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Ci sediamo a tavola nella pizzeria migliore di Monza. Si, siamo una coppia che non cena fuori da tempo e il primo posto dove decidiamo di andare è una pizzeria, non facciamo mai cose grandi come cene in ristoranti di lusso o roba simile, perché sono queste piccole cose a renderti una serata perfetta, anche se Callum non sembra dell'umore. Anche dopo averlo rassicurato del fatto di Luca, continua a guardarmi sorridendo per finta per poi abbassare lo sguardo e tornare serio. Mi ha raccontato del suo compagno di squadra Zhou che si è rovesciato dell'acqua addosso mentre cercava di bere senza abbassare la mascherina. Sarebbe stato un racconto divertente se solo non lo avesse detto come se stesse raccontato di un funerale. Ora non so neanche di cosa sta parlando mentre legge il menù, sono troppo concentrata a fissare i suoi occhi azzurri rattristirsi ogni secondo di più. "Callum" dico facendogli alzare lo sguardo dal menù. "dimmi cos'hai perché mi stai mettendo veramente paura" dico facendogli abbassare di nuovo lo sguardo. Mi allungo per prendergli una mano. "che succede?" gli chiedo facendolo sorridere. "non voglio rovinare la cena, te lo dico dopo"
"ma Callum-"
"non insistere Lara, questa è la nostra serata per una volta dopo tanto, non voglio rovinarla con una cazzata, stai tranquilla non è niente"
annuisco cercando di sorridere, ma non sono del tutto d'accordo.

Ordiniamo la pizza e iniziamo a mangiarla, parlando del più e del meno. Gli spiego come mi dovrò sistemare per andare a Monaco, mentre lui racconta di qualche cavolata che ha visto fare a Lando mentre era nei loro box, e per quelle poche ore sembrava che non ci fosse nulla di male, niente preoccupazione, niente tristezza, niente di niente. Infiliamo le mascherine e ci avviamo al bancone per pagare, poi usciamo e decidiamo di andare a fare una passeggiata. Lui mi prende la mano e appoggio la testa sulla sua spalla.

Continua a parlare di una cavolata di Lando facendomi morire dal ridere. "ha seriamente fatto cadere una pila di gomme?" dico ridendo e lui annuisce. "ha quasi ucciso un meccanico della Virtuosi" dice scoppiando di nuovo a ridere. "tralasciando i momenti per le corse l'unica volta in cui ho visto Lando ero con te e Benedetta" lui annuisce. "sembrano davvero una bella coppia" dico guardando il cielo farsi sempre più scuro. "lo sono, li ho visti numerose volte dei box" sorrido. "non batteranno mai noi" dice girandosi a guardarmi e facendomi sorridere mentre mi avvicino a lui per lasciargli un bacio sulle labbra. Ci guardiamo per qualche secondo.
"mi puoi dire cosa c'è che non va ora?" gli chiedo fermandomi all'entrata di un parco. Lui annuisce abbassando la testa e piazzandosi dritto davanti a me. "non mi hanno preso in formula uno" dice con gli occhi lucidi. Mi porto una mano sulla bocca rimanendo a guardarlo. Si merita un posto in formula uno esattamente come se lo merita Mick. "Callum" lui alza lo sguardo e gli salto addosso affondando tra le sue braccia. "Callum sai che ti meriti quel cazzo di sedile e che lo otterrai vero?" lui non risponde e lo posso sentire singhiozzare. Mi stacco velocemente guardandolo il faccia. "chi ha preso il posto di Magnussen?" gli chiedo. "Mazepin" alzo le sopracciglia. "lui-"
"ha pagato per entrare quanto stavano per confermare me" dice facendomi annuire.
Lo abbraccio di nuovo. "si accorgeranno di quando sia pessimo, sia come persona che come pilota e ti chiameranno Callum, tutti i team hanno visto questa stagione fin ora e continueranno a vederla, stai andando benissimo e avrai un sedile, te lo prometto" dico facendolo annuire.



