grazie al potere di Oikawa-san."

"Non sapevo che fosse in grado di trasformare anche altre persone." intervenne Kageyama.

"Sì, solo per dei periodi limitati di tempo. Comunque quei tre hanno le abilità più potenti e tenteranno di arrivare nei luoghi più nascosti e svelare cosa c'è dietro, raccogliendo prove da portare al processo."

Tobio tacque, rafforzando la presa sul corpo di Shouyou e affondando il naso nella curva del suo collo, poi disse:

"E le tue, di prove?" disse alludendo alla digitale abbandonata in un angolo della camera.

"Me la distruggerai?" chiese Hinata.

Kageyama colse dell'ostilità nella sua voce "No, non intendo farlo. Penso che tutto questo debba finire, anche se subirò delle conseguenze."

"Non hai fatto nulla di male, non saranno troppo severi con te." disse Hinata, poi si quietò per un poco, godendosi la vicinanza e il respiro caldo dell'altro sulla pelle, prima di chiedere nuovamente:

"Quindi sei pentito di esserti unito a loro?"

"In parte sì, in parte no" rispose onestamente Tobio. "Ho conosciuto molte persone tra le nuove reclute, ho imparato ad interagire e a legare con degli sconosciuti, posso perfino dire di essermi fatto degli amici."

"Il ragazzo di prima, ti ricordavi il suo nome." sorrise Hinata contro la sua bocca "Non ti ricordavi mai i nomi delle persone nuove che incontravi ai campi di allenamento."

"Sì beh, sono...migliorato, ecco." borbottò il ragazzo moro. "Ma allo stesso tempo non approvo quello che fanno, penso ci siano altri modi, come quelli che state usando voi. Seminare il terrore non è mai la scelta giusta. E poi..." gli sollevò il viso e lo baciò "Mi mancavi, terribilmente. Ogni maledetto giorno mi svegliavo con la tua stupida faccia in mente." Hinata rispose al bacio intensamente, poi disse:

"Vieni con me, possiamo scappare ora."

"Impossibile, saprebbero come rintracciarmi e i più estremisti potrebbero anche fare del male a chi trovano insieme a me. E naturalmente non chiederò a te di restare, so già la tua risposta."

Gene XWhere stories live. Discover now