Speciali capodanni (3/3)

93 7 0
                                    

Lucifer spiegò a Chloe
"Quando mio padre Dio creò il paradiso, il folletto Jik comparve all'improvviso, non rivelando mai da dove veniva. Ti giuro Chloe, per i primi eoni non dava fastidio a nessuno. A poco a poco si avvicinò a mio padre, scoprendo la sua passione per gli scacchi. Stuzzicando il suo orgoglio lo sfidò proprio a una partita di scacchi, in palio il potere di Dio. Il folletto vinse. Ma mio padre lo maledisse. Avrebbe potuto avere il suo premio solo tra mille eoni, sempre se sarebbe riuscito nel corrompere diecimila figli di coppie magiche, che avrebbero abbandonato i genitori. Se anche uno avrebbe scelto i genitori quel bimbo o quella bimba avrebbe avuto il potere di Dio"
Chloe sorrise
"Siamo apposto. Luc sceglierà sempre noi"
Lucifer l'abbracciò
"Amore mio, sono certo. Solo che il potere di Dio, in un animo ancora così piccolo può dare alla testa. Luc sceglierà noi, ma potrebbe impazzire. Lo dovremmo convincere a dare il potere a Dio"
Chloe scosse la testa
"Ci riusciremo. Con tutto l'amore che gli abbiamo sempre dato, lui crederà alle nostre parole. Lo so"

Nella stessa realtà alternativa, in un luna park.

Il folletto, alto quanto Luc, disse ai bambini che avevano quasi tutti l'età di Luc
"Bimbi belli, come sono noiosi i grandi. Io vi offro un eternità giocando in questo luna park. A ogni gioco vincerete delle monete d'oro. Con queste avrete giocattoli e cibo a volontà…"
Il folletto diventò triste
"... Ma se proprio volete liberare i vostri genitori, prendete cento monete, percorrere questa strada di mattoni gialli. Vi porterà da loro liberandoli"

Luc senti l'adrenalina piacevole come tutti gli altri. Suo cugino Charlie corse subito al chiosco con delle freccette da lanciare a palloni pieni d'acqua. Il figlio della detective si avvicinò a un chiosco con delle papere di plastica. Le papere si muovevano in una grande botte riempita d'acqua. Con una lunga canna da pesca, doveva prenderne più che poteva. Gli bastava agganciare un ferro ricurvo sulla testa delle papere. Ma un suono lo scosse, facendolo sorridere. Era il suono di un punchingball. Vide nel ricordo, suo padre che passò al proprietario di un punch ball, in un luna park, una mazzetta di soldi, dicendogli
"Dovrai comprare un altro…"
Rivolto a Luc nelle braccia di Chloe
"...Luc guarda, un giorno lo farai anche tu"
Il re dell'inferno con un pugno spezzò in due letteralmente il gioco. Felici Luc e Trixie battevano le mani. 
Quel ricordo fu una scossa per Luc. Velocemente raccolse le monete necessarie a ogni chiosco per liberare i suoi genitori, percorrendo la strada di mattoni gialli. Il folletto Jik guardò molto preoccupato Luc allontanarsi dal luna park.

Dopo qualche minuto sulla strada di mattoni gialli, Luc si ritrovò il folletto Jik accanto. Dopo altri minuti in silenzio, il folletto iniziò un frenetico ballo, saltando intorno Luc che cercava d'ignorarlo. Il folletto gli disse ridendo 
"Bambino, ci sono deliziosi dolci da mangiare…"
Nuovo ricordo di Luc. Vide sua sorella Trixie e il padre Lucifer preparare una torta al cioccolato. Luc e sua madre furono i giudici per dire se era buona. Giudizio positivo dopo l'assaggio di una fetta. Luc percepì la voce del folletto dirgli
"...per non parlare delle bibite…"
Luc sorrise, vedendo suo padre Lucifer preparare dei drink, facendo volare in aria diverse bottiglie, prendendole a una a una. La voce del folletto lo acciglio
"...su bimbo, torna indietro"
Luc scosse la testa, dicendo al folletto
"Io libero i miei genitori. Dobbiamo tornare all'attico. Qui non mi piace. Voglio rivedere la mia dolcissima ma anche tosta mamma  il mio magico papà. Mi manca mia sorella Trixie, zia Maze. Io non voglio restare qui"
Correndo via dal folletto che decise di usare le maniere dure.

Luc trovò sul percorso una zona desertica. Ma il piccolo Luc non si diede per vinto. Anche se assetato, continuava nel percorrere la strada di mattoni gialli, controllato più volte la tasca, ricontando le monete.

Sempre con una determinazione che sorprese il folletto, Luc superò una zona dove pioveva continuamente. Un'altra zona piena di pietre.

Dopo l'ennesima zona, un fitto bosco, che Luc superò senza fermarsi, seguendo la strada di mattoni gialli, il folletto era esasperato.

Piccole storie da Natale alla Befana. Where stories live. Discover now