Venti~ La fuga

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Scarlett stava salendo le scale, velocemente, voleva arrivare in cima, doveva vincere lei.

Si ritrovò davanti a una porta, una porta di legno, ebano probabilmente, completamente rovinata. C'erano segni di unghia, striscie di sangue, un rosso scintillante.
Il contrasto faceva quasi impressione.
Nero e rosso, nero e rosso, nero e rosso.

Scarlett entrò, vide uno specchio, in fondo alla camera, si avvicinò.
Non era più lei: i suoi capelli, che prima erano castani, con riflessi rossi, corti e lisci, adesso erano rosso scuro, lunghi e pieni di boccoli.
Ed era vestita tutta di nero, completamente nero.
Anche i suoi occhi erano neri.

Ho gli occhi neri?

Pensò spaventata, ma ecco che i suoi occhi tornarono normali.
Si guardò in giro, la stanza la conosceva, ma non sapeva dove l'aveva già vista.

E poi rieccolo, il sangue.
Sulle pareti, sulle assi del pavimento, sul soffitto.

E i suoi capelli non era rossi, erano macchiati di sangue.
E poi li vide, erano là, erano tutte là.

Il loro petto era aperto ma non riusciva a capire altro, c'era sangue, troppo sangue, Scarlett stava iniziando ad odiando il rosso.

Eppure era il mio colore preferito

Guardò lo specchio di nuovo, questa volta era lei ad essere macchiata di sangue, la gola, le braccia, lo stomaco, era tutto rosso.
Rosso come il fuoco che la stavano avvolgendo.

Sto bruciando...sto morendo

Aprì gli occhi di scatto, il rosso non c'era più, c'era solo nero.
Era buio, ma stava iniziando ad andare via per lasciare posto alla luce del sole.

Si alzò di scatto, no lei lì dentro non poteva starci, riusciva a vedere alcune parti di quella stanza, uguale a quella del suo sogno.

Uscì dalla stanza cercando di non fare rumore, sapeva dove si trovavano le chiavi e così uscì.
Veloce e silenziosa.

C'era un leggero vento che le faceva venire i brividi, ma a lei non importava, doveva andare via.

Aveva già messo abbastanza distanza tra lei e quella casa, ma ancora non si sentiva sicura, voleva assolutamente andare via.

Poi ecco che non riusciva più ad andare avanti, guardò intorno ma non vide nessuno.
C'era qualcosa che le impediva di andare avanti.
Poi tornò a guardare davanti a sé e quasi le venne un infarto vedendo Luke.

«Che ci fai qui fuori?» Le chiese, guardandola attentamente.

Scarlett non sapeva che dire, voleva andare via, ma era stata una decisione presa velocemente, senza pensarci.

«Stavi andando via?»
«io...io...» Balbettò.

Luke si allontanò di qualche passo. «Proprio non capisci?»
Sbuffò e la guardò di nuovo.
«Pensi che noi vi avremo ucciso se sapessimo che esiste un altro modo? Davvero non capisci? Io non ho mai ucciso nessuno, neanche un animale, sin da quando ero piccolo. Ho rispetto della vita, al contrario di altri. Non farei mai una cosa del genere, e tu devi capirlo.»

Gli occhi di Scarlett divennero lucidi. «Non voglio morire, Luke, non voglio...»
Si trattenne per piangere, odiava farlo. Sopratutto davanti alle altre persone.
Soprattutto davanti a lui.

«Morirai comunque, mi dispiace, davvero, ma morirai in ogni caso.»
Luke sembrava sincero, era dispiaciuto, Scarlett lo vedeva dai suoi occhi, e questo la terrorizzava.

Poi, fece una cosa che Scarlett davvero non immaginava: l'abbracciò.
Scarlett non capiva più con chi aveva a che fare.

Ma era davvero Luke?

The Sons Of Elements - I Guardiani  (In revisione)Where stories live. Discover now