Speciali capodanni (1/3)

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Premessa: Se fosse stato Lucifer ad allontanare Chloe e Trixie dopo la morte di Cain? 

Ogni tanto a Sandman piaceva partecipare a qualche party degli umani durante le feste comandate. Quell'anno, il giorno di Natale, scelse Los Angeles. 

Fu durante lo sfrenato party di un magnate della moda che rivide Lucifer. Aveva sentito parlare che lavorava come consulente civile della polizia di Los Angeles. Ancora di più si sorprese di sapere che aveva ucciso Cain circa un mese prima. Dell'ultima cosa, Sandman era piuttosto contento, non avendo mai sopportato quell'eterno pieno di se. Ma stranamente non vide quel re dell'inferno felice. Quel Lucifer che vedeva, era in piedi con un bicchiere in mano, che guardava fuori da una finestra con sguardo perso. Notò che guardava qualcosa sorridendo appena, quasi commosso. Il re dei sogni stava per avvicinarsi, ma trovò prima Maze. La demone gli raccontò tutta la storia della detective con il suo re. La demone finì
"...Quindi lei lo accetta, dopo aver visto la sua parte bruciata. Ma lui non riesce a superare il fatto che suo padre la creò per lui"
Sandman sorseggio il suo drink, nel frattempo Lucifer si era seduto in una poltrona, guardando sempre verso la finestra. Con calma il re dei sogni disse a Maze
"Sono sorpreso che uno come Amenadiel non ricordi il regalo per quelli che muoiono da giusti..."
Maze lo guardò interessata all'argomento
"...demone, i fatti sono questi. Solo il santo Valentino si occupa di far nascere qualcuno per innamorarsi di qualcun altro. Gli angeli guerrieri, come Amenadiel, portano solo le benedizioni per far nascere figli agli esseri umani che moriranno da giusti, oppure indirizzarli al loro grande amore. Infatti il padre di questa detective morì da giusto. L'amata di Lucifer, non può essete nata per lui, ma per il padre. Per avere la conferma, basta che Lucifer vada alle porte del paradiso, chiedendo a San Pietro. Il santo ricorda ogni anima morta da giusta. Anche a lui, re dell'inferno, il santo risponderà"
Con sorpresa di Sandman, la demone lo abbraccio per poi andare dal suo re.

Lucifet non riusciva, per quanto cercasse, nell'impresa di staccare gli occhi dalla scena nel grattacielo di fronte. Da una finestra, vedeva due genitori con la figlia seduti intorno un tavolo, giocare visibilmente sereni a qualche gioco in scatola. Inevitabilmente, ogni pensiero di Lucifer tornava a Chloe e Trixie, invidiando tantissimo quella famiglia felice. Si chiedeva se avessero decorato il loro albero di Natale mettendo anche l'angelo con le ali rosse, una idea di Trixie per rappresentarlo.

Il re dell'inferno era stanco, molto stanco di non poter essere felice con la donna che amava, accanto a Trixie verso cui aveva sentimenti paterni. 
I ricordi di quel piccolo paradiso che aveva creato con Chloe e Trixie, erano per Lucifer allo stesso tempo veleno e dolcezza. Soprattutto ripensare a come le aveva abbandonate, gli creava verso se stesso rabbia e amarezza. Semplicemente, un giorno prima dell'alba, dopo una altra notte d'amore con Chloe, si era alzato con l'intenzione di preparare la colazione. Invece si sedette in pigiama al bancone della cucina. Aveva scritto alle sue due adorate umane una lettera con poche parole, provando in quel momento una infinita nostalgia per quella piccola famiglia. Non gli era mai sembrato così bello l'appartamento di Chloe, odiando infinitamente suo padre Dio per le sue macchinazioni, non permettendogli di sentirsi degno dell'amore di Chloe, certo che meritava tutto il libero arbitrio che poteva dargli. Volò via in pigiama, ma non andò all'attico, si diresse a New York, perdendosi in party dal più estremo al più calmo, non trovando nessun giovamento. Maze lo raggiunse pochi giorni dopo. Lucifer gli offrì il suo perdono per aver ordito con Cain, vedendo la demone come un ricordo perenne del mondo che aveva lasciato a Los Angeles.

Quella notte, Lucifer asciugo qualche lacrima furtiva, guardando quella famiglia felice. Avrebbe picchiato Maze per essersi posizionata di fronte a lui. Ma le parole di Maze sussurrate all'orecchio gli fecero provare una immensa felicità, ma anche rabbia, pentimento. Con gli occhi rossi da re dell'inferno, disse con voce roca a Maze
"Io vado subito ai cancelli del paradiso"
Molti invitati del party, urlarono, quando una finestra si rompete. Sandman disse a tutti
"Nessuna paura. Solo una forte follata di vento"
Sapendo che era stato Lucifer, sfondando la finestra volando via.

Piccole storie da Natale alla Befana. Where stories live. Discover now