~Confronto~

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«Devi sentirti completamente in sintonia con il tuo elemento, è una cosa importante questa, lo capisci no?
Anche quando sei qui a casa puoi provarci. Non devi comandarla, devi solo entrarci in sintonia, questo significa che devi sentirla, devi sentire la sua forza, il suo respiro, la sua vita.»

Scarlett era seduta sul letto intenta ad ascoltava Nathan. Il ragazzo in questione stava al centro della stanza e parlava con Gaia. 

Era bello per Scarlett sentirlo parlare. C'era qualcosa che la affascinava, nei modi di parlare, nei gesti, o semplicemente perché era carino.

Gaia annuì, seria come poche volte Scarlett l'aveva vista.
Quel giorno, durante l'allenamento, Luke se le era presa con Gaia perché, ancora una volta, non era stata all'altezza delle sue aspettative.
Scarlett invece pensava che c'era stato un netto miglioramento, ma Luke non era del suo stesso pensiero.

Gaia si era arrabbiata, ma era rimasta in silenzio, prendendosi i rimproveri.
Scarlett non ce l'avrebbe fatta.

La figlia del fioco ancora non riusciva a credere a tutto quello che sarebbe successo.
Nella sua mente continuava a tornare le parole "sarai morta. Entro pochi giorni sarai morta".

Scarlett tentava di cacciare via quelle parole e di non pensarci, ma era impossibile.

La sua attenzione tornò su Nathan, stava ancora parlando con Gaia.

Certo che i suoi capelli sono proprio color carota
Pensò osservandolo.

La porta si aprì di scatto attirando l'attenzione di tutti.

«Nathan, hai visto Luke?»
Chiese Rain.

Indossava una maglietta bianca e dei pantaloni neri, invece i piedi erano nudi e i capelli legati in una coda alta alla Ariana Grande.
Si poteva intravedere del biondo alla radice.

Era sempre così bella.

Scarlett non si lamentava del proprio aspetto. Non era una modella, ma non era neanche un mostro.
L'unica cosa di cui si lamentava era l'altezza.

Nathan scosse la testa. «No, mi dispiace, ha detto solo che doveva andare da qualche parte.»

Rain alzò gli occhi al cielo, seccata. «Grazie.» Mormorò per poi uscire.

La ragazza dai capelli viola-grigio andò dritta verso la sua stanza, indecisa se andare a cercarlo o no.
Non aveva idea di dove fosse, ma forse sarebbe riuscito a trovarlo.

Ma Rain non avrebbe mai immaginato con chi si trovasse Luke in quel momento.

Molti alberi più lontani le foglie dell'ultima ramo di un albero tremavano spinte da un vento innaturale e istintivo. Sotto di loro, circondati dalla natura e dai sensi di colpa, Luke si chiedeva se ne valesse la pena.

«Dove sono?» Chiese Nicolas cercando di apparire impassibile.

«Chi?» Il ragazzo dai capelli neri lo guardò innocentemente.

«Lo sai.»

Luke continuò a guardarlo inespressivo. «La tua nuova fiamma?»

Non ci fu mai espressione più giusta
Si ritrovò a pensare il rosso.

Per qualche strana ragione gli venne voglia di ridere.
Ma sarebbe stata una risata amara, sarcastica.

Nicolas sfuggì ai suoi occhi. Non li sopportava, non quando lo guardavano in quel modo.

«Anche le altre.»

«Quindi avevo ragione io, a te piace lei.» Non riusciva a dirlo senza provare rabbia.
Perché provava rabbia?

«Smettila.»
Quasi lo supplicò Nicolas.
Il tono supplichevole lo lasciò sorpreso da se stesso.

«Di fare cosa? Dire la verità?»

Il riccio strinse i denti. «Non è la verità.»

Luke alzò il mento, come per sfidarlo. «Non mi hai contraddetto prima.»

Nicolas si portò una mano nei capelli, scombinandoli.
Fece due passi avanti. «Non è questo l'importante, dimmi dove sono.»

Luke si avvicinò a lui, sorridendo leggermente.

«È divertente che tu pensi che io ti dica dove sono loro, sai?»
Sorrise ancora di più. «Secondo te l'avrei fatto?»

Nicolas guardò a terra.
Non riusciva ad ammettere la verità neanche a sé stesso.

«Non riesci neanche a guardarmi negli occhi.» Sussurrò il moro.

Una volta invece mi guardavi.
Pensò Luke.

Si allontanò di qualche passo, come a mettere più distanza possibile tra loro due.
«Mi conosci, sai come sono fatto, sai che non te lo avrei mai detto, quindi tutto questo mi porta a pensare che... era solo una scusa. Che in realtà volevi solo vedermi.»

Luke potè vedere la rabbia improvvisa negli occhi di Nicolas

«Dimmi dove sono le ragazze.» Pronunciò ogni parola con lentezza, cercando di fargli capire che era ad un passo dal bruciarlo.

Luke ridacchiò e allargò le braccia.
«Trovale.»
Poi sparì dalla vista di Nicolas.

Il figlio del fuoco tirò un calcio ad una pietra. «Maledizione!»

Si guardò intorno.
Non le avrebbe mai trovate
Non aveva idea di dove fossero.
Forse non erano più neanche in quel bosco.

Si mise una mano tra i capelli, tirandoli per la frustrazione.
Ma perché non poteva essere tutto semplice?

E mentre Nicolas si arrabbiava con sé stesso e le scelte che aveva fatto in passato, Scarlett era ancora in quella camera, a sperare di rimanere viva il più possibile.

La figlia del fuoco stava ancora ascoltano Nathan, quando sentì la porta sbattere violentemente.

Sbattila più forte, così la butti giù.

«E andata a cercarlo.» Sussurrò Nathan con gli occhi persi nel nulla.

Scarlett sbuffò. «Come fai a sopportarla?»

Si portò una mano alla bocca, rendendosi che conto che non doveva tirare così tanto la corda.
Nathan sembrava completamente diverso da Rain e Luke, era strano vedere una persona come Nathan con delle persone come loro.
Ma comunque non lo conosceva davvero e quindi poteva sbagliarsi.

«Rain non è solo questo...»
Sembrava quasi timido, con gli occhi bassi e le guance rosse.

«Beh noi abbiamo visto solo questo di lei.» Disse Gaia distendendosi sul letto.

«Era una principessa.»
Tutte le ragazze lo guardarono.
Una principessa attira sempre l'attenzione di tutti.

«Una principessa?» Chiese Ilenia incuriosita.

«Era?» Osservò Helen

«Si, era, poi hanno ucciso la sua famiglia e lei ha cambiato identità. Non giudicatela, ha passato brutti momenti.»

Scarlett quasi si sentì in colpa.
Quasi.

«Beh questo non vuol dire che ci deve trattare male!» Ilenia alzò il tono della voce senza volerlo.

«Si ma... Rain è così, non può cambiare, non lo fa apposta, è solo fatta così.»

Scarlett capì che sarebbe stato inutile provare a continuare a parlare.

A quanto pare anche le altre l'hanno capito, infatti non dissero più niente.
Scarlett notò Gaia che gli lanciava occhiate maliziose.

Ovviamente lei non cambiava.
Scarlett si sorprese dalla nostalgia del pensiero.
Quanto avrebbe voluto tornare indietro.

Sarai morta. Tra qualche giorno morirai

Maledetta siano i suoi pensieri.

The Sons Of Elements - I Guardiani  (In revisione)Where stories live. Discover now