Mr. Arroganza

By Sil64Eaton

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Morgan ha tutto ciò che vuole nella vita: ha buoni voti a scuola, una famiglia unita ed è una delle ragazze p... More

Capitolo I (e Cast)
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVII
Capitolo XXVIII
Capitolo XXIX
Capitolo XXX
Capitolo XXXI
Capitolo XXXII
Capitolo XXXIII
Capitolo XXXIV
Capitolo XXXV
Capitolo XXXVI
Capitolo XXXVIII
Capitolo XXXIX
Capitolo XL
Capitolo XLI
Capitolo XLII
Capitolo XLIII
Capitolo XLIV
Capitolo XLV
Capitolo XLVI
Capitolo XLVII
Capitolo XLVIII
Capitolo XLIX
Capitolo L
Capitolo LI
Capitolo LII
Capitolo LIII
Capitolo LIV
Capitolo LV
Capitolo LVI
Capitolo LVII
Capitolo LVIII
Capitolo LIX
Capitolo LX
Capitolo LXI
Capitolo LXII
Capitolo LXIII
Capitolo LXIV
Capitolo LXV
Capitolo LXVI
Capitolo LXVII
Capitolo LXVIII
Capitolo LXIX
Capitolo LXX
Capitolo LXXI
Capitolo LXXII
Capitolo LXXIII
Capitolo LXXIV
Capitolo LXXV
Capitolo LXXVI
Capitolo LXXVII
Capitolo LXXVIII
Capitolo LXXIX
Capitolo LXXX (epilogo)
Ringraziamenti
Capitolo bonus (Kyle's pov)
Spin-off
Capitolo bonus (Kyle's pov)
Capitolo bonus (Kyle's pov)
Storia su Kyle

Capitolo XXXVII

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By Sil64Eaton

Potete leggere un attimo l'annuncio alla fine del capitolo? Grazie mille, è davvero importante per me e per la storia ❤️

Il giorno dopo mi alzo presto e, stranamente anche per me, vado a correre, nonostante faccia freddo e in giro ci sia ancora la neve.

Omar mi ha mandato alcuni messaggi, ma l'ho ignorato, un po' perché dovrei inventarmi qualcosa sulla mia bugia di ieri, ed un po' perché non mi sembrava giusto scrivergli mentre riflettevo sulle parole di Anderson.

Non posso ancora credere che pensava che lo conoscessi, come se fossimo amici. Cioè, passiamo le domeniche insieme e in queste settimane alcune ore insieme, ma io non penso che lui mi conosca.

Sono solo le nove del mattino quando mi fermo da uno Starbucks per prendere un frappuccino. Sto correndo da un'ora ed un quarto e le mie gambe chiedono pietà.

Molto probabilmente, però, dopo continuerò. Ho bisogno di levare lo stress e non pensare e correre è l'unica opzione che ho.

Non corro da davvero tanto. Quando ero piccola andavo con Luis e Nate, perché loro facevano atletica e si allenavano. Poi hanno smesso ed io con loro. La considero una cosa nostra ma, ogni tanto, lo faccio da sola in loro onore.

Oggi, più che per loro, lo faccio per me stessa.

«Un frappuccino al cioccolato, grazie.» Sorrido al cameriere che mi chiede l'ordinazione. In giro non c'è praticamente nessuno ed io non devo avere il miglior aspetto: nonostante faccia freddo sono sudata e stanca, i capelli scompigliati ed il fiatone.

«Ecco a te.» Esclama lui dopo qualche minuto, dandomi il mio amato frappuccino. Pago, lo ringrazio, prendo la bevanda e esco di nuovo all'aria aperta.

Non voglio stare ferma a fissare il vuoto, così inizio a passeggiare per le strade più famose di Ottawa.

Essendo sabato mattina non c'è quasi nessuno in giro, eccetto per chi corre o per alcuni negozi, anche se la maggioranza di questi aprono alle dieci.

«Morgan?» Una voce mi chiama e, quando mi giro, sono sorpresa di trovare Sebastian.

«Tian.» Affermo sorpresa, poi mi riprendo. «Ciao.»

«Da quando corri?» Inarca un sopracciglio e guarda divertito, poi, il mio frappuccino, che ho sorseggiato solo per metà.

«L'ho sempre fatto, solo negli ultimi tempi avevo smesso.» Ultimi tempi, ovvero cinque anni.

«Capisco.» Mette le mani nelle tasche e si dondola sui talloni. So cosa sta pensando: probabilmente Kyle gli ha raccontato tutto.

«Tu cosa ci fai qui?»

«Sto andando all'ospedale.» Sebastian sembra preoccupato mentre lo dice, come se non avesse dovuto dirmelo.

«Ospedale? È successo qualcosa?» Faccio un passo verso di lui, dato che siamo qualche metro di distanza e parliamo a voce alta. Magari non vuole urlare a mezza Ottawa perché ci sta andando.

«Già...» Mentre mi risponde il telefono gli squilla. Mi chiede scusa e risponde. Faccio finta di non ascoltare, guardandomi intorno, ma in realtà ascolto.
Ma hey, non è colpa mia se sono curiosa.

«Kyle?» Risponde Tian al telefono. «Sì... sì, sto arrivando... okay, a tra poco.»

Chiude la chiamata e ritorno a guardarlo. Mr. Arroganza è all'ospedale?
«Anderson sta bene?»

Non è che ieri era così deluso da te che ha provato a suicidarsi? Dice una vocina nella mia testa, ma l'idea mi sembra così ridicola che scuoto la testa per scacciare il pensiero.

«Sì.» Sebastian si gratta la nuca, imbarazzato. «Adesso devo andare Morgan, ci-»

Lo stoppo prendendolo per un braccio, dato che stava già sfrecciando via. «Tian, aspetta. Kyle sta sul serio bene?»

Mi guarda negli occhi, e ignoro il sorrisetto che fa. «Sì, Morgan. Lui sta bene.»

Che poi, che me ne importa a me se sta bene o male? Io sono la prima a volerlo strozzare o investire con la macchina.

«Allora chi c'è all'ospedale?» Insisto, non lasciandogli il braccio. Qui gatta ci cova.

«Morgan...» Alza gli occhi al cielo e poi mi fa un sorriso di scuse, come per dire "vorrei dirtelo, ma non posso perché il mio migliore amico è un deficiente".

«Non lo dirò a nessuno.» Gli lascio il braccio e mi metto una mano sul petto, a mo' di promessa. «Giurin giurello.»

Sebastian scoppia a ridere, poi si ricompone e cede. «All'ospedale c'è Charlotte. Ma non dire niente a nessuno, sopratutto a Kyle. Se sa che te l'ho detto sono un uomo morto.»

Non ho idea del perché Charlotte sia all'ospedale, e avrei altre mille domande da fargli, ma Tian si sporge per darmi un abbraccio e poi se ne va, dicendo che deve far in fretta.

Che per caso Charlotte sia incinta?
Di certo non proverei pietà per lei o per Kyle.

Scuotendo la testa, faccio retro-front e torno a casa, finendo il mio frappuccino.

È ovvio che tutto gira intorno a Charlotte.
Nonostante anche io sia popolare, sopratutto dopo il fantastico video che ha pubblicato Kyle, non raggiungerò mai la fama di Charlotte. Letteralmente tutte vogliono essere lei e pagherebbero per essere sue amiche.

Non mi sorprende che siano tutti così allarmati se va all'ospedale. Probabilmente c'è una fila per vederla.

Alla fine decido di ignorare i problemi degli altri e concentrarmi sui miei, che sono già tanti. Per cui prendo il telefono e rispondo a Omar, dicendo di essermi appena svegliata e che ieri mi si era spento il telefono.

È solo una piccola bugia, che però lo proteggerà dal fatto che lo stavo ignorando.

Entro in casa, ancora avvolta nel silenzio: i miei stanno dormendo.
Mi levo le scarpe e salgo le scale silenziosamente. Metto il frappuccino non ancora finito sulla scrivania e mi rimetto il pigiama.

So cosa starete pensando. Che ti rimetti a fare il pigiama?

Mi rimetto a letto, portando il piumone fino al mento e facendo finta di dormire. Così se i miei entrano non capiranno che c'è qualcosa che non fa, mentre se sanno che sono andata a correre lo capirebbero all'istante.

Chiudo gli occhi mentre arriva pian piano il mal di testa. Alcune volte vorrei fermare il mio flusso di pensieri, perché non fa altro che incasinarmi e confondermi. Eppure non posso, sono costretta a sentire i miei pensieri e ad elaborarli.

Sono andata a correre per schiarirmi le idee e dimenticare i miei problemi, ma sono ritornata ancora più incasinata di prima.

Allora ragazzi, ho molti dubbi sulla copertina e sto pensando di cambiarla. Ho messo anche un sondaggio sul mio Instagram (Sil64Eaton) per far andare le due copertine a votazione, perché mi sembra giusto che decidiate anche voi. La nuova è al momento quella che è piaciuta di più. Adesso ve la lascio qui e per favore ditemi quale preferite. Grazie per i voti, i commenti e le visualizzazioni.
Vi amo 💕
-sil

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