Rimaniamo abbracciati per un po', finché non decidiamo di tornare in hotel. "tua madre? quella...biologica" mi chiede non appena ci sdraiamo sotto le coperte. "la cremeranno domani mattina" dico facendolo annuire. Mi abbraccia e ci addormentiamo così, ignari di tutto quello che sarebbe accaduto solo poche settimane più tardi.



|tre giorni dopo|
Mi sveglio con il rumore della sveglia di Arthur, mi guardò allo specchio prima di dirigermi verso il bagno di casa Leclerc per prepararmi. Scendo subito dopo essermi vestita e passò per la cucina a salutare Pascale, la mamma dei Leclerc. "io..vado" dico in francese. "parli francese?" mi chiede facendomi annuire. "non pensavo..ah e scusa per il mio inglese pessimo di ieri" dice sorridendo. "tranquilla, neanche il mio è perfetto"
"ma il tuo francese a quanto pare si" sorrido. "non mangi nulla?" mi chiede mentre mi avvicino alla porta per uscire. Scuoto la testa. "mangerò dopo il servizio fotografico" dico facendola annuire. "ci vediamo per pranzo"
"a dopo"

Esco infilando la mascherina e mi guardò intorno, Dio solo sa quanto io ami Monaco. Ieri Arthur, Charles e Lorenzo mi hanno portata in giro per la città e mi hanno mostrato il casinò dove sto andando.
Entro mostrando il pass alla sicurezza e seguo le freccine con la scritta enorme rosa pastello scritta di un corsivo elegante 'vogue service' fino a trovarmi davanti ad una porta bianca.

Busso e ad aprirmi è una ragazza piuttosto bassa, mora e con un paio di occhiali. Mi sorride e mi fa cenno di entrare. "oh Lara! Sei qui!" mi giro trovandomi davanti ad Anna Wintour, direttrice di Vogue. "sei veramente stupenda anche senza trucco addosso" mi dice guardandomi e facendomi sorridere mentre mi sfilo la mascherina. "è il tuo primo servizio?" mi chiede mentre mi gira intorno osservandomi. Annuisco e lei sorride. "ti spiego come funziona, allora, ci sono due modelle che posano con abiti diversi, ma entrambi dei nostri stilisti, che in questo caso siete tu con questi tre vestiti" inizia indicando tre abiti appesi a delle stampelle lì vicino "ed un'altra ragazza con quelli" indica altri vestiti dall'altra parte della stanza. "ti truccheranno, ti sistemeranno i capelli, infilerai i vestiti, ti faranno delle foto e farai una piccola sfilata su una passerella nell'altra stanza" annuisco alle sue parole mentre fa cenno all'altra ragazza -che suppongo sia l'assistente- di aprire una porta. La seguo all'interno della stanza della passerella. "vedi con questa situazione di covid non ci possono essere sfilate vere e proprie, quindi vanno in onda in tv" annuisco guardando la passerella bianca in mezzo alla stanza vuota. "ora Antoinelle ti accompagnerà al trucco, ci vediamo in sala foto" dice uscendo dalla stanza e lasciandomi con l'assistente.

"vieni" la seguo all'interno di una stanza che profuma di ombretto nuovo. Mi fa sedere su una sedia davanti ad uno specchio e poco dopo entrano due donne, che si rivelano essere le truccatrici. Una si avvicina a me presentandosi. "sono Malene, e sono la tua truccatrice e parrucchiera per oggi" annuisco sorridendo "piacere Lara" inizia dopo poco tempo a truccarmi, ispirando i colori al primo vestito che devo provare. Poco dopo si siede accanto a me l'altra modella. Devo rendere la testa ferma perché Malene sta applicando il mascara sulle mie ciglia, quindi non posso guardarla.
"piacere Benedetta" dice. "Benedetta?"
"Lara?" scoppiamo entrambe a ridere mentre Malene mi sussurra un "non ti muovere"
"cosa ci fai qui?" mi chiede.
"a quanto apre poso per vogue" dico ridendo e facendola ridere.
"quindi sei una modella?" mi chiede.
"no,no, sembra che Anna sia venuta ad un gp e mi abbia vista, penso che sarà il mio primo e ultimo servizio" dico ridendo. "non sono di certo cose che fanno per me, se succederà altre volte, non sarà mai niente di serio" dico mentre Malene sussurra un "finito" e allontanandosi da me, mentre io ammiro il suo lavoro allo specchio.
"beh di certo sei adatta" dice Benedetta facendomi sorridere.
"tu invece fai la modella?" le chiedo e lei annuisce.
"ho incontrato Lando all'amber lounge a Monaco due anni fa" annuisco sorridendo.
"Lara, tocca a te" la voce di Anna mi fa rabbrividire, saluto Benedetta e seguo Anna in un altra stanza.

𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐝𝐫𝐞𝐚𝐦 | Ferrari Driver Academy (Callum Ilott)Where stories live. Discover now