~Cap.36

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~Cap.36

"Ma non è vero, come dicono tutti, che si può cancellare il passato. Il passato si attacca con i suoi artigli al presente."
-Il cacciatore di aquiloni.

Io e Zayn eravamo subito scappati in camera mia dopo pranzo, per restare un po' da soli. Durante il pranzo mio padre si era seduto accanto a Zayn, parlandogli di chissà cosa, senza permettergli neanche di parlare con me. Lui mi aveva mandato degli sguardi per tutto il tempo, con cui voleva farmi capire che avrei dovuto salvarlo da quella situazione, ma mi ero limitata a ridere.

-"Dimmi che stai scherzando." Zayn non fu in grado di contenere una risata entrando nella mia stanza. Sapevo che odiava il rosa, ma essendo una ragazza nella mia camera era il colore principale.

-"Ohw, niente commenti. Ho questa camera fin da quando ero piccola, non è più nel mio stile, ma mi fa sentire ancora una bambina." sorrisi, chiudendo la porta dietro di noi. Ero così felice quando i miei mi comprarono questa camera, lo ricordo ancora, l'adoravo. Loro erano ancora convinti che mi piacesse, non era così, ma qui dentro mi sembrava di tornare piccola, quindi non gli avevo mai chiesto di cambiare qualcosa.

-"È ridicola!" Zayn si sedette sul letto, prendendo un peluche da sopra il materasso prima di tirarlo su di me.

-"Hey, non sarà moderna, ma non è ridicola." mi finsi offesa, sistemando il piccolo orso sul letto prima di sedermi accanto a Zayn.

-"Okay, è carina, scusa." si arrese lui, mettendo le mani sui miei fianchi per avvicinarmi al suo corpo. "Comunque, tu sei la mia bambina, Lorelay." sussurrò, prima di lasciarmi un bacio sotto l'orecchio.

-"Lo so." mi girai verso di lui, sorridendo leggermente prima di baciarlo sulla guancia. Con lui mi sentivo davvero una bambina, non in senso negativo. Mi sentivo protetta da ogni male, come una figlia si sente accanto a suo padre.

-"Che ne pensi se restiamo un po' qui, da soli, umh?" mi disse, stendendosi sul letto, facendomi sedere su di lui. Prima che io potessi rispondere, le mie labbra si trovarono su quelle di Zayn.

-"E gli altri?" sussurrai, ero appena tornata, non volevo mettere da parte i miei adesso che c'era Zayn.

-"Louis è andato via, come hai visto. Harry ed Alessandra sono insieme, vanno abbastanza d'accordo, i tuoi genitori possono lasciarti sola per un po', no?"

-"Va bene." alzai le spalle, sarebbe stato solo qualche minuto e non facevamo nulla di male, nel caso in cui ci avessero trovati. "A Louis non stai molto simpatico, eh?" risi. Louis era un ragazzo assolutamente fantastico, era socievole, dolce e simpatico con tutti. Se era andato via, Zayn non gli aveva fatto poi una così buona impressione.

-"Credo di no, ma non posso piacere a tutti. Mica tutti hanno buon gusto." scrollò le spalle, ovvio, facendomi ridere.

-"Zayn, cosa ne pensi?" chiesi.

-"Riguardo cosa, piccola?" cercai di rotolare via dal corpo di Zayn, per stendermi accanto a lui, che mi abbracciò, facendomi poggiare la testa sul suo petto.

-"Riguardo questo, a te in Italia, a casa mia, con i miei amici e i miei genitori..." giocai con le dita della sua mano, mentre lui portò lo sguardo sul soffitto.

-"È strano." sospirò. "Sono qui solo da poche ore, ma ho già capito che è tutto diverso."

-"Ti avevo detto che la mia città era diversa da Londra e che-..." m'interruppe, prima che potessi finire di parlare.

-"No, non intendo che le città sono diverse, non l'ho neanche vista la tua città. Intendo la tua famiglia, rispetto alla mia. Siete tutti molto uniti l'uno con l'altro, perfino tuo padre ha cercato di farmi sentire subito a mio agio, nonostante non mi conoscesse. È bello." sorrise leggermente. Non sapevo molto sulla famiglia di Zayn, lui no voleva parlarne e io non volevo che lo facesse se non se la sentiva. Però avevo capito che non avevano un buon rapporto, lui e i suoi genitori, e da quello che mi aveva detto Harry, neanche lui e le sue sorelle.

Mine [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now