170 kili di mele -Schiavi di...

By SamyPassion

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Sara viene svegliata nel cuore della notte dall'irruzione della guardia di finanza. In pochi attimi suo marit... More

🍎Introduzione 🍏
Prologo
🍏Trailer🍎
1. 🍏Cadere dal letto🍎
2. 🍏Rifiuto🍎
3. 🍎La fine di un sogno🍏
4. 🍏Nuove conoscenze🍎
5. 🍏Peccati di gola🍎
6.🍏Mele gemelle🍎
7. 🍎 Ci si innamora anche nel peccato🍏
8. 🍎 Il seme del peccato 🍏
9. 🍎Mele marce🍏
10. 🍏Vita nuova🍎
11. 🍏 Il frutto proibito 🍎
12. 🍎 Il pomo delle sorprese 🍏
13. 🍎 Caduta libera 🍏
14. 🍎 Ricordi tossici 🍏
15. 🍎 Ceste e kili 🍏
16. 🍏Amore malato🍎
17. 🍎Completamente🍏
18. 🍏Incidenti di percorso🍎
19. 🍏Percorsi d'amore🍎
20. 🍏Le radici del cuore🍎
22. 🍎Giochi peccaminosi🍏
23. 🍏Funambol Black🍎
24. 🍎 Raphael 🍏
25. 🍏Ritrovarsi🍎
26. 🍎 Momenti di sconforto🍏
27. 🍎Prima di partire🍏
Importante!
🍏Dove posso trovarlo?🍏

21. 🍎Le forme dell'amore🍏

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By SamyPassion

La forza di una madre che ama il proprio figlio, è in grado di sconfiggere anche la morte.

La felicità è quello che ti farò vivere bimbo mio. Mi inventerò qualsiasi cosa affinché il giorno in cui ti addormenterai per sempre, lo farai con il sorriso sulle labbra. Reprimo ogni tipo di dolore e mi lascio andare a giochini, coccole, scherzetti e tanti abbracci. Io ti guardo e sei perfetto, non trovo malattia, non trovo limiti. In nessun modo ti cambierei perché sei il mio bambino speciale, il mio Andrea che ha lottato per venire al mondo e con quegli occhi pieni di luce hai voluto guardare per la prima volta la tua mamma.

Non sai quanto mi sono sentita amata in tutti questi anni. La gioia che mi trasmetti spesso mi da la forza per andare avanti. Ormai sono un prodotto sbagliato per la società eppure tutto ciò mi rende felice. So che mi capisci, lo leggo dai tuoi occhi e dall'intensità con cui la tua mano stringe la mia. Oggi usciamo, andiamo a passeggiare. «Voglio presentarti due persone molto importanti per me, che sono sicura, ti faranno divertire da matti!» lui mi adora con lo sguardo e so che capisce ogni cosa e si fida di me. Compongo il numero di Fabrizio e nemmeno uno squillo che risponde preoccupato. «Amore mio, è successo qualcosa?» sospiro «abbiamo un bambino molto speciale da far divertire e perciò ho pensato a voi. Che ne dite, potete raggiungerci?» non vedo i suoi occhi in questo momento ma sono certa che siano velati dall'emozione.

In cuor suo ha sperato che avvenisse questo momento. «Dieci minuti e siamo da voi!» aggancia il telefono. Queste cose mi fanno capire che non ho sbagliato a innamorarmi di lui, è un uomo speciale e voglio che mio figlio possa essere amato da chi conosce i veri sentimenti. Da chi ha il cuore puro come gli uomini che amo. Mi faccio spiegare tutto dalla sua Oss, faccio tutte le prove con il ventilatore, provo a svezzare Andrea dalla macchina e applico l'ossigeno come mi ha spiegato Lauren.

Finché satura bene può rimanere attaccato alla bombola d'ossigeno, in caso contrario rimetterò il ventilatore. Ma lui è pronto e felice, scalpita sulla sua poltrona a rotelle reale. Mi scoppia il cuore, carico tutto sullo zaino e ci avviamo verso l'uscita. Andrea emette gemiti di felicità e vocalizi simili ad una canzoncina. Le porte scorrevoli si aprono e il sole bacia il mio piccolo dalla pelle ormai diafana. In lontananza scorgo l'auto dei ragazzi e indirizzo la carrozzina verso il parcheggio. Gioele è il primo a uscire con in mano uno zaino colmo di non so cosa, Fabrizio estrae dal bagagliaio una cesta, che suppongo sia per il pranzo.

