Epilogo

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«Scarlett! Quando torni a casa?»

«Sto arrivando mamma, sto arrivando!»

Sua madre le telefonava spesso quando usciva, soprattutto da quando era tornata dall'Accademia degli Elementi.

Secondo quello che Nicolas le aveva detto, lei aveva perso totalmente il controllo ed era uscita fuori di testa, come era accaduto in passato.
Questa volta, però, era stato molto più violento e non aveva fatto del male agli altri, ma a sé stessa.

Scarlett si era bruciata la pelle e alcuni tessuti, anche altri organi erano andati, tipo i polmoni. La ragazza aveva smesso di respirare per due ore, ma stranamente poi tornarono a funzionare, Scarlett stava benissimo e non capiva come poteva essere possibile.
Aveva sentito dire che se per un tot di tempo al cervello non arrivava ossigeno c'erano dei danni permanenti. Eppure Scarlett stava bene.
Nicolas aveva detto che probabilmente era stato perché lei era una figlia del fuoco e quindi tutto andava bene.
In pratica, aveva avuto una botta di culo.

Inoltre alcune ossa si erano rotte.
Le costole, per esempio, era tutte rotte, ma si erano rinsanate da sole poco dopo quando Scarlett era ancora svenuta.

Le ossa delle braccia e delle gambe avevano diverse fratture, era rimasta a letto due settimane quando si era svegliata.
Poi tutto era tornato normale.

Erano passati due mesi. Era quasi metà gennaio e Scarlett poteva dire di non avere affatto freddo.
Sapeva benissimo come alzare la temperatura del corpo e come abbassarla e poteva riscaldare sé stessa e gli altri vicino a lei.

Il 18 Dicembre c'era stato il suo diciassettesimo compleanno, e aveva ringraziato tutti i santi per essere nata durante l'inverno, in modo da poter mettere vestiti che la coprissero quasi del tutto, perché se le ossa erano tornate sane e lei era ancora viva, della pelle non si poteva dire la stessa cosa.
La pelle di Scarlett era tutta bruciata, scorticata, come se qualcuno le avesse dato fuoco, cosa che in certo senso è successo davvero, solo che si è data fuoco da sola.
Nicolas le aveva detto che la pelle sarebbe tornata normale solo quando lei avrebbe avuto il totale controllo del fuoco, e quindi quando sarebbe diventata un tutt'uno con il proprio elemento.
Ma Scarlett stava male ogni volta che si guardava allo specchio, o quando mentre camminava per strada le persone la guardavano curiosi.

Nonostante tutto, stringeva i denti e ringraziava ogni giorno di essere viva.

Quel giorno, per l'esattezza, era il 16 gennaio, il 18 ci sarebbe stato il compleanno di Nicolas.

Jenny e Scarlett avevano deciso di andare nei negozi in cerca di qualcosa per il rosso, ma non avevano trovato nulla.
Ogni cosa che vedevano non sembrava fatta per lui.
Avevano già visto almeno dieci negozi, ma niente! E Scarlett inizia a sentirsi piuttosto frustata.

Ad interrompere la sua voglia di dare fuoco al negozio era stata proprio sua madre, chiamandola.

Scarlett sbuffò, posando con poca delicatezza la maglietta bianca con la stampa di frase che doveva essere divertente, ma che a Scarlett faceva solo venire voglia di bruciare la maglietta per fare un favore al mondo.

Si girò di scatto verso Jenny, che guardava gli scaffali con aria interessata, e si avvicinò.

«Jenny, mia madre vuole che torni a casa, è l'ora di cena dopotutto, sai com'è fatta. Ci vediamo domani?»

Jenny fece un mezzo sorriso guardandola. «Certo, a domani, salutami tua madre.»

Dopo poco si allontanò dallo scaffale con rabbia, e lanciò un'occhiata all'uscita.
«Esco con te, in questo negozio non c'è proprio un cazzo!»

The Sons Of Elements - I Guardiani  (In revisione)Where stories live. Discover now