Allungo il braccio sul fianco del mio letto muovendolo fino al cuscino, è vuoto. Ci sono solo io nel letto. Dov'è Taehyung? Apro gli occhi un po' infastiditi dalla luce e mi accerto che lui non ci sia, in effetti è così. -"Taehyung?" -
Mi guardo intorno e mi sistemo seduto. Ho un fottutissimo mal di testa, ieri ho bevuto troppo e ho come un buco su un determinato lasso di tempo. Ricordo Namjoon che mi prende e mi ricordo da quando Taehyung è arrivato nel parcheggio.
Le sue parole stampate nella mente come se le avesse scolpite. Non riesco a levarmi quei "ti amo" che ci siamo detti, non riesco proprio a dimenticarli. Rimbombano nella mia testa e mi viene da sorriderci su.
Stanotte poi, è stata... Cazzo, non so dire com'è stata questa notte, mi manca il fiato.
Come adolescenti scappati di casa per sfuggire ad un mondo troppo stretto, in una notte dove ci siamo spogliati delle nostre paure, ci siamo mostrati i nostri lati deboli, eppure, entrambi siamo restati per continuare a farci del male.
Proprio così. Perché sono consapevole che dipendere l'uno dall'altro non sia una cosa giusta, io lo so. Ma non riesco a farne a meno, quando non c'è mi sento vuoto. E so che se dovesse succedere di nuovo collasserei del tutto e non saprei come affrontarla. Da quello che ho capito questa notte, vale lo stesso per lui.
Il mio sguardo cade sulla sua felpa piegata davanti al letto con sopra un bigliettino piegato, questo mi fa pensare che probabilmente non è nemmeno di sotto a preparare la colazione come ha fatto altre volte. Allungo la mano prendendo la felpa e indossandola. Apro il bigliettino.
"Scusami Jungkook, ho bisogno di un po' di tempo per pensare. Ti cerco io."
Sospiro. Non è una cosa per forza negativa, devo sforzarmi di capirlo, stanotte ha fatto un passo più lungo della gamba. Deve pur tornare a fidarsi di me dopo quello che è successo. Lo aspetterò.
Spero solo non combini qualche cazzata che lo metta nei guai.
***
-"Taehyung? Quindi?" - È sera, sono appena arrivato a casa di Namjoon, ci siamo seduti nel salone con Jin.
Ho passato la giornata in giro, ho camminato tanto, ho pensato tanto, non ho mangiato per nulla, non ho più appetito e non mi sento di stare con nessuno se non con i miei migliori amici.
-"Quindi cosa?" - gli chiedo prendendomi una sigaretta dalla tasca e accendendola sotto il loro sguardo.
-"Li hai visti?" - mi domanda Jin abbassando leggermente la testa e appoggiando i gomiti sulle gambe. So a cosa si riferisce, deve averli visti ieri notte.
-"Cosa? I tagli?"- guardo in alto mordendomi le labbra. Pensandoci mi odio.
-"Già, non gliel'avrai fatto pesare? Sappiamo benissimo che tu odi queste cose, non l'hai fatto sentire in colpa, vero?" - insiste sempre Jin.
-"Un conto sono gli altri, un conto sono io, un conto è lui. Per quanto possa considerare stupido tagliarsi, stiamo parlando di Jungkook... Non l'ho fatto sentire in colpa... Non gli ho detto nulla."- sospiro mettendomi nella medesima posizione di Jin facendo uno o due tiri.
-"Cosa pensi di fare con lui?"- mi chiede Namjoon.
-"Nam, io lo amo, davvero, sono innamorato perso di lui. - i due mi guardano quasi con un'espressione dispiaciuta- Ma non riesco a dimenticarmi di Jinyoung, di quello che è successo quella sera tra di loro. Pur sapendo che l'ha fatto senza darci peso e solo per una stupida ripicca nei miei confronti, ho ancora l'immagine stampata negli occhi delle sporche mani di quel tipo su Jungkook." -
-"Ne avete parlato?" - mi chiede Jin.
-"Abbiamo passato la notte insieme."- i due spalancano gli occhi come se non se lo aspettassero.
-"Nel senso che..."-
-"Nel senso che abbiamo fatto l'amore Namjoon."- mi volto a guardarlo mentre faccio l'ultimo tiro di sigaretta per poi schiacciarla nel posacenere.
-"Come? Non capisco. Dici che ti ritorna in mente quella scena quando lo guardi, eppure, cos'è cambiato questa notte?" - mi domanda Namjoon.
-"Vedi, credo che se avessimo passato la notte a parlare sarebbe stata la stessa cosa. Credo di avergli detto tutto senza senza dire una parola. - sospiro prendendo un'altra sigaretta dalla tasca, la metto tra le labbra e tiro leggermente per accenderla- E poi me ne sarei pentito. Se non ci avessi fatto l'amore me ne sarei pentito. Ne sentivo il bisogno."- faccio un tiro lungo e un brivido mi passa lungo la schiena.
-"Non si tratta di semplice piacere."- Jin si passa una mano tra i capelli e guarda Namjoon alzandosi e appoggiandosi allo schienale del divano, lui annuisce e riporta nuovamente lo sguardo su di me.
-"Stamattina cos'è successo? Avete parlato?" - mi domanda Nam.
-"Non c'è stato uno stamattina insieme. Sono andato via alle prime luci, gli ho lasciato un bigliettino. Mi stava scoppiando la testa."- mi alzo andando verso la finestra e affacciandomi per guardare in strada. Sta nevicando. In fondo siamo ancora a Gennaio.
-"Lasciami indovinare, lui si è addormentato e tu no. Da quanto cazzo è che non dormi?"- Nam mi raggiunge sedendosi di fonte a me sul davanzale.
-"Non lo so, non ne ho idea."- continuo a guardare fuori.
-"Non avevi anche smesso di fumare?" - rivolge gli occhi alla mia mano con la sigaretta.
-"Lascialo stare."- interviene Jin mettendosi tra le braccia di Namjoon.
-"Non sembra, ma aiuta quando non ho nulla da fare e voglio rilassarmi."- faccio le spallucce.
-"Vorrei che tutto questo non fosse mai successo."- sospira Jin.
-"Non dirlo a lui..."- sospira il mio migliore amico.
-"Già."- faccio un sorriso malinconico e butto anche questa sigaretta nel posacenere.
-"Vorresti stare con lui adesso, vero?" - si volta Jin.
-"Ho bisogno di pensare, non lo so."- abbasso al testa facendo per prendere un'altra sigaretta.
-"Smettila di fumare, adesso è troppo. Torna a casa, fatti una doccia e vai a dormire."- suggerisce il mio migliore amico.
-"Si..." - annuisco e poso la sigaretta che stavo per tirare fuori dal pacchetto.
-"Ti accompagno?" -
-"Okay."- mi alzo e metto il cappotto.
-"Torno tra poco amore."- Nam saluta il ragazzo con un bacio a stampo e mette una felpa.
A volte ci penso e loro e vorrei che io e lui avessimo una quotidianità come questa. Ma ora non so quanto possa fidarmi di questo desiderio, del fatto che lui è ancora tanto bambino, quindi magari anche i suoi sentimenti nei miei confronti non sono maturi.
Appena arrivato fuori casa mia, Namjoon entra con me per salutare i miei genitori e il mio fratellino, mi dà un abbraccio forte e se ne va. Mia madre mi guarda sorridendo, ma non di felicità e, questa volta come non mai, mi lascia andare in camera senza dire nulla. Non fa domande ed evita di chiedermi qualsiasi cosa. Mi dispiace per lei, tra tutti proprio un caso come me doveva capitarle.
Entro in camera e prendo una felpa con una tuta e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia. Apro il getto e le gocce d'acqua calda mi scorrono lungo la schiena calmandomi un po' i nervi e facendomi rilassare.
Finisco inevitabilmente per cominciare a pensare, e i miei pensieri sono rivolti sempre alla stessa cosa: Jungkook.
Vorrei solo stare con lui in questo momento, adesso sì.Vorrei solo fidarmi di lui ed amarlo in silenzio come ho sempre fatto. Solo con lui per ore e ore a fare l'amore e guardarci senza dire nulla finché non ci stanchiamo e ci addormentiamo abbracciati, dentro di lui, al suo fianco, dietro, avanti. Qualsiasi posto andrebbe bene, qualsiasi posto che sia con lui andrebbe bene.
Sento bussare alla porta. -"Taehyung? Tutto bene?" - è mia madre che mi richiama.
-"Sì, ora esco."- mi sciacquo velocemente ed esco dalla doccia. Il tempo di adciugarmi e mettere qualcosa addosso che torno in camera liberando il bagno.
-"Taehyung? Posso?" - mia madre si ferma all'uscio della porta.
-"Jisoo, dimmi."- appoggio il mio zaino e le mie cose sulla sedia mettendo in ordine la scrivania e buttando le cartacce.
-"So che non sei il tipo, ma se vuoi, io ci sono per parlare."- sta sempre lì ferma quasi come se avesse timore ad entrare.
-"Entra... Non restare ferma lì, non farò il pazzo questa volta."- scherzo e la sento fare una piccola risatina. Si siede sul letto e mi guarda.
-"Quel Jungkook, è il tuo ragazzo, no? Mi piace..."- mi dice cogliendomi di sorpresa. Come fa a sapere... Non sapeva nemmeno fossi gay.
-"Tu..."-
-"Taehyung, sono stata giovane anche io, dopotutto sei mio figlio, ti capisco, o almeno mi metto nei tuoi panni e cerco di farlo. Ma tranquillo, non sono qui per giudicarti, a me non fa differenza, davvero."- lo afferma con una voce rassicurante. La sento davvero sincera.
-" Non è il mio ragazzo."- sospiro sedendomi poi sul letto accanto a lei e guardandomi le mani.
-"Ah, l'altra sera tuo fratello gli ha detto una cosa, non vorrei che si faccia idee sbagliate, Yugy è piccolo, parla a sproposito. Guardandolo dalla finestra sembrava stesse quasi per collassare, prima che potessi scendere ad aiutarlo è corso via."-
-"Tranquilla, abbiamo chiarito questo punto. Almeno questo."- sussurro l' ultima parte come per ripetere a me stesso che è un passo in più. Con una mano mi accarezza la testa, chiudo gli occhi e appoggio quest'ultima sulla sua spalla.
-"Non so cosa ci sia stato tra voi due, non mi è dato saperlo, quindi va bene così. Se ti fa soffrire così tanto vuol dire che per te è molto importante."- continua ad accarezzarmi portando l'altra mano sulla mia gamba.
-"Sono ancora tanto arrabbiato con lui, forse deluso dal suo comportamento e non so se mi fido. Mi voglio fidare, davvero lo voglio, ma non so se riesco, quindi ci proverò, farò il meglio che posso perché ormai ci sono troppo dentro per uscirne."- comincio a sfogarmi. È la prima volta con lei, in realtà non abbiamo mai parlato più di tanto.
-" Taehyung, piccolo mio, devi darti tempo."- mi sussurra.
-" Chiamami paranoico, probabilmente lo sono, lo so. Ma mi sto davvero cagando addosso. Ho paura di perderlo, paura di essere abbandonato da lui, paura che si stanchi di me e se ne vada perché sto prendendo troppo tempo, sento di star sprecando i giorni lontano da lui. E quando dico che sto cercando di fidarmi adesso, sono sincero, ma è che a volte ritorna quel mostro della delusione, nella mia testa quell'immagine e fa male. E so anche che col tempo finirò per rovinare tutto da solo..."- sto cercando di non piangere, di trattenermi.
-"Ehi, amore, non so nulla di voi, ma quel ragazzo sembra davvero tenerci tanto a voi due insieme. E fidati, da come stai tu, da come ho visto stare lui, non ho mai provato nulla di simile. E ti invidio, ti invidio davvero tanto. Tu sei troppo intelligente per non capire che quel ragazzo è pentito e che il vostro legame è troppo speciale per tagliarlo. Ti direi di lasciarlo andare, che probabilmente è la cosa migliore visto quanto stai male, ma in questi mesi, Taehyung, non ti ho mai vito così felice, ti ha risvegliato qualcosa. E quella spensieratezza che hai avuto grazie a lui è molto importante, significa che si è preso le tue paure, le tue insicurezze, i tuoi demoni dalle tue spalle e li ha fatti suoi per alleggerirti il carico."- una lacrime mi scorre lungo il viso e mi abbasso mettendo la testa sulle sue gambe mentre lei mi acccarezza delicatamente il viso.
-"Non mi ha mai costretto a fidarmi di lui, mi ha solo detto che mi starà sempre accanto. Mi sono affisato completamente a lui perché mi sentivo protetto, lui sis forzava davvero di farlo, ne ero felice."- sorrido tirando su con il naso.
-"Ti potrà sembrare una stupidaggine, ma a fidarsi delle persone ci vuole coraggio, e tu ti sei affidato completamente a lui e lui ha sbagliato. Ma chi non sbaglia nella vita almeno una volta?" - mi rialzo e la guardo negli occhi.
-"Grazie, mamma."-
-"Vieni qui.- mi stringe nelle sue calde braccia e mi circonda completamente. Appoggio la testa sulla sua spalla e sento lei darmi qualche bacio sulla guancia.- Ci sono sempre, ci sarò per sempre. Okay?" - mi sussurra.
-"Okay..."- mi stacco dall'abbraccio.
-"Scendo di sotto, vado a prepararti qualcosa da mangiare e poi ti metti a dormire, va bene?" - mi accarezza la testa per l'ultima volta e poi si alza.
Annuisco e la vedo andare via per le scale. È la prima volta che la sento essere mia mamma e non mia madre.
Prendo il cellulare asciugandomi gli occhi con la felpa. Apro WhatsApp e la chat di Kook.
Ehi, come stai? So che in questo momento ti starai facendo tanti di quei film mentali, ma tranquillo, non ho fatto nessun casino. Non saprei dirti quanto ti ho pensato, probabilmente troppo poco. Più che altro ho pensato a me e te insieme. Vorrei tornare a fidarmi di te, voglio farlo, senza la paura di dirti come sto, di pesarti troppo, senza la paura che tu possa farmi così tanto male. Senza la paura che tu ti possa scocciare di me visto il casino che sono, con la certezza che ci sarai in qualsiasi momento. Forse è troppo, lo so, ma è la sola cosa che desidero ora come ora.
Buonanotte, ti amo.
***
Ciao Raghii!! Come state!?!?
Piaciuto il capitolo?
Scusatemi l'assenza di questi giorni ma sto pensando un po' alla storia e quindi non riuscivo a scrivere. Avrei in mente tante cose, ma è ormai quasi a 100 capitoli (togliendo quelli in più che non lo sono) mi ci sono affezionata davvero troppo e non me la sento di lasciarla adesso, proprio ora. Ma dovrà pur finire prima o poi e penso che quel giorno non sia così lontano.
Però sappiate che sto gia mettendo qualche idea su una prossima storia, sempre su questo stile ma con una trama molto diversa.
Scusatemi per gli errori, spero vi sia piaciuto.
Vi anooo
Ciauuu