~Perfectly Wrong~ S.M.

By shawnmyall

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Skylar dopo la morte della madre è costretta a trasferirsi in Canada col patrigno. Dopo quello che ha passato... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
TRAILER + CAST
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
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Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Ringraziamenti
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Capitolo 45

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By shawnmyall

"Questa è buona!" sbuffo leggendo il titolo della notizia in prima pagina sul giornale di oggi, o meglio dire, la notizia in prima pagina sul giornale di ieri, e di ieri l'altro pure.

È da una settimana che non si parla d'altro.

"Ragazzina fa rinchiudere il patrigno violento in prigione"

"Giovane ragazza si difende armata contro suo padre"

"Orfana di madre scampata ad un'aggressione al parco"

Ne ho lette veramente di tutte i colori.
Fortunatamente nessun giornale ha riportato informazioni private, nessuno sa che la ragazza in questione sono proprio io.

Ancora non ci credo che potrebbe essere tutto finito per davvero. L'ultima parola spetta ancora al giudice, che deciderà durante l'udienza che ci sarà fra due mesi circa.

L'idea di rivederlo mi spaventa, ma sono pronta a dire tutta la verità, a raccontare tutto quello che quel mostro ha fatto passare a me e a mia madre.
Sono sicura che finirà in carcere per il resto dei suoi giorni.

In centrale mi hanno rassicurata dicendo che sarò affiancata da un avvocato durante tutta l'udienza, e che potrò usufruire di un aiuto da parte dello stato per continuare a studiare e a pagare le bollette.

Accendo la macchinetta del caffè e lascio che il profumo pungente arrivi dritto alle narici.
Settimana prossima dovrei anche ritornare a scuola, ciò vuol dire che dovrò riabituarmi all'idea di vedere Shawn tutti i giorni e di essere totalmente ignorata da lui.
Per non parlare di Madison, Sam e Nash.

Scuoto la testa come per distrarmi da quel pensiero, e verso il caffè fumante all'interno di una tazza di ceramica.
Avvicino le labbra e dopo aver soffiato sulla nube di calore faccio scivolare il liquido bollente lungo la mia gola.

Strizzo gli occhi quando un raggio di sole mi colpisce in pieno volto.
Un primo segno del fatto che la primavera è quasi alle porte.

Mi siedo sulla penisola della cucina, sistemandomi proprio accanto alla finestra, e perdo qualche minuto ad osservare i colori della natura, così diversi rispetto a qualche settimana fa.

Il cielo è azzurro, ma pur sempre sovrastato da qualche nuvola bianca.
Le foglie ricoprono gli alberi che circondano il vicinato, a terra comincia a spuntare qualche timido fiorellino.

DRIIN

Volto di scatto la testa versa la porta, convinta di essermi appena immaginata il suono.

DRIIIN

Stavolta, sicura di aver sentito bene, cammino a passo svelto verso l'ingresso, mentre il campanello continua a suonare imperterrito.
Che sia un poliziotto? Forse devono farmi altre domande?

Apro la porta, e la figura che mi si para davanti mi fa mozzare il fiato in gola.
Le labbra mi si schiudono involontariamente, mentre la mano che era sulla maniglia comincia a tremolare.

"Parla di te, non è vero?" domanda con occhi velati indicando il quotidiano che tiene nella mano destra.
Potrei giurare che anche la sua mano stia tremando, come il resto del suo corpo.

Apro la bocca per parlare, ma da essa non mi esce un singolo suono. Le parole mi muoiono in gola.
Mi limito ad annuire, senza riuscire a staccare gli occhi dalle sue iridi verdognole.

Lui chiude gli occhi e serra le labbra, lasciando cadere a terra il giornale.
Si passa una mano fra i capelli, tirando i ricci lunghi fra le dita.

"Puoi...potresti ti prego spiegarmi cosa cavolo sta succedendo, Skylar?" domanda Shawn con un fil di voce.
Rabbrividisco sentendo il mio nome uscire dalle sue labbra, il suo tono così basso.

Deglutisco il groppo di saliva che mi si era formato in bocca, e sposto una ciocca di capelli che mi ricadeva sul volto.

"Entra" sussurro spostandomi di lato, mentre il tessuto del suo cappotto sfiora il mio braccio.