Andrea li osserva silenzioso, e anche loro due per una frazione di secondi attendono il mio benestare. «Gioele, ti presento Andrea! Andrea ti presento Fabrizio!» lui sbatte le mani sul tavolo della sedia a rotelle e sorride. Fabrizio sì tampona le lacrime con le dita e Gioele si avvicina e gli accarezza i capelli e le guance, è così dolce che vorrei immortalare tutte queste immagini per portarle sempre con me, ma se voglio viverle non posso perdere tempo dietro a  una macchina fotografica. «Andiamo a fare una passeggiata magica? Ti va?» sussurra Gioele mentre scuote lo zaino per far intendere che lì dentro c'è la magia di cui parla. Fabrizio mi avvolge in un abbraccio pieno di amore e devozione. «C'è qualcosa che devo sapere, Sara? Che succede? Perché ci hai fatti venire così all'improvviso?» accarezzo il suo volto e con la punta del naso sfioro il suo «Pensa a vivere il pomeriggio di oggi in serenità, stasera vi dirò ogni cosa, per favore, fidati di me.»

L'uomo che ho davanti è fin troppo intelligente da capire che cielo qualcosa di poco piacevole da rivelare, ma decide comunque accogliere la mia richiesta e non domanda oltre. Gioele spinge la sedia a rotelle e si ferma in riva al lago, io controllo la saturazione e tutto procede bene. Stendiamo una coperta sulla sabbia e Gioele prende in braccio mio figlio, Fabrizio li segue con la bombola d'ossigeno e la stende dietro Gioele che si siede con Andrea ancora in braccio. «Sei comodo?» domanda Gioele mentre lo coccola.

Lui è felice e lo dimostra con i suoi urletti. «Ora dobbiamo fare una cosa molto importante, c'è una persona che vuole tanto vederti, amore mio, e credo che anche tu, muoia dalla voglia di vedere la tua nonna.» imposto una videochiamata e nonna appare già emozionata sullo schermo. «buongiorno, nonna!» «buongiorno, figlia mia! Dove sei?» «siamo al lago vicino alla clinica e guarda un po' chi c'è?» sposto il telefono verso Andrea e i ragazzi e nonna si commuove nel vedere quell'immagine.

«Amore grande della nonna, quanto sei bello! Ragazzi, buongiorno! Che Dio vi benedica.» Fabrizio e Gioele contraccambiano il saluto e Andrea la riconosce subito. Vorrebbe afferrare il telefono ma poi arresterebbe la chiamata e nonna cadrebbe nel panico, perciò mi avvicino solo un po' di più. «Andrea, fai tanti giochi con questi ragazzi, la nonna arriva presto!» intanto Fabrizio prende il posto di Gioele, per far sì che possa iniziare a preparare le bolle di sapone.

Raggiungo Gioele e lo abbraccio forte. «grazie per tutto questo» «ti amo, Sara! E amo tuo figlio, non devi ringraziare. Per me è un piacere vederlo felice.» «Ti amo anch'io, non sai quanto...» ci sono momenti della vita che rimangono impressi negli occhi e nel cuore per sempre, momenti così carichi d'amore che hanno il potere di distruggere qualsiasi cosa triste e dolorosa.

I loro sorrisi, per esempio. Lo stupore di un'anima pura come Andrea che si perde dentro a un mare di bolle di sapone, e due perfetti estranei che stanno donando il loro tempo e il loro amore ad un bimbo che li ha accettati senza riserve. Questo voglio che tutti noi viviamo, da oggi in poi, e questo voglio ricordare. Non lascerò che il dolore della notizia di oggi si impadronisca di quello che di più bello c'è ancora da vivere. Ne abbiamo passate tante piccolo mio, e ora ci attende la prova più dura, ma la mamma è qui e lo sarà fino alla fine.

Ora non parliamo di fine, siamo solo all'inizio. «sapete che cosa c'è in fondo a questo zaino? Vediamo...» Gioele estrae un canotto. Lo guardo storto. «Dammi fiducia, baby!» strizza l'occhio e inizia a gonfiare. «io scommetto che un bambino qui vuole mettere i piedi a mollo!» «vuoi portarlo in acqua?» domanda Fabrizio un po' preoccupato.

«Tutti andremo a fare il bagno! Siete pronti?» «dove mettiamo la bombola? È pesante!» Gioele mostra l'utilità del canotto, è proprio un genio. Spoglio Andrea mentre Fabrizio lo tiene in piedi e piano piano lo accompagnamo in acqua. Mio figlio è un pesciolino, ha sempre adorato l'acqua, è il suo ambiente naturale. Ha fatto molta riabilitazione nelle piscine e l'adora.

La giornata scorre serena e felice, di quelle che non credevo possibili, ormai. Andrea si addormenta sfinito, e insieme alla sua Oss, lo preparo per la notte senza svegliarlo. «È stata una giornata meravigliosa!» rivelo con le lacrime agli occhi. Lei mi abbraccia e mi fa coraggio. «Ne avrete ancora un'infinità, Sara. La scienza spesso ha dei limiti che i miracoli non hanno. Io ho fede, Sara. Abbi fede anche tu e non stare a pensare alla fine, vivi tutti i giorni come oggi e saranno eterni.» Lauren ha ragione su tutto. «È quello che ho intenzione di fare. A domani.» ci congediamo e raggiungo i ragazzi che mi attendono in auto.

«Tutto bene?» domanda Gioele. «Dorme beato. Si è divertito molto e io non ho parole per ringraziarvi!» Fabrizio intima il fratello di partire e Gioele accende l'auto e si avvia verso l'albergo. «Non devi ringraziare, è stata una bellissima giornata e lo ho fatto perché volevo farlo» replica Fabrizio. «per me ha significato molto. «ora puoi dirci che cosa ci nascondi? Non eri favorevole all'idea di presentarci tuo figlio, e poi hai cambiato idea...» sospiro e vuoto il sacco.

«Ho parlato con il medico appena arrivata e mi ha detto che Andrea non ha più molto tempo, il cuore sta cedendo e l'inevitabile...» Fabrizio mi abbraccia senza farmi finire la frase. « Shh, ho capito tutto, ed è quello che temevo. Non sarai sola, noi saremo al tuo fianco sempre. Potrai contare su di noi per qualsiasi cosa.» Gioele si asciuga le lacrime in silenzio. Lo vedo dallo specchietto retrovisore. «Come intendi fare ora?» «La prossima settimana lo vengo a prendere e lo porto via con me. È ora che conosca cosa vuol dire vivere in una vera casa e... dovete aiutarmi a dirlo a suo padre. La sola idea mi fa stare male ma è giusto che si conoscano»

«Hai ragione, Sara! Hanno il diritto di sapere. Oh, guardate! C'è una festa paesana, vi va di scendere a mangiare qualcosa?» Affamati diamo l'okay a Gioele e ci dirigiamo verso il casottino delle ordinazioni.
Fabrizio ordina di tutto e poi andiamo a prendere posto al tavolo. Parliamo di tutto, mi pongono tante domande alle quali fornisco tutte le risposte, tali da dare un quadro chiaro su come sarà quando riporteremo a casa Andrea.

Sembrano felici di questa novità e io non riesco a credere a quanto sono fortunata ad averli accanto. Gioele è quello che più mi colpisce dei due. Se solo penso a chi era qualche mese fa, stento a crederci. A quest'ora è ancora molto caldo e la birra fresca ha accompagnato bene le pietanze tipiche e siamo tutti allentati. Sbronzi no, ma allentati. Ci alziamo dalle panche e tutti abbracciati percorriamo i vicoli del paese, fino ad arrivare in una piccola piazza dove delle coppie giovani stanno facendo un gioco.

«Ehi, voi!» un ragazzo fa un cenno con la mano invitandoci a raggiungerlo. Ci avviciniamo per sentire cosa ha da dirci e ci prega di partecipare al gioco perché scoperti di una coppia. Il gioco della mela sembra facile e innocuo, perciò accettiamo. Ho due compagni dalla mia parte e il  rischio di finire a baciare uno sconosciuto non esiste.
«Il gioco è semplice, ragazzi. Dovete agganciare con i denti la mela che è appesa al filo e mangiarla entrambi, chi delle sei coppie impiegherà minor tempo avrà vinto, e si aggiudicherà la notte al Phunambol Black!» ci guardiamo affascinati mentre finisce di spiegare.

Non sappiamo cosa e dove sia questo posto, ma non approfondiamo. Decidiamo di accettare la sfida poiché ci sembra fattibile, divertente, e come piace a noi, sensuale e intrigante.

Il primo in gara è Gioele.
Occhi negli occhi attendiamo il via.
«Siete pronti, mangiatori accaniti di mele? Tre, due, uno... Via!!!»

🍏🍎

Vi ho fatto penare questo capitolo, lo so e vi chiedo scusa. Sono molto impegnata con il lavoro, l'ambiente familiare e la promozione di My little Oss che mi sta regalando tante soddisfazioni. Sono coinvolta anche in un progetto molto interessante di cui non posso rivelarvi nulla per il momento, ma a tempo debito sarete i primi a deliziare di ciò. Come avrete visto su questo capitolo, Sara si trova davanti a una terribile notizia che trasformerà in gioia e amore puro, solo come una madre che ama il proprio figlio sa fare. La rivelazione sono stati Gioele e Fabrizio che hanno accolto Andrea a cuore aperto. Non è da tutti. Se ben ricordate il prologo, durante il gioco succederà qualcosa che li unirà in una passione sfrenata per molto tempo... presto vi regalerò il capitolo che tanto aspettavate. Promesso!!!
Colgo l'occasione per farvi i più sentiti auguri di buon Natale 🎄. Siete speciali ♥️.

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