La selezione naturale

Par Chiara_Clary

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Dalila è una ragazza dolce quanto fragile, la sofferenza per la morte di suo fratello Lorenzo l'ha portata a... Plus

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33

Capitolo 34

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Par Chiara_Clary

EPILOGO

"Ragazzi pronti per un bel tuffo?" chiese Andrea correndo entusiasta verso il mare azzurro che si stendeva di fronte a noi, brillando per il riflesso dei raggi del sole, che splendeva in tutto il suo calore.

"Sì è proprio quello che ci vuole" concordò Luca seguendolo.

Io mi fermai un attimo a godere di quella stupenda vista: il mare mi dava un senso di calma e serenità, con le onde che si infrangevano sulla sabbia dorata, morbida al contatto con i piedi.

"Arriviamo!" rispose Elisa correndo e trascinandomi per una mano verso la riva. Immergemmo i piedi nell'acqua fresca e salata del mare, fu una bellissima sensazione dato il caldo cocente di quella giornata.

Mentre osservavo l'orizzonte non potei fare a meno di pensare al tempo trascorso: sembrava così lontano il giorno in cui ci eravamo conosciuti io, Luca, Elisa e Andrea, il giorno in cui avevo messo piede per la prima volta all'Istituto della Rosa. Il giorno in cui avevo baciato Luca e ci eravamo fidanzati e poi il giorno in cui io e lui avevamo incontrato Stefano alla discoteca, scoprendo la verità sulla morte di mio fratello Lorenzo e rischiando di perdere Arianna, che per fortuna invece si era risvegliata dal coma e stava bene.

Era passato un anno e mezzo, eppure mi sembrava di conoscere da sempre Elisa e Andrea, come mi sembrava di essere fidanzata con Luca da una vita; ma allo stesso tempo il ricordo del nostro primo incontro era ancora vivido e forte, come fosse stato solo ieri, e tutte le esperienze che abbiamo vissuto nel nostro primo anno all'Istituto erano ancora vive e intense in me e probabilmente lo sarebbero state sempre, perché un'esperienza così non la dimentichi più e le persone con cui la vivi si legano a te in modo indissolubile.

Sarebbe stato difficile separarmi da quelle persone con cui avevo vissuto quotidianamente, ma ormai il nostro secondo e ultimo anno all'Istituto della Rosa era terminato, e dopo il liceo ci aspettava l'esperienza dell'università. Ma io sapevo che non ci saremmo mai divisi noi quattro: infatti avremmo frequentato tutti l'università a Milano, anche se in facoltà diverse: io avrei frequentato letteratura moderna, perché amavo scrivere ed ero appassionata dei grandi scrittori come Manzoni e Leopardi. Elisa avrebbe frequentato l'Accademia delle belle arti, d'altronde la sua passione era sempre stata l'arte e il disegno era il suo grande talento. Luca avrebbe frequentato la facoltà di lingue straniere, aveva sempre amato imparare nuove lingue, conoscere culture diverse e adorava viaggiare, questa era una delle cose che avevamo in comune. Andrea avrebbe frequentato la facoltà di biotecnologie mediche, amava la medicina e la ricerca nel campo medico, sognava di trovare nuovi modi per curare le persone.

Così anche se non avremmo più frequentato le stesse lezioni ci saremmo comunque potuti vedere, inoltre abitavamo tutti piuttosto vicini, questo mi rendeva davvero felice. Con Luca le cose andavano bene: non è sempre stato facile a causa del mio carattere un po' difficile, lunatico e a volte malinconico e meditativo, ma lui mi ha sempre capita e supportata, riuscendo a rendermi felice come non avrei mai pensato di essere. Perciò nonostante qualche discussione e incomprensione che ho imparato essere comune ad ogni coppia, le cose tra noi sono andate davvero bene; la mia non esperienza non è mai stato un problema, come non lo sono state le sue precedenti esperienze.

Luca mi ha sempre fatta sentire speciale e unica, riempiendomi d'amore e di attenzioni romantiche; sì alle volte è davvero testardo, il che può diventare irritante, sa anche essere molto paranoico, ma lo capisco, anch'io sono piena di ansie e insicurezze, inoltre siamo entrambi permalosi il che può essere un problema, ma non possiamo fare a meno di amarci e di avere bisogno l'uno dell'altra.

"Visto che non vi sbrigate ad entrare in acqua ci pensiamo noi!" esclamò Andrea, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Prese Elisa in braccio che tirò un urlò mentre la trascinò con sé in acqua con un sonoro tuffo. Quando riemersero lei iniziò a schizzarlo mentre lui cercava di evitarla.

"Questa me la paghi Andre!" disse Elisa furiosa, ma poi rise quando Andrea si buttò su di lei sollevandola, si aggrappò a lui e Andrea le diede un bacio stringendola a sé, mentre lei si lasciava cullare dal suo abbraccio e dalle onde del mare.

Anche le cose tra Elisa e Andrea andavano bene: quei due erano super innamorati ed erano un vero spasso insieme.

Andrea era riuscito a instaurare un rapporto con suo padre, nonostante l'iniziale paura e si era legato sempre di più alla sua sorellina Celeste. Inoltre si era riappacificato con sua madre e stava ricostruendo anche il rapporto con lei. Finalmente sembrava aver conquistato un equilibrio e un benessere con la sua famiglia e questo lo rendeva felice.

Elisa mi aveva confidato che per lei era stato difficile superare le insicurezze e le paure iniziali legate al rapporto con Andrea, perciò a volte aveva momenti di tristezza che Andrea inizialmente non capiva e lo preoccupavano, ma poi aveva capito che la causa non era lui, perciò era riuscito a infondere sempre più sicurezza in Elisa, coccolandola e ricordandole quanto tenesse a lei, riuscendo sempre a strapparle un sorriso e risollevarle il morale quando lei si sentiva giù.

Capivo Elisa: quando sei alla tua prima esperienza con un ragazzo, mentre lui ne ha già avuta qualcuna, all'inizio provi paura e insicurezza, temi di non essere all'altezza, temi che lui si possa stancare di te e che finisca com'è finita con le altre che ha avuto prima. Ma per fortuna i nostri fidanzati ci hanno fatte sentire importanti infondendoci più sicurezza in noi stesse; certo la paura c'è sempre, quando la tua prima storia d'amore si fa subito così importante quasi non te l'aspetti, temi di non essere pronta, ma poi il pensiero di stare per sempre accanto a quella persona che ti fa battere il cuore diventa la cosa più bella che tu possa avere.

È quel tipo di amore che ti dà una gioia talmente grande che tutti i problemi che ci potranno essere sembrano superabili, ogni paura può essere combattuta, basta che quella persona ti sia accanto. Io mi sento così con Luca, sento che lui è il mio vero amore, quello che aspettavo da sempre, l'unico e il solo di cui ho bisogno; con lui il sogno di un per sempre insieme, innamorati e felici, sembra possibile, concreto, perché lui mi dà la certezza che anche quando qualcosa andrà male ci sarà, come io ci sarò per lui, pronti a risollevarci a vicenda quando cadremo. So che anche Elisa prova questo per Andrea, ed è la cosa più bella che si possa provare.

"Lila ora tocca a te tuffarti" la voce di Luca interruppe la mia riflessione.

"Aspetta, non avrai intenzione di...". Non feci in tempo a finire la frase che Luca mi prese in braccio e si tuffò con me in mare.

Chiusi gli occhi mentre l'acqua mi avvolgeva completamente, poi riemersi con Luca che mi guardava divertito, mentre io gli rivolgevo uno sguardo truce, ma poi sorrisi perdendomi nei suoi begli occhi del colore di questo mare. Quel sorriso mi faceva sempre sciogliere, mi strinsi a lui baciandolo e ridendo.

"Non mi sembra vero di essere qui. La Grecia è davvero un posto stupendo, ci sono così tante cose belle da visitare; e poi questo mare e queste spiagge sono davvero stupende" dissi guardandomi intorno ammirata.

"Già, abbiamo scelto bene il nostro primo viaggio assieme. Questo posto è meraviglioso" concordò Luca tenendomi fra le braccia.

"Non avrei mai pensato di poter fare un viaggio così bello, per di più con delle persone come voi; sarà una vacanza stupenda" aggiunse Elisa avvicinandosi con un sorriso, seguita da Andrea.

"Abbiamo scelto proprio bene la meta e anche la compagnia, ci divertiremo un sacco qui ragazzi: adesso mare e stasera a ballare sulla spiaggia o in qualche bel locale. Sarà uno spasso" disse Andrea.

Nessuno di noi aveva viaggiato più di tanto, soprattutto non eravamo mai stati fuori dall'Italia: e adesso che eravamo tutti e quattro maggiorenni avevamo deciso di organizzare questo viaggio per festeggiare la fine del liceo, e il nuovo inizio che ci attendeva con l'università, oltre che per la voglia di fare qualcosa di bello insieme. I nostri genitori erano stati subito d'accordo, anche se un po' spaventati all'idea che andassimo soli. Però poi avevano approvato il viaggio ed erano stati felici per noi, facendoci le dovute raccomandazioni e augurandoci infine di divertirci e goderci la vacanza, ed era proprio quello che stavamo facendo.

Era un'esperienza stupenda, qualcosa che avevo sempre sognato di fare: un viaggio con i miei amici e con il mio ragazzo, un sogno che non pensavo si sarebbe mai avverato, e invece eccoci qua. E tanti altri ne sarebbero potuti seguire: già sognavamo per la prossima estate di andare tutti in Spagna, mentre io e Luca progettavamo di andare un giorno a Parigi, la città dell'amore, posto che amavo e che da sempre sognavo di visitare con il mio ragazzo.

Ora tutto questo era possibile, in qualsiasi posto saremmo stati, anche senza fare niente di speciale, noi quattro saremmo stati uniti, e comunque sarebbero andate le cose saremmo rimasti amici, uniti come sempre, legati ormai indissolubilmente. Ero sicura di questo, come ero sicura che sarei stata insieme a Luca, che niente avrebbe potuto separarci e che con lui tutto sarebbe stato possibile.

Perciò non potevo che essere immensamente grata alla vita per la seconda possibilità che mi aveva dato, per avermi dimostrato che era possibile superare ogni prova se si credeva in se stessi, dimostrandomi che potevo essere felice, e che anch'io potevo avere accanto persone che mi amavano. E anche se avevo perso mio fratello e niente avrebbe potuto colmare quel vuoto, comunque non ero sola, c'erano persone per cui valeva la pena vivere, io valevo la pena per qualcuno, e potevo essere abbastanza forte per affrontare le difficoltà della vita, perché oltre ad esse ci sarebbero state anche le gioie e persone che avrebbero lottato al mio fianco, sempre e comunque.




ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Siamo giunti alla conclusione di questa storia😢, mi mancherà ma spero che vi sia piaciuta e che vi abbia trasmesso qualcosa❤️. Grazie a tutti voi che siete arrivati fino a qui, leggendo la mia storia dall'inizio alla fine. E grazie per i voti e per i commenti che ho apprezzato molto😍. Un grazie speciale a MaryanneRoses , sei davvero speciale, mi hanno reso tanto felice i tuoi commenti e l'interesse che hai dimostrato per la mia storia❤️.

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