Shawn si sistema in piedi al centro della sala, mentre io mi metto dalla parte opposta, con la schiena appoggiata al muro freddo.
Ci separano giusto una manciata di metri, che sembrano pochissimi ma al contempo un'infinità.

Indossa un maglione nero che aderisce alla perfezione al suo busto, fasciandogli le braccia che sono incrociate al petto.
Muove nervosamente il piede a terra mentre aspetta che io inizi a parlare.

È così strano essere nella stessa stanza con lui.
Sembrano passati secoli dall'ultima volta.

Non riesco a smettere di torturarmi le pellicine delle dita, e il mio sguardo saetta da una parte all'altra della stanza, incrociando poi il suo.

So che nei miei occhi riesce a leggere tutta l'ansia e la preoccupazione che provo in questo momento, e infatti mi fa un cenno con il capo per rassicurarmi, sollevando appena l'angolo della bocca.

Lascio ricadere la mani lungo il busto, e ricambio il suo cenno.

Prendo fiato e inizio a parlargli, inizio a raccontargli di tutte le volte che ho visto David picchiare mia madre, di quando ha deciso di trasferirsi a Toronto per cambiare vita, del fatto che lui non ci sia mai stato per me, che sia stato sempre una figura assente.
Gli dico della chiavetta, della merda in cui era immischiato, delle minacce che arrivò a farmi, delle foto ricatto, del motivo per cui io abbia scelto di rompere con lui e di allontanarmi anche dagli altri.
Gli spiego come mi sono sentita quando questa tempesta mi ha travolta, spingendomi sott'acqua senza alcuna pietà.
Della paura fottuta che ho avuto quando ho chiamato la polizia dicendo loro di venire al parco dieci minuti dopo l'orario prefissato da me e David, della sensazione che ho provato guardandolo con la faccia sull'asfalto e i polsi ammanettati.
Gli parlo di come sono state quelle ore infinite alla centrale, mentre ero da sola, a ripetere centinaia di volte la stessa storia, e gli parlo anche dell'udienza a cui dovrò andare, nella speranza di vincerla e far crepare David dietro alle sbarre.

Dico a Shawn tutto quello che mi passa per la testa, tutto quello che è successo in questi mesi, e quasi non mi rendo conto di star gridando, e del fatto che ora lui sia estremamente vicino, pericolosamente vicino.

Le parole fuoriescono dalle mie labbra senza che io possa mettere loro un freno, mentre lui continua ad ascoltarmi in silenzio, senza mai staccare i suoi occhi dai miei.

Continuo a parlare finché non rimango senza fiato, finché non gli dico tutto quello che deve sapere.

"Dio...Sky. Non posso credere che tu abbia affrontato tutto questo...da sola" dice con voce incrinata.
Una piccola lacrima scivola lungo la sua guancia.
Non avevo mai visto Shawn piangere.

Senza che me ne accorga la mia mano si posa su di essa, e il contatto improvviso con la sua pelle mi fa rabbrividire.
Anche lui, come me, è sorpreso da questo gesto.

Abbasso lo sguardo imbarazzata, ma quando tento di togliere la mano la sua me lo impedisce.

"Non ho detto niente per proteggere te, per proteggere i ragazzi" sussurro, come per paura che alzando la voce potrei spezzare la serenità di questo momento. "Non sapevo cosa fare Shawn, e ho scelto di mentire. Ma così ho perso tutti, ho perso tutti..." lascio la frase a mezz'aria per colpa dei singhiozzi.

Sento le braccia di Shawn spostarsi rapidamente e avvolgermi fra di esse, stringendomi contro di sé.

Poso la guancia bagnata contro al suo petto, proprio all'altezza del cuore.

"Non ci hai mai persi Sky" dice accarezzandomi i capelli, cullandomi dolcemente.

Sollevo di qualche centimetro la testa, quanto basta per incrociare il suo sguardo.

"Tu sei...la persona più coraggiosa che io abbia mai incontrato Skylar"

"Coraggiosa non mi sembra la parola più adatta"

"Scherzi, non è vero? Hai praticamente attraversato l'inferno, e ne sei uscita vincente. Tu non sei solo coraggiosa, sei fortissima, sei speciale" sentenzia accarezzandomi il volto.
"Io però ti chiedo solo una cosa" continua poi.

"Cosa?"

"Non mi aspetto che tu mi dica tutto ciò che riguarda il tuo passato, voglio che tu lo faccia solo quando ti sentirai pronta. Ma ti prego, voglio rimanere nella tua vita, voglio esserci per te. Permettimi di restarti accanto, te lo chiedo perfavore Sky, non escludermi dalla tua vita, non allontanarti di nuovo da me" chiede con sguardo supplicante, tenendomi il viso racchiuso fra le sue mani.

Osservo il suo petto che si alza e si riabbassa sempre più velocemente, e nei suoi occhi potrei leggerci un lampo di paura.

Dopo tutto quello che gli ho detto pensavo che sarebbe scappato, che avrebbe cercato di rimanere lontano da me e da tutti i miei casini.

E invece vuole restare.

"Io te lo prometto Shawn"

Le sue labbra lasciano intravedere un sorriso bianco, le sue braccia mi spingono più vicino, e fa combaciare le nostre fronti.

Il suo respiro così caldo e familiare mi soffia dolcemente sulle labbra.
Allaccio le braccia al suo collo e lascio che il mio naso sfreghi contro al suo, provocandogli una risata.

Le sue dita stringono la presa sulla mia vita, e i nostri petti si scontrano.
Oramai quelli che ci separano sono solo pochi millimetri.

Accarezzo con il palmo la sua guancia soffice, e percorro con le dita il contorno delle sue labbra rosee.

"Hai deciso di farmi dannare, non è così?" domanda sorridendo di sbieco, per poi far finalmente incontrare le nostre bocche, che cominciano a rincorrersi, l'una alla disperata ricerca dell'altra.

È un bacio affamato, un bacio che entrambi desideravamo da tanto, da troppo.

Le mie mani viaggiano rapidamente fra i suoi capelli, mentre le sue si infilano sotto la felpa, stringendosi sui miei fianchi.

Nel giro di pochi secondi mi sento sollevare da terra, Shawn si muove per la stanza con me in braccio e finiamo per cadere sul divano.

Le nostre risate riecheggiano nella sala, suono che viene rimpiazzato da dei respiri affannati quando le nostre labbra ricominciano a cercarsi assiduamente.

Sento le guance arrossare quando le sue mani mi sfilano la felpa della testa, facendomi rimanere in reggiseno.
Senza pensarci due volte gli sfilo il maglione e lo getto a terra, lasciando scivolare le mani lungo tutto il suo corpo, desiderando di più, desiderando lui.

"Shawn" lo fermo mentre le sue labbra stavano lasciando una scia di baci lungo la clavicola.

"Sto correndo troppo? Scusa se vuoi poss..."

"Voglio fare l'amore con te" dico decisa.

Lui si ferma e mi guarda sorpreso.

"Sei sicura?" domanda accarezzandomi il ventre.

"Sicurissima"

Sorride, e dopo avermi dato un altro bacio a fior di labbra tira fuori dal portafoglio un involucro di carta che strappa con i denti.

Ci liberiamo di tutti i vestiti e ci infiliamo sotto la coperta, stringendoci tra di noi, attirandoci sempre più vicini, ponendo lo spazio che ci separava uguale a zero, diventando una cosa sola.

Butto la testa all'indietro mentre la sua bocca percorre ogni centimetro del mio corpo, con i nostri bacini che seguono un ritmo lento, dolce.

Mordo piano le sue labbra e gioco un po' con i suoi capelli, mentre lo sento ansimare sempre di più.

La bocca mi si schiude quando sento di star per arrivare al culmine, e il movimento dei nostri bacini assume un ritmo più serrato.

"Ti amo, Shawn" sussurro arrivando all'apice del piacere, subito seguita da Shawn.

"Ti amo anche io, Sky" dice riservandomi un altro bacio, lungo, casto, un bacio pieno di amore.


Spazio Autrice

Buonasera lettori, e soprattutto buon natale in ritardo!!
Oggi siamo arrivati a 50K letture, ancora non ci credo🥺🥺
Come regalo ho deciso di lasciarvi questo capitolo, spero vi piaccia❤️

Alla prossima,
-Carli💗

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