Olivia, quella domenica, si fa trovare sotto casa mia alle sei del pomeriggio.
È sempre in clamoroso anticipo, ma almeno non è venuta dalla mattina come domenica scorsa.
«Qualche novità sul video della farina?» Chiedo alla mia migliore amica mentre cerco qualcosa da indossare.
Liv ha un vestito celeste, che le arriva sopra le ginocchia, e che risalta le sue forme.
Io mi metterò una felpa grigia e dei jeans, fregandomene se sono tutti eleganti.
«Ha più di centomila visualizzazioni.» Risponde in un sussurro e sussulta quando mi giro sconvolta verso di lei.
Strabuzzo gli occhi. «Centomila? In così pochi giorni?»
«Mi spiace, Morgan.» Olivia si alza e mi sfiora il braccio con una mano, come se fosse indecisa se aggiungere qualcos'altro oppure no.
Scrollo le spalle e mi allontano di qualche passo. «Non importa.» Invece sì che m'importa, penso tra me e me.
E come se non bastasse ho passato tutto sabato a telefono con Hilary, ragionando sulla vendetta che farà Kyle e su quello che posso fare io a lui.
Avrei chiamato Olivia o Savannah, ma non sono riuscita a trovare i loro numeri sull'elenco telefonico e, tra l'altro, Hilary conosce molto meglio Mr. Arroganza.
Lei potrebbe sul serio dirmi cosa farà, conoscendolo.
Il punto è che non ci siamo mai ritrovati a sfasciarci la macchina, o mettere farina nell'armadietto dell'altro e pubblicare il video su internet. Ci siamo solo e sempre insultati, ed i nostri dispetti erano innocui prima di questa settimana.
I nostri genitori, invece di migliorare la situazione, hanno combinato un bel casino.
«Va bene...» Liv si schiarisce la voce, poi accenna un sorriso. «Vuoi sentire il mio piano per conquistare Kyle?»
No. «Ma certo.» Mi ritrovo a fare un sorriso finto e sedermi sul bordo del letto, vicino la mia migliore amica.
«Grazie!» Liv batte le mani, su di giri. «Gli dimostrerò che si sbaglia, su quello che ha detto domenica scorsa. Farò esattamente come fai tu: lo criticherò e non sarò d'accordo su niente di quello che dice.»
La guardo per un paio di secondi di troppo, chiedendomi dentro di me se è seria oppure sta scherzando. «Liv...» Mi dispiace spegnere il suo sorriso. «Non credo funzionerà.»
Gli angoli delle labbra si abbassano. «Perché no?»
Mi mordo il labbro, cercando le parole giuste. «Kyle vuole dei dibattiti, ma non sempre. Devi essere una via di mezzo tra come ti sei comportata domenica sera e di come come ti vuoi comportare. Devi essere... te stessa, Liv.»
«La fai facile tu.» Sussulto quando mi rendo conto del tono accusatorio che usa verso di me. «Sono sicura che Kyle ha una cotta per te, non ti devi mica impegnare come faccio io. E sono anche sicura che tu, adesso, sia gelosa perché hai paura che te lo porto via.»
Okay, è ufficiale. Sta dando i numeri.
Ci sono alcuni secondi di silenzio, che vengono spezzati dalla mia risata.
Rido così forte che, ad un certo punto, devo tenermi la pancia con le mani. «Liv, Tu sei tutta matta! Io gelosa di Kyle, e lui innamorato di me?! Ma che ti sei fumata stamattina?»
Lei apre la bocca per ribattere, poi sembra cambiare idea e la richiude.
«Quando te ne accorgerai, sappi che io dirò "te l'avevo detto."» Poi si alza e mi dice di prepararmi, e va giù dai miei genitori.
Io scuoto la testa, pensando a quanto sia matta.
Uno, perché, pensare quello che a detto richiede molta fantasia, forse ad un livello addirittura extraterrestre e due, perché si sta comportando da vera psicopatica. Ci manca solo che mi dica di non provarci con il suo futuro ragazzo.
Non che lo voglia fare, sia chiaro.
Con un sospiro entro in bagno e mi cambio. Metto i jeans chiari e la felpa grigia dell'Università dei miei fratelli, che mi hanno portato quando sono tornati quest'estate. Ancora non posso credere che se ne siano andati, il tempo è passato decisamente troppo in fretta.
Lascio i capelli come sono, perché la pettinatura che ho non mi permette di conciarli in altri modi, e metto solo il mascara e la matita come trucco. Ma, al contrario di Liv, lo faccio per me stessa e per nessun ragazzo.
Quando scendo giù in salotto, vestita e pettinata, trovo la mia migliore amica che ride per qualche battuta -sicuramente squallida- che le ha rivolto mio padre.
«Andiamo?» Mia madre, elegante come sempre, irrompe nel salotto e sorride dolcemente a tutti. «Catherine mi ha mandato un messaggio, dicendo di andare quando vogliamo.»
«Quindi io mai.» Mi lascio scappare e Olivia mi dà una gomitata nelle costole per farmi stare zitta.
La guardo male, ma non dico niente. Infondo lo fa per me ed è meglio non peggiorare la situazione con i miei genitori.
Abbiamo tutti e tre e quindici minuti dopo siamo davanti la casa Anderson.
Olivia cammina piano, guardandosi intorno, come se si trovasse in un mondo parallelo al suo.
Okay che le piace Kyle, ma mi sembra una reazione decisamente esagerata.
Noto con piacere che la macchina di Kyle non c'è, segno che o è dal meccanico o è ancora a scuola.
Non vedo l'ora di sentire che cosa ha da dire suo padre.
«Ragazzi, ciao!» Catherine viene ad aprirci la porta e ci saluta affettuosamente come sempre.
Non c'è traccia di Mr. Arroganza all'ingresso e sorrido tra me e me. Forse Micheal, suo padre, lo ha ammazzato quando ha scoperto dell'auto.
O magari si è suicidato di sua spontanea volontà.
Peccato, però, perché avrei voluto assistere.
«Salve a tutti.» Quando alzo lo sguardo, noto con dispiacere che sta scendendo le scale.
E dietro di lui c'è qualcuno.
No, non qualcuno, ma Sebastian, il suo migliore amico aka leccapiedi. Dio, dovrò sul serio passare tutta la serata con questi due trogloditi?
«Morgan...» Sussurra Olivia di fianco a me, prendendomi per un gomito. Quando mi giro a guardarla, noto che è impallidita e che ha gli occhi spalancati.
Mi allarmo subito. «Liv, va tutto bene? Vuoi bicchier d'acqua?»
Stiamo sussurrando entrambe, dato che gli adulti parlano a gran voce, e la mia migliore amica ci mette un po' a rispondere.
«Sto benissimo solo... Cavolo, ho i due ragazzi più fighi di tutto il Canada nella stessa stanza, ti rendi conto?»
Alzo gli occhi al cielo. «E anche i più presuntuosi. Direi che in un'altra vita abbiamo fatto qualcosa di veramente grosso, perché siamo state appena condannate a morte.»
Liv schiocca la lingua sul palato. «Parla per te, io sono ufficialmente la donna più fortunata al mondo.»
«Teoricamente-» Inizio a dire, ma vengo interrotta da una voce inconfondibilmente arrogante.
«Che piacere rivederti, Morgan. Come mai oggi al ritorno non ti sei fatta dare un passaggio?» Kyle Mr. Arroganza Anderson parla a voce abbastanza alta per farsi sentire anche dagli adulti.
Mia madre mi lancia un'occhiataccia, a cui io rispondo con un'alzata di spalle.
Poi riporto l'attenzione su Kyle. «Il piacere è solo tuo e comunque non sono affari tuoi.»
«Dillo che hai sfasciato tu la mia macchina.» Mr. Arroganza fa un passo verso di me, ringhiando e non nascondendo la rabbia verso di me.
«Dillo che hai messo la farina nel mio armadietto.» Ribatto, avanzando anche io verso di lui.
«Farina nell'armadietto?» Catherine ripete come un pappagallo, al che Olivia caccia dalla borsa il cellulare e mostra a tutti il video.
Intanto aggiunge anche che è online e che sta avendo tantissimo successo, giusto per dire qualcosa.
Vorrei strozzare la mia migliore amica in questo momento.
Sebastian prende Kyle per un braccio e lo fa indietreggiare di qualche centimetro. «Basta voi due. Morgan, ti chiedo scusa da parte sua per quello che ti abbiamo fatto. Non volevamo che le cose diventassero così serie e, adesso che ti sei vendicata, ti promettiamo che non faremo più niente.»
«Sei stata tu a ridurre in quel modo la macchina?» Il padre di Kyle sbatte un paio di volte le palpebre e, quando mia madre chiede spiegazioni, lui le descrive le condizioni dell'auto di Anderson.
Adesso non mi sembra più tanto una splendida idea.
«Non ha bisogno dell'avvocato.» Dico acida in direzione di Sebastian, poi mi giro verso il padre di Kyle. «Mi dispiace, ma tuo figlio ha esagerato questa volta e aveva bisogno di una lezione.»
Mia madre si porta una mano sulla faccia e si scusa con la famiglia Anderson.
Io e Kyle ci fissiamo in cagnesco per circa dieci minuti, poi la cena incomincia.
Questa volta niente lotta di cibo, ma ci sono commenti molto più taglienti.
Commenti che feriscono molto di più del colpo di una coscia di pollo.
Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️