Holly e Benji: La pazienza di...

By _Haysir_

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Le sue prese in giro, un amore che non passa mai, anzi con il tempo cresce sempre di piΓΉ, ma se poi arrivasse... More

Capitolo 1 prima parte.
Capitolo 1 seconda parte.
Capitolo 2 prima parte.
Capitolo 2 seconda parte.
Capitolo 3 prima parte.
Capitolo 3 seconda parte.
Capitolo 4 prima parte.
Capitolo 4 seconda parte.
Capitolo 5 prima parte.
Capitolo 5 seconda parte.
Capitolo 6 prima parte.
Capitolo 6 seconda parte.
Capitolo 7 seconda parte.
Capitolo 8 prima parte.
Capitolo 8 seconda parte.
Capitolo 9 prima parte.
Capitolo 9 seconda parte.
Capitolo 10 prima parte.
Capitolo 10 seconda parte.
Capitolo 11 prima parte.
Capitolo 11 seconda parte.
Capitolo 12: Epilogo.
Hakuouki: Quando le stelle si allineano.

Capitolo 7 prima parte.

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By _Haysir_


Bruce incomincia a correre verso un cancello semi aperto, dalla sua bocca escono rivoli di saliva. Inizialmente pensavo che si trattasse di una ragazza, ma quando inquadro il suo stesso soggetto faccio una faccia schifata nel vedere una quantità di campo da calcio.

Io:-"Adesso sbavi pure per i campi da calcio Bruce?"

B:-"Tu non comprendi minimamente la gioia dei miei occhi. Benji è il solito fortunato. GUARDA IN CHE RAZZA DI PARADISO SI ALLENA!"

Io:-"Il paradiso terrestre."

P:-"Bruce ha ragione. È un posto meraviglioso e Benji è stato fottutamente fortunato."

?:-"Puoi dirlo forte Paul. Allenarsi in questi campi è una meraviglia."

T:-"BENJI!"

B:-"Ciao ragazzi ci si rivede finalmente. Holly ci sei anche tu! Mi fa piacere che ti sia ripreso."

H:-"Ciao Benji, ti trovo bene fortunatamente."

B:-"Ho preso pallonate peggiori da Schneider."

M:-"Allora sei vivo! Perché cavolo non mi hai riposto? Sai pensavo che fossi finito in ospedale per un arresto cardiaco."

Lo guarda maliziosa, mentre lui la fulmina con lo sguardo. Chissà di che cosa staranno parlando...

B:-"Ho appena finito gli allenamenti, il tempo di farmi la doccia che sono venuto a salutarvi, però si ci sono andato vicino."

Mal gli scoppia a ridere in faccia asciugandosi le lacrime, si è appoggiata alla sua spalla per sorreggersi mentre Benji le da dei pizzicotti sulla mano.

B:-"Sei una bastarda, sappilo."

M:-"Come se non lo sapessi e aggiungo anche un da che pulpito."

B:-"Fanculo stronza."

M:-"Se non ci fossi io tu a quest'ora chissà che cazzo facevi."

B:-"Se tu non ci fossi il mondo sarebbe un posto migliore mia cara."

M:-"Certamente, che te lo dico a fare."

Benji si volta verso di noi della Toho, siamo gli unici che ancora non l'hanno salutato e che non hanno aperto bocca.

B:-"Vedo che ci sei anche tu morto di fame."

M:-"Sta zitto stronzo di merda."

B:-"L'ultima volta te la sei cavata soltanto perché ero infortunato, ma domani in partita nessuno dei tuoi insulsi tiretti da micio spelacchiato arriveranno in rete."

Sento Mark fremere dalla rabbia e stringere forte i pugni.

Io:-"Mark... per favore non fare cazzate..."

M:-"Quanto vuoi scommettere che invece ci spedisco anche la tua schifosissima faccia?"

Benji ride sguaiatamente mentre si sistema il cappello sulla testa.

B:-"Sei un povero illuso, ma se vuoi crederci fa pure, quando non si realizzerà sarò molto più contento di vedere la tua faccia in lacrime."

Tiro Mark per la maglia prima che parta dritto dritto per mollargli un cazzotto sul naso.

M:-"Mollami altrimenti mi porto dietro anche te."

Mi gli paro davanti con le braccia incrociate al petto.

Io:-"Non ti permetterò di fare cazzate."

M:-"Spaccargli la faccia non è una cazzata sai?"

Io:-"Tu fallo e vedrai come ti troverai in panchina a far compagnia a Holly e a Julian."

B:-"La tigre si è fatta mettere il collare da una poppante?"

Io di matura ho la soglia della pazienza molto bassa e Benji l'ha superata di gran lunga.

Io:-"Sta zitto idiota."

Mi volto verso di lui furente.

B:-"Se non sto zitto come dici tu che succede?"

Mi sta provocando! Brutto figlio di puttana che non è altro. Oddio mi dispiace insultare sua madre non l'ho mai conosciuta quindi non so dire come sia, ma se è come il figlio mi devo solo fare la croce sopra.

Mi osserva con uno sguardo pieno di sfida il che mi fa ribollire come un vulcano in eruzione.

Io:-"Succede che ti faccio ingoiare le palle."

B:-"Quanto siamo volgari, lo sai che una bambina della tua età non dovrebbe rivolgersi ai più grandi in questo modo? Non sei rispettosa."

M:-"Benji dacci un taglio che altrimenti finisci male."

B:-"Non ti intromettere."

Mi avvicino a lui e gli mollo una ginocchiata so gioielli di famiglia.

B:-"Aia che male! Sei impazzita?"

M:-"Che ti avevo detto?"

Mark se la ride di gusto mentre Benji lo guarda furente e ancor peggio squadra me.

Io:-"Sei tu l'idiota che mi ha provocata. Ti piace giocare? Eccoti accontentato!"

B:-"Devo essere sincero non mi aspettavo che lo facessi sul serio. Aia... rischiavi di castrami stupida."

Io:-"Preferisco essere considerata stupida che altezzosa e arrogante come te! Ma chi cazzo ti credi di essere? Eh!"

M:-"Penso che tu l'abbia massacrato abbastanza Gattina."

Gattina? Ma come cavolo se ne esce quell'altro? Da topo sono passata ad essere un gatto... qualcuno vuole chiamare l'elegante? Grazie al cielo le braccia non mi si possono staccare dal corpo altrimenti mi sarebbero già cadute da un pezzo.

B:-"Gattina? Ma siamo seri?"

Già mi prende abbastanza poco per il culo, adesso con questo nomignolo del cazzo si rifarà per tutti gli anni che è stato qui in Germania.

Io:-"Non infierire altrimenti la seconda ginocchiata ti cambierà i connotati."

B:-"Non mi va di giocare le mie palle, ci tengo e mi servono."

Mal gli da una gomitata in segno di smetterla mentre lo guardo allibita e mi chiedo come cazzo faccia a piacermi. COME? Che ho fatto di male per stare dietro ad uno del genere? Evidentemente è la punizione per qualcosa che ho combinato in una mia vita passata perché non mi posso spiegare altri motivi.

Gli volto le spalle, afferro la mano di Mark e lo trascino via, inspiegabilmente ho incominciato a piangere e non mi va che gli altri mi vedano.

M:-"Grandioso..."

Mark si lascia guidare senza proferir parola mentre sento gli sguardi di tutti addosso.

***

Mal gli batte le mani in segno di applauso.

M:-"DA 1 A 10 QUANTO SEI COGLIONE?"

Benji fa una faccia contorta mentre li guarda andar via mano nella mano.

B:-"Lascia perdere. Io devo andare, ci vediamo domani."

Anche lui se ne va. Si sente sconfitto, ma non tanto per aver ricevuto una ginocchiata sotto la cintura, ma per averli visti andar via assieme.

Mai come ora desidera spaccare la faccia a quel bastardo di Lenders, se lui non ci fosse mai stato adesso lei sarebbe sua senza problemi perché non si sarebbe dovuto guardare le spalle da nessuno.

Invece c'è e deve rompere il cazzo! Gliela deve portare via! Ha sbagliato tremendamente a fare i suoi calcoli, come ha sbagliato a provocarla in quel modo, si sarebbe immaginato più una scena in cui lei gli chiedeva di smetterla di chiamarla ragazzina o poppante, di fare una di quelle faccette offese e adorabili, invece no per poco non ci lasciava le palle.

B:-"Deve aver preso lezioni di karatè da quel sacco di merda di Warner. Che male cane e qualcosa mi dice che si è anche trattenuta. Giusto perché le piaccio, solo per quello, altrimenti adesso canterei nel coro delle voci bianche."

Si passa una mano tra i capelli mentre poggia la testa sul tettuccio della macchina.

B:-"Sei un deficiente Benijamin Price. Con lei non riesci a far altro, eppure ci sarebbero tante cose che vorresti farle."

Sale in macchina e velocemente torna a casa, dove riceverà un'amara sorpresa.

***

Salgo furente nel bus assieme a Mark che si siede al mio fianco.

M:-"Calmati per prima cosa, invece per seconda ti faccio i miei complimenti l'hai trattato come si merita."

Io:-"Le palle che gli servono tanto gliele ficco negli occhi! Non lo sopporto più Mark! Non posso reggerlo per l'intero torneo, mi è umanamente impossibile!"

M:-"Ignoralo."

Io:-"Anche allora devi ignorarlo! Volevi forse che il mister ti rispedisse in Giappone? Mark devi stare attento a come ti muovi, te l'ho sempre detto e adesso lo devi fare il doppio perché Marshall era il suo mentore privato, l'ha cresciuto come se fosse suo figlio è logico che poi si schieri dalla sua parte piuttosto che dalla tua nonostante tu abbia ragione. Capito? Invece a me non frega letteralmente un cazzo delle conseguenze che mi attenderanno per questo teatrino del cavolo che è stato allestito prima. Ah è un'altra cosa..." gli tiro delle botte sul braccio "-... non ti azzardare mai più a chiamarmi gattina davanti agli altri altrimenti ti massacro. Avevamo un accordo accidenti! Io non ti avrei chiamato tigrotto e ti non mi avresti chiamata gattina davanti ad altre persone!"

M:-"È stato più forte di me, scusa non lo farò più giuro. Ma vedere la sua faccia quando ti ho chiamata così è stata la cosa più appagante della mia vita!"

Io:-"Si come no... comunque dopo mi attenderà una bella lavata di capo dal mister. Che odio."

M:-"Hai fatto la cosa giusta nel trattarlo come un verme, a mio parere ci hai messo anche fin troppa poca forza."

Io:-"Non mi andava di spedirlo in ospedale. Spero per lui che abbia capito che con me non deve più scherzare in quel modo."

M:-"Credo proprio che l'abbia capito. Era sincero quando ha detto che non se lo aspettava quel calcio, infatti non ha fatto nulla per fermarti e quando ha intuito il pericolo ormai era già troppo tardi. A lui è rimasta in testa la bambina che eri una volta, non ha minimamente pensato che tu sia cresciuta e che sei cambiata."

Mi avvicina di più a lui e mi accarezza delicatamente un braccio mentre poggio la testa all'incavo della sua spalla. Stiamo un po' così finché le nostre labbra si toccano e si uniscono sempre di più in un bacio travolgente.

***

Malison si tappa la bocca per trattenere un urlo, è sull'orlo delle lacrime mentre guarda i due baciarsi. Infondo l'aveva sempre saputo e immaginato che presto i due si sarebbero baciati, ma nonostante questo fa male ugualmente. Scatta loro una foto per poi sparire lasciandoli soli.

M:-"Adesso capisco come si sentiva ogni volta che io stavo con Benji e lei ci guardava come se le stessimo infilando in gola degli spiedini roventi. È la stessa sensazione che provo io adesso..."

Si mette una mano sul cuore e chiude gli occhi continuando a piangere.

***

Come arriva in casa butta le chiavi sul mobile dell'ingresso e si lancia sul divano poco aggraziatamente.

B:-"Fanculo... FANCULO!"

Scaraventa il suo cellulare contro il muro mandando in pezzi lo schermo.

B:-"Merda. Era nuovo..."

Si alza e lo raccoglie per valutare i danni.

B:-"È ancora acceso, ma domani dopo la partita andrò a comprarmene un altro."

Lo rimette accuratamente sul tavolino, ma come lo posa incomincia squillare.

B:-"Ci mancava solo mio padre per chiudere in bellezza."

Si smuove un po' i capelli prima di portarsi l'apparecchio all'orecchio e rispondere.

B:-"Ciao papà. Cosa vuoi?"

Maximilian Price è adir poco irato e scaglia un pugno sulla sua scrivania.

M:-"COSA VOGLIO? VOGLIO CHE LA PIANTI DI FARE CAZZATE! ECCO COSA. HAI DELLE RESPONSABILITÀ PER LA MISERIA, NON SEI PIÙ UN BAMBINO BENJAMIN!"

Benji fa un'espressione sgomentata e allo stesso tempo infastidita non capendo a cosa sia dovuto il discorso di suo padre.

B:-"NON È GIORNATA SE TI CI METTI ANCHE TU CON I TUOI ENIGMI TI GIURO CHE RIATTACCO LA CHIAMATA!"

M:-"MI HA CHIAMATO L'AVVOCATO RAZZA DI SCEMO! UNA RAGAZZA TI HA DENUNCIATO PER VIOLENZA SESSUALE! TE NE RENDI CONTO?!"

B:-"Eh... ma che dici?"

M:-"Hai capito benissimo! Inoltre dice anche di essere incinta."

B:-"MA CHI È QUESTA?"

M:-"Maria Schneider."

Il cellulare gli cade nuovamente dalle mani e questa volta si spegne del tutto non dando più segni di vita. Per quanto la situazione e la notizia datagli da suo padre siano devastanti un pizzico di fortuna si è schierata dalla sua parte impedendogli di vedere la foto che Malison gli invierà tra poco.

Quella foto per lui avrebbe segnato la fine come l'attentato che distrusse le torri gemelle.

Si lascia andare in ginocchio sul pavimento, gli occhi fissi nel vuoto e le parole di suo padre, di Maria, i momenti che avrebbe voluto passare con Francesca gli vorticano attorno tenendolo stretto in una morsa.

B:-"La storiella... ecco qua... mi manderà in rovina... per di più incinta... io mi ammazzo.

In un attimo mi è caduto il mondo addosso, tutto è andato in pezzi come il mio cellulare."

Si mette le mani nei capelli per la disperazione e scuote la testa, le lacrime gli bagnano il volto nel pensare alla ragazza che gli piace tanto, è riuscito a rovinare tutto: sia il presente che il futuro. Però se per Benji le cose si stanno mettendo parecchio male dall'altra parte di Amburgo in una delle tante stanze dell'albergo in cui i ragazzi della nazionale giapponese alloggiano c'è una coppia che si lascia trasportare da una travolgente passione.

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