Capitolo 20

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I pipistrelli affogano.


Dovete sapere, ragazzi, che io in vita ero un amante degli animali. Li vedevo tutti così belli, coi loro sguardi fieri, le squame o la pelliccia. Li vedevo tutti come creature quasi mitologiche, persino i piccoli armadilli o i bruchi che ancora dovevano trasformarsi in farfalla. Ma mai, e dico mai, un animale mi era sembrato tanto brutto quanto quell'essere. Somigliava ad un pipistrello, ma solo per le ali e per la forma dei nasi e delle orecchie: per il resto era una creatura mostruosa. Le sue due teste spalancavano le fauci in nostra direzione, mostrando delle zanne affilatissime da cui colava bava gialla. Immaginai fosse veleno. I suoi occhi, neri come la pece e quasi indistinguibili in quella massa di carne grigiastra, sembravano nati per lanciare occhiatacce minacciose. All'estremità delle ali, più larghe anche di quelle di Beta O, c'erano degli artigli ricurvi lunghi quanto un mio avambraccio. Dal suo corpo pendevano brandelli di carne non identificata, forse sua o forse di qualche povera bestia che aveva avuto la sfortuna di servirgli il pranzo, diventando l'antipasto. Il pipistrello bicefalo continuò a passare da una stalattite all'altra credendosi una leggiadra e colorata farfalla, mentre a noi arrivavano tutti i piccoli sassolini che faceva staccare dal soffitto. Caddero quasi tutti a mare (per così dire), ma alcuni rischiarono di colpire la prua, dove si trovava Elia.

Non appena Beau mi aveva mostrato dove trovare i cannoni (erano nascosti dietro le numerose casse del il ponte principale, ecco spiegato perché non li avevo visti) lui, Elia ed Edo erano corsi di sotto a recuperare qualche bella sfera esplosiva. La piccola nativa americana restò nascosta sotto l'albero maestro, mentre io iniziavo a spostare le vecchie casse di legno. Una mi sorprese rompendosi sotto il tocco della mia mano e mi fece perdere secondi preziosi. Finito il lavoro, tentai di spostare il cannone, dotato di ruote, in modo da puntarlo verso il bestione. Peccato che quel coso pesasse cinque volte me. Spinsi in una maniera assurda, finché non realizzai che se fossi andata avanti l'unico risultato sarebbe stato quello di rompermi i polsi.

- Muovetevi, ragazzi! – urlai, dirigendomi verso la botola.

- Arriviamo! – urlò Capitano.

Dopo alcuni istanti i tre sbucarono fuori dalla stiva con due enormi palle di cannone. Edo aiutava Elia, mentre Capitano sembrava a suo agio, abituato a sollevare pesi del genere. Le poggiarono delicatamente a terra accanto alla robusta arma in modo da non sfondare il pavimento, poi Beau chiese aiuto al mio compaesano, che non era affatto un mingherlino, per spostare l'artiglieria. Puntarono il cannone verso il soffitto, nella zona in cui sorvolava il mostro. Guardandolo bene, notai che dalle sue ali e dalle sue zampe colavano granelli dorati... sabbia. Ciò significava che proveniva dal fondo della grotta? Scartai l'ipotesi. Come avrebbe fatto ad uscirne, altrimenti?

Capitano ed Elia caricarono una palla nel cannone, poi il pirata mi porse un pacchetto di fiammiferi.

- A lei l'onore. – disse, con un sorrisetto.

Afferrai la piccola scatolina impolverata e ne tirai fuori un fiammifero. Feci per accenderlo, strofinandolo contro la pacchetto, ma si sbriciolò. Come volevasi dimostrare. Capitano ridacchiò. Ritentai, ancora e ancora, finché uno non si accese. Presi il pezzo di corda che avrebbe innescato l'esplosione e vi passai la fiamma del cerino. La corda iniziò a bruciare, molto velocemente. Quando arrivò al cannone ci impiegò circa due secondi a dare il via all'esplosione. Il colpo partì con un forte rinculo, e il cannone per poco non mi venne addosso. Capitano mi afferrò per un braccio e mi spostò appena in tempo. La palla di cannone volò a una velocità incredibile verso il pipistrello, che prontamente si spostò. Colpimmo il soffitto della grotta, facendo tremare tutto. Le pareti rimbombarono, parte del soffitto crollò. Stavamo solo peggiorando la situazione. Entrambe le teste del mostro lanciarono un grido in nostra direzione, mostrando le zanne e spalancando gli artigli.

La Scrittrice FantasmaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt