~Cap.1

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~Cap.1

"Quando ti ho vista arrivare, bella così come sei, non mi sembrava possibile che, tra tanta gente, che tu, ti accorgessi di me."

-G. Paoli.

Dopo un paio d'ore di viaggio, in aereo e in auto, Paul mi aveva detto che eravamo arrivati. Scesi dall'auto, trovandomi davanti ad una villa. Era bellissima e sembrava enorme, il prospetto era bianco, le finestre nere. Dovevano essere molto ricchi, per permettersi una tale casa.

Un ragazzo uscì dalla porta nera, chiudendola alle sue spalle e venendo verso di noi. Mi aspettavo un tipo in smoking dato l'ambiente, invece vidi un ragazzo con un paio di jeans scuri, una T-shirt bianca, attillata, ed una giacca di pelle nera. Doveva essere Zayn. Devo ammetterlo, restai stupita dalla sua bellezza, era perfetto, non avevo mai visto niente di più bello. I suoi grandi occhi castani erano incantevoli e profondi, sembravano essere in grado di leggere dentro la gente, nonostante avessero delle sfumature di malinconia.

-"Paul..." disse avvicinandosi a me e posando la sua grande mano sul mio fianco. Mi resi conto solo allora della nostra differenza d'altezza : ero almeno venti centimetri più bassa di lui. Non ero mai stata alta, ma lui lo era davvero troppo. "Quando avevi detto che era bella, non immaginavo così bella." disse, il suo sguardo era su di me, mettendomi a disagio, il suo respiro si scontrava con la pelle del mio collo. Un odore fresco, mischiato a quello della sigaretta, che poco prima teneva in mano, s'impossessò delle mie narici.

-"Vieni, ti mostro la tua stanza." disse, la sua voce profonda mi distolse dai miei pensieri. Annuii e lo seguii dentro quella casa, camminando lentamente dietro di lui. Non mi aveva chiesto il mio nome, non mi aveva detto nulla di confortante e non si era nemmeno preoccupato del fatto che per colpa sua mi trovavo lontano da tutti quelli che conoscevo, dalla mia città.

Salimmo delle scale, la stanza in cui mi fece entrare era completamente bianca, con un letto a baldacchino dalle coperte di raso candide, un armadio e vari mobili neri. Era davvero bellissima, come, infondo, mi aspettavo.

-"Questa è casa mia, più tardi verrà la mia famiglia." m'informò, fui stupita di sapere che viveva in quell'enorme casa da solo, forse per questo mi sembrava triste.

-"Cosa vuoi da me, esattamente?" sussurrai, portando lo sguardo sul pavimento, non riuscivo a sostenere il suo, mi intimoriva. Mi guardò con un sorriso malizioso, dalla testa ai piedi, avvicinandosi di poco a me.

-"Tutto." feci un passo indietro, deglutii a fatica. Lo conoscevo solo da qualche minuto, ma la sua figura mi spaventava non poco.

-"Quanti anni hai?" chiesi, ancora, con un baso tono di voce.

-"Ventiquattro e, comunque, qui le domande le faccio io." mi lasciò un bacio vicino l'angolo della bocca, poi uscì dalla stanza, camminando lentamente e non rivolgendomi nemmeno uno sguardo.

Presi le valigie, che mi aveva gentilmente portato in stanza Paul, sistemando tutti i vestiti che avevo portato nei vari casetti di un mobile. Speravo solamente che quella situazione si sarebbe risolta presto, ero partita per non causare altri problemi ma non aspettavo di trovare una simile persona, che non aveva nemmeno minimamente provato a mettersi nei miei panni.

Aprendo uno di quei cassetti, fui sorpresa nel vedere della lingerie diversa da quella che solitamente indossavo : era soprattutto in pizzo, di colore rosso e nero. C'erano dei corsetti, insieme a delle minuscole mutandine. Io non avrei indossato nessuna di quelle cose, non avevo intenzione di farlo. Probabilmente avrei dovuto buttarle via, ma richiusi semplicemente quel cassetto, ipotizzando che quella roba potesse appartenere a un'altra ragazza che aveva usato quella camera fino a poco prima.

Mine [